Intervista di OOR
Traduzione di Deb

Sono tedeschi, suonano una forma meccanica di Metal e hanno il culto del fuoco, del sangue e di forme deviate di giochetti erotici. È impossibile essere più “contro” dei Rammstein.

Ma quello che è più importante: il sestetto tedesco non ne prova particolarmente vergogna. Il loro motto è: “Ci sono talmente tanti pregiudizi riguardo ai tedeschi, che ci vorrebbe più di una vita per sbarazzarsene.”
Se possibile, loro lo esagerano anche un po’, cantando di Sado Maso, necrofilia, sesso tra fratelli, sorelle e animali. E tutto all’ imperativo. “Küss Mich” (Baciami), “Bück Dich” (Piegati) e „Bestrafe Mich“ (Puniscimi) per nominare tre titoli del loro album “Sehnsucht“

"Dein gesicht ist mir egal, bück dich!" (La tua faccia non mi interessa, piegati!). pensereste che il movimento delle donne potrebbe protestare vivamente, ma in questo caso è il contrario. Forse perché la band ha un immagine “omoerotica” ?
Il giornale olandese Blvd ha aggiunto la band in un articolo sulle regine del glamour, accanto a Freddie Mercuri, Divine, i Village People, Liberace e Adam Ant. Il testo sotto la foto dei Rammstein dice così:
“Cosa fare con questo combo della Germania Est? Sono pericolosi?
Fanno paura? Sono dei sovversivi? Sicuramente hanno una componente shock, questo è certo. Ai Rammstein semplicemente non gliene frega un cazzo di fare i bravi ragazzi. Potrebbe essere sadomasochismo, degenerazione, potrebbe essere un fenomeno temporaneo. Però i Rammstein sono arrapanti come non mai e la loro musica irresistibile. Questo è quanto. Il pop è intrattenimento. Quei musicisti che vogliono mandare un messaggio con le loro canzoni dovrebbero andarsene all’ ufficio postale.” 

È lo stesso accade con i RockBitch; siamo confrontati con persone che fanno di tutto per non farsi piacere la band, solo per ammettere più tardi che gli piacciono.

Alla base di tutte queste bugie pietose c’ è un ritmo contagioso, che bilancia perfettamente metal e musica dance elettronica.
Il loro secondo CD, “Sehnsucht”, è entrato nelle classifiche direttamente al n. 1, dopo aver ritardato l’ uscita, visto che il loro precedente disco stava ancora vendendo bene.

L’ intervista non dovrà durare più di venti minuti, e sarà fatta con un membro del gruppo a caso (visto che ognuno di loro è importante esattamente come gli altri: per questo sono state pubblicate sei versioni del disco, ognuno di loro ha la copertina del disco). La conversazione si svolge in tedesco, ed è proibito fare foto.

Con queste regole, cominciamo il nostro viaggio di sei ore verso Erfurt, la prima fermata della vecchia Germania Est, e patria del pattinatore sul ghiaccio Gunda Neimann. Poster sbiaditi ti invitano ad andare al Giants Of Rock Tour, con Meat Loaf e gli Scorpions. Per il concerto di stasera non si vede nemmeno un manifesto. I Rammstein hanno riempito la Thuringhalle completamente. La gente viene per i fuochi d’ artificio e questo è quello che avranno. I Rammstein hanno in vero e proprio arsenale di esplosivi, che fa impallidire band come Dio e Venom. Il cantante Till Lindemann (secondo alcuni, il sex symbol degli anni 90) con la sua prestanza fisica dovuta ad anni di sport agonistico, ha un qualcosa di talmente scomodo, che abbandoniamo subito l’ idea che lui potrebbe aprirci la strada al quarto Reich. Assomiglia un po’ a Peter Ten Bos (famoso cantante olandese dei Claw Boys Claw) ed è semplicemente gradevole. Anche se raramente rilascia interviste, è pronto a rispondere a tutte le nostre domande, fumando una sigaretta dietro l’ altra. 

I Rammstein hanno scelto consapevolmente di essere il più possibile politicamente scorretti, o è semplicemente una cosa che si è aggiunta da sé?

Till: suonavo n una punk band che consisteva in basso e batteria. Ogni tanto suonavano con noi dei chitarristi, solitamente Paul e Richard. Abbiamo fatto un piccolo tour dove ho cambiato strumento e ho suonato il basso in un bis. È piaciuto talmente tanto che Richard ha insistito per cominciare un progetto nel quale io avrei cantato. Altra gente suonava con noi, ma solo quando ho lasciato Schwerin per Berlino, il progetto ha cominciato a prendere forma. 

La band ha preso il nome dalla base americana di Rammstein, dove dieci anni fa un aereo si è schiantato. La forza dell’ esplosione ha coinvolto molte vittime, e tutto sotto gli occhi delle telecamere. Non solo avete chiamato la band così, ma tu canti la canzone che ha  lo stesso nome con un cappotto in fiamme. Potrebbe sembrare un po’ di cattivo gusto riguardo ai familiari delle vittime.

Till: abbiamo visto quelle immagini alla tv, quell’ incidente infernale ci ha colpito con talmente tanta intensità che volevamo fare una sorta di memoriale musicale. A quel tempo non avevamo un nome per la band e Rammstein è stata una delle prime canzoni che avevamo finito. Ci è sembrata una buona idea continuare con questo nome. Non ho mai avuto lamentele per il nostro nome, dal pubblico, sono i giornalisti che cercano sempre il doppio significato. Noi descriviamo semplicemente quel che abbiamo visto, madri che piangevano e figli che morivano. Anche gli uccellini avevano smesso di cantare alla vista di quell’ inferno. Uno si aspetterebbe che il mondo potesse finire. E invece il sole continuava a splendere. Era un contrasto così forte, anche nelle catastrofi più grandi, il mondo continua ad andare avanti. 

Con un cappotto in fiamme, certamente butti del sale sulle ferite..

Till: certa gente crede che ce ne freghiamo perché cerchiamo di rendere ridicola una tragedia. Ma è una sorta di identificazione. E come elemento scenografico della canzone, è più facile cantare: un uomo brucia, ma io lo porto all’ estremo indossando un cappotto in fiamme, e mi brucio regolarmente…

Per qualcuno che canta di cose sadomaso dovrebbe essere un piacere genuino…

Till: Bestrafe Mich non ha niente a che fare col sadomasochismo. Anche se sono ateo, -ognuno nella band è ateo, a modo suo- ho la sensazione di essere costantemente punito. Quando uno crede in una forza superiore, allora ha un senso che tutto ciò che fai di buono nella vita ti porto un gradino più in altro nella scala del paradiso. "Der Herr Gott nimmt, der Herr Gott gibt" (il Signore da, il Signore prende). È un passo della Bibbia . Dio mi ha premiato, mi ha dato qualcosa di buono. Ma da solo a chi lui ama. Io mi sento solo punito. E non sono solo io, la maggior parte dell’ umanità si sente punita costantemente. Perché c’ è così tanta miseria ed ingiustizia nel mondo? 

Perché ti senti punito?

Till: dovrei tornare molto indietro nel tempo. È solo una catena di piccole cose che continuano a ripetersi. Tutte le mie storie sentimentali, per esempio, sono finite in tristezza e arrabbiatura. Come le quattro stagioni, la miseria continua a tornare. Perché non potrebbe essere estate per più di tre mesi? Uno potrebbe andarsene in vacanza e godersi più a lungo l’ estate, ma la vita stessa non offre tutto questo tempo estivo, non c’ è scampo. E non parlo solo di me stesso, ma anche delle situazioni in cui si trovano altri. La nostra canzone “Tier” parla dell’ incesto. Sesso tra padre e figlia è qualcosa che succede solo tra animali. Ho una figlia di dodici anni che cerco di crescere. E cerco veramente di capire come uno può vivere con sé stesso facendo sesso con il proprio figlio. Semplicemente non riesco ad immaginare un genitore che si stende sopra il proprio figlio, eccitato.

Nella prima parte, descrivo la situazione con una conclusione: solo gli animali possono farlo. E non c’ è differenza tra il comportamento animale e questo. Nella seconda parte, chiedo a me stesso “cosa fa una donna, che non riesce a distinguere tra uomo e animale?”. Qui pongo l’ accento su una donna, che è cresciuta dovendo fare i conti continuamente col fatto che da bambina ha vissuto un incubo del genere. Scrive una lettera a sé stessa, che parla della sua infanzia, quando suo padre dormiva con lei. Di base era diventata un animale. Il fatto è che è stata distrutta da questi eventi. È un ciclo: quel che ti succede nell’ infanzia, te lo devi portare dietro per il resto della tua vita. 

Quando io scrivo una canzone, discutiamo se è accettabile con gli altri musicisti, il produttore, la casa discografica, con gli amici. Tu invece sembri accettare senza problemi. È possibile? Potrebbe essere interpretato come debolezza, o ti va bene così?

Till: siamo in sei nella band e devi capire che dobbiamo parlare a lungo prima che una decisione venga presa.ma la band supporta ogni decisione che viene presa. Le limitazioni sono nelle leggi tedesche sulla musica. Cose come bestialità e incesto sono all’ indice della censura, così sai già che con certi testi stai solo sprecando energie, per il semplice fatto che verranno proibiti e un “Beep” verrà messo nel disco. È già successo durante la stampa del nostro primo disco. Ma la lamentela è risultata inconsistente. Il disco censurato è stato tolto dal mercato ed è diventato oggetto di collezione per i nostri fans, a causa dei “Beep”.. quando abbiamo cominciato a lavorare al secondo album, questa ombra sembrava seguirci. La nostra casa discografica continuava a dire: “se ci hanno censurato col primo CD, figuriamoci se un pezzo come Tier riesce a passare tra i magli della censura”. Ma alla fine non è successo niente, e siamo contenti di come abbiamo lavorato. 

È vostra intenzione scioccare? O è una cosa che viene da sé?

Till: io cerco di entrare nella testa di certe persone: come succedono certe stronzate? Voglio entrare nei loro cervelli: uno spazio con colori brillanti ed angoli bianchi e neri, gli unici ai quali non ti vuoi avvicinare, perché sai già il casino che ci troverai…cerco solo di descrivere, senza attaccare nessuno. Capisco che certa gente può rimanere scioccata da ciò. Solo cinque minuti fa, ho letto su un giornale che noi incitiamo la gente alla violenza. Lo avevo letto anche prima, ma la reazione che mi ha più colpito è stata una lettera di una ragazza che era stata violentata quando aveva dieci anni. Mi ha scritto che si poteva identificare nella canzone “Weisses Fleisch”, perché io parlavo della violenza sessuale, mentre lei non poteva. È cresciuta con l’ idea che doveva tenersi questo brutto episodio della sua vita solo per sé. Attraverso la mia canzone, ha capito che poteva anche parlarne con. Era così contenta che io avessi scritto quella canzone.. ancora non riesco a capire perché la gente si ecciti così tanto. Ho visto cosa succede in Indonesia ai bambini e alle prostitute. E se sapessi cosa succede dietro alle finestre di quella città, alla sera, i miei testi ti sembrerebbero veramente molto innocenti. Tutte quelle stanzette con le luci rosse fuori, quei piccoli negozietti sadomaso, con gabbie e manette, quanto è malata l’ umanità? E, paragonato a tutto questo, quanto piccole sono le cose che io descrivo nei miei testi? O rispetto a quello che io faccio sul palco? 

E così adesso sei ossessionato da quello che succede nelle stanzette in Indonesia perché questo è quello di cui parli nei tuoi testi?

Till: ha molto più a che fare che tutto gli altri argomenti sono così stupidi e privi di significato. Tutto è già stato detto e descritto! Quel che ascolto nella musica tedesca mi fa cascare le palle. È tutto sull’ amore e sul la- la- la… 

I Rammstein amano lo stile “Piegati, la tua faccia non mi interessa”?

Till: lo abbiamo tratto dal film “Tokio Decadence”, che parla di un uomo sposato con tre donne, ma non riesce a trovare alcuna soddisfazione. Lui le prova tutte, compra ogni sorta di cosa e paga moltissimo per giochetti sessuali, ma ciò non lo rende comunque felice. Lavora dalle dodici alle quattordici ore al giorno, tutta la sua vita ruota intorno ai soldi. Con i soldi cerca di comprare quello che l’ amore non gli da. E a dispetto di tutti i suoi soldi, non riesce ad essere felice. 

Pensi che questo è quello che vedranno i tuoi fans nella canzone?

La maggior parte dei nostri fans vuol vedere uno show particolare. Se si ricordano tutte le canzoni, lo considero un plus. Ma quando mi metto nei panni della persona normale del quale parlo nel singolo “Du Hast” e canto: “le sarai fedele fino a che morte non vi separi?”,  la gente urla a pieni polmoni: NO!!! Non ho nemmeno più bisogno di cantarlo io, il pubblico lo fa per me. Sono abbastanza scettico riguardo al matrimonio. Come puoi passare la tua intera vita con la stessa persona? Il matrimonio non è un tatuaggio!

Attenzione, caro lettore. Non si direbbe, ma l’ ultima frase era uno scherzo! La musica dei Rammstein contiene anche elementi umoristici. L’umorismo tedesco può certamente essere divertente, anche se è basato sul potere. Alcuni olandesi pensano che dopo Hitler niente di buono è venuto dalla Germania*, per i tedeschi la situazione è ancora più delicata, specialmente quando noi olandesi facciamo battute sulla seconda guerra mondiale (con la più ovvia, quella dove vogliamo indietro le nostre biciclette**). Ma anche dalla parte tedesca non mancano gli incidenti. Lo zio di uno dei Rammstein è morto cadendo da una torre di un campo di concentramento.

Till: anche se sembra che ci prendiamo veramente sul serio, cerchiamo di mettere  il più umorismo possibile nei nostri shows, così il tutto si alleggerisce un pochino. Quando non  viene spontaneo, cerchiamo di mettercelo a forza. Poi magari un giorno cambieremo, prenderemo un’ altra strada. Con Engel, per esempio, abbiamo aggiunto la voce di una donna, che crea un bel contrasto. 

Per caso Heino ha influenzato la tua voce?

Till: no, e nemmeno i Sister Of Mercy. Non ho cercato di imitare quella voce profonda. Ho una voce profonda, e canto così. Ma ho notato una cosa: quando canti in inglese, nessuno è interessato a quello di cui canti. Ascolta le cose di cui cantano le Dark bands, come Marilyn Manson, Type O Negative, Ministry o Megadeath. Solo perché siamo tedeschi la gente cerca di etichettarci. 

La vostra musica, insieme con la lingua tedesca, hanno un che di militare..

Non è che vogliamo essere una band tedesca…è che lo siamo!!! So che molti tedeschi si vergognano del proprio passato. A causa del carattere bellicoso dei nostri antenati, capisco questa tendenza. Questo è il problema di tutte le bands tedesche. Sia che facciano crossover, punk o qualsiasi altro genere, arriva da qualche altra nazione, non ha radici. Negli anni sessanta, gli Schlager tedeschi esistevano, erano una chiara connotazione tedesca. Ma ad un certo punto tutti si sono fissati con gli Stati Uniti o l’ Inghilterra. Hanno cercato di copiare le canzoni e di importarle nel nostro paese. Per me, la la prima vera band tedesca sono stati i Kraftwerk. Un esempio per tanti, l’ unica band tedesca che è stata notata anche nel resto del mondo e certamente l’ unica band che è diventata famosa cantando solo in tedesco. Perché sono unici nel loro genere, i Kraftwerk non sono la copia di nessuno, sono loro stessi! Ma anche con i Kraftwerk sono stati fatti collegamenti con il discorso della “razza superiore”. Non siamo interessati alla politica, ci atteniamo alla realtà. È un esagerazione dire che siamo artisti, ma noi facciamo musica, non cerchiamo di mandare messaggi. Veniamo dalla Germania dell’ est, forse è per quello che siamo sempre al centro di polemiche. Non è stato facile, ma possiamo dire che in fondo al nostro cuore che il socialismo aveva anche dei lati buoni: armonia e senso di unione tra le persone, ci aiutavamo molto l’uno con l’altro.

Da quello che senti in giro, tutti parlano male della DDR, ma non era così male. C’ erano cose non belle, ma potevi vivere abbastanza normalmente senza la frenesia consumistica che la gente ha ora e che non li fa comunque esattamente felici. Era una cosa diversa. La vita era organizzata, c’ era lavoro per tutti, gli affitti erano bassi, il cibo costava poco, gli asili infantili erano gratis, tutte le cose che riguardavano la collettività erano interesse del governo.

Ci mancavano le cose consumistiche. Un buon televisore costava almeno cinque o sei stipendi, per un auto dovevi aspettare una decina di anni. Queste cose, che noi chiamavamo “cose da consumatori” erano secondarie per noi. Questa gente non era felice perché volevano avere tutto. La gente voleva una VW Golf o un buon impianto stereo. E volevano poter viaggiare, ecco perché il muro è caduto. Ma c’ è ancora una sorta di muro.

Quando ci servono parti di un computer, per esempio, dobbiamo sempre andare nell’Ovest. Non ci sono ancora negozi specializzati nell’ Est. I confini terreni sono spariti, ma c’ è ancora una barriera mentale. Fortunatamente i nostri figli non passeranno attraverso  tutto ciò. Sono convinto che molte persone vorrebbero che tornasse il muro, tornare alla vecchia situazione. C’ era più unione, adesso per molti si è trasformata in solitudine. Al momento ci sono disoccupati, senzatetto, mendicanti, skinheads e radicali di destra. Non esistevano nella Germania dell’ Est. Sono stati messi alle strette immediatamente. Il capitalismo li ha colpiti come un ondata nella tempesta, e molti di loro sono annegati in esso… 

Tu lo vorresti indietro, il muro?

Till: insieme al bassista, eravamo gli unici due che lavoravano. Gli altri del gruppo erano capaci di guadagnare con la musica. Quando facevi musica seriamente, venivi riconosciuto come un Artista, e avevi una certa libertà di espressione. Se dovevi lavorare, vedevi il lato meno bello del socialismo: sottomissione, una persona era “più uguale” di un’ altra, se capisci quello che voglio dire.. così non ho mai sentito la necessità di ricostruire il muro. E certamente non adesso che andiamo così bene con la nostra musica. Ma ho avuto questo dubbio per molto tempo…

 

*- questo non vuol dire che gli olandesi pensano che Hitler era bravo, anzi, il contrario, che dopo Hitler tutto quello che veniva fuori dalla Germania era sinonimo di cattivo.

 

**- nella seconda guerra mondiale i tedeschi confiscarono migliaia e migliaia di biciclette agli olandesi.