Imputazione #4 - Prova #39 : "L'avada kedavra di piton"
Prova fornita da Gordon, Francesca e altri
‘Abbiamo un problema, Piton,’ disse il goffo Amycus, senza distogliere da Silente lo sguardo e la bacchetta. ‘Il ragazzo non sembra in grado...‘
Ma qualcun’altro aveva pronunciato il nome di Piton, con dolcezza. ‘Severus...
Quel suono atterrì Harry più di ogni altra cosa che aveva vissuto quella sera. Per la prima volta, Silente supplicava.
Piton non rispose. Avanzò e spinse rudemente Malfoy di lato. I tre Mangiamorte si ritrassero senza una parola. Persino il lupo mannaro era intimorito. Piton scrutò per un attimo Silente, e incisi nei suoi duri lineamenti c'erano disgusto e odio.
Severus... ti prego...
Piton levò la bacchetta e la puntò contro Silente.
‘Avada Kedavra!’
Uno zampillo di luce verde schizzò dalla punta della bacchetta di Piton e colpì Silente in pieno petto. L’urlo di orrore non uscì mai dalla bocca di Harry; silenzioso e immobile, fu costretto a guardare Silente scagliato in aria: per un istante parve restare sospeso sotto il teschio lucente, e poi cadde lentamente all’indietro, oltre le merlature, come una enormne bambola di pezza, e scomparve. Da HP6; pag. 538-539. Fornita da Gordon. LETTERA A

Soltanto due continuavano a combattere, a quel che pareva ignari del nuovo arrivo. Harry vide Sirius schivare il fiotto di luce rossa di Bellatrix.
[...]
Il secondo getto luminoso lo colpi in pieno petto.
La risata non si era ancora spenta sul viso, ma il colpo gli fece sgranare gli occhi.
[...]
Sirius parve impegare un'eternità a toccare terra: il suo corpo si piegò con grazia e cadde all'indietro oltre il velo logoro appeso all'arco.
Harry colse un misto di paura e stupore sul volto sciupato [...]
Da HP5; pag. 746. Fornita da Francesca di Milano. LETTERA B

"…poi ci fu un'esplosione di intensa luce VERDE, che illuminò la scena. Una folla di maghi avanzava lentamente nel campo a ranghi serrati, le bacchette puntate verso l'alto. Harry strizzò gli occhi per vedere meglio... sembrava che non avessero faccia... poi capì che erano incappucciati. Sopra di loro a MEZZ'ARIA, quattro sagome si divincolavano e si contorcevano in forme grottesche. Due di esse erano molto piccole. Era come se i maghi mascherati fossero BURATTINAI, e le sagome sopra di loro BURATTINI azionati da fili invisibili che spuntavano dalle bacchette".
Harry Potter e il calice di Fuoco pag. 107 - fornita da Ida59. LETTERA C



“Avada Kedavra è una maledizione che ha bisogno di essere sostenuta da un grande potere magico: potreste estrarre tutti le vostre bacchette adesso, puntarle contro di me, e pronunciare le parole, e dubito che mi fareste uscire anche solo il sangue dal naso. “
Harry Potter e il calice di Fuoco pag. 107 - fornita da Ida59. LETTERA D
 
Accusa
 
Deduzione #507 fornita da Rasputin (31/05/2006)
LETTERA A

Il brano è molto interessante e mostra con semplicità i fatti che hanno portato alla morte di Silente.
Prima di tutto è rivelatrice la frase di Amycus: ‘Abbiamo un problema, Piton,’ disse il goffo Amycus, senza distogliere da Silente lo sguardo e la bacchetta. ‘Il ragazzo non sembra in grado...‘
Il fatto che percepisca come un problema che Draco non sia in grado di uccidere Silente, dimostra che gli ordini di Voldemort erano chiari: Draco in persona doveva uccidere Silente, e non un Mangiamorte qualsiasi. Altrimenti i Mangiamorte presenti non avrebbero avuto problemi a uccidere un Silente disarmato e debole al posto di Draco, fosse solo per far bella figura con Voldemort e passare alla storia come gli assassini di Silente.
Questo dovrebbe far riflettere chi nella difesa affermava che Piton avrebbe potuto uccidere Silente in tante altre occasioni. Certo, avrebbe potuto farlo, ma gli ordini dell'Oscuro erano altri e Piton gli disobbedisce solo in rarissimi casi e dietro importanti motivazioni (in questo caso c'era la sua vita in gioco!).
La descrizione della morte di Silente è molto semplice e non lascia molto spazio alla fantasia. Piton non perde tempo, dimostra a Silente tutto il proprio odio e disprezzo con una semplice espressione del volto, dopo di che gli lancia la maledizione senza perdono con particolare potenza, al punto di lanciare il corpo di Silente oltre le merlature. Non c'era tempo per frasi sarcastiche o azioni plateali, dato che tutta la scuola e l'Ordine delle Fenice erano giù dalle scale che tentavano di passare.
Piton comunque non è per niente felice di dover uccidere Silente, avrebbe di gran lunga preferito che l'avesse fatto Draco, per il semplice motivo che uccidendolo si è scoperto, da adesso in poi è costretto a lasciare il comodo mestiere di spia a Hogwarts per lottare a fianco degli altri Mangiamorte in prima linea.
Inoltre non è da escludere che dopo tanti anni di convivenza, Piton avesse una sorta di rispetto verso Silente, nonostante la sua fedeltà a Voldemort.
 
Deduzione #488 fornita da Beatrice (03/05/2006)
Gentili signori della corte, benché solitamente io faccia parte della difesa, ho da sottoporre a vostro giudizio una prova che parrebbe avvalorare l'accusa -omicidio volontario da parte dell'imputato, ed avere quindi da voi un parere in merito.
Sappiamo che la professoressa Cooman benché sia un personaggio piuttosto "particolare", si è rivelata possedere doti di preveggenza, sia quando fece la famosa profezia durante il colloquio di lavoro con il professor Silente (profezia che venne sentita dall'imputato) sia quando ebbe un'altra visione durante il terzo anno del signor Potter a Hogwarts (quando predisse che il fedele servo -che in quel frangente si pensò erroneamente Sirius Black- si sarebbe riunito al suo padrone -Voldemort).
Ora, durante il sesto anno(HP e il Principe Mezzosangue, cap. 25) troviamo che la professoressa Cooman è piuttosto preoccupata in quanto è tormentata da un presagio, la carta della torre colpita dal fulmine, che come ella stessa dice:
"Il preside mi ha intimato che preferirebbe meno visite da parte mia" disse lei [prof.ssa Cooman] freddamente.
"Non sono tipo da imporre la mia compagnia a quelli che non la apprezzano. Se Silente sceglie di ignorare gli avvertimenti delle carte - la sua mano ossuta si chiuse improvvisamente attorno al polso di Harry. - Tante volte, non importa come percepisco -e drammaticamente tirò fuori una carta da sotto gli scialli. "La torre colpita dal fulmine - sussurrò - Calamità. disastro. Si avvicina sempre più..."

Ora, è vero che durante il terzo anno di permanenza a Hogwarts del signor Harry Potter, la professoressa aveva visto il Gramo, e quindi aveva prdetto disgrazia, quando probabilmente il cane rappresentava Sirius Black, ma questa è solo una mia ipotesi, è comunque indubbio che la professoressa Cooman sia dotata di preveggenza, e il fatto di vedere la disgrazia avvicinarsi, avvalora l'ipotesi che ciò che si è compiuto sulla torre, che viene definita addirittura la torre colpita dal fulmine, proprio come la carta, sia la reale disgrazia a cui tutti abbiamo potuto assistere, cioè l'omicidio del professor Albus Silente da parte del professor Severus Piton.
 
Deduzione #407 fornita da grazia di torre del greco (NA) (19/02/2006)
Vostro Onore: in riferimento alle deduzioni #394 e #335 (prova 39 L'Avada Kedavra di Piton per l'imputazione 4) potrebbero essere deduzioni logiche, ma non veramente esatte.
Per la prima deduzione (punto 1) l'incantesimo "levicorpus" NON sobbalza in aria la vittina, l'innalza SOLO in aria non recando alcun danno alla persona colpita. Riguardo al punto 2 (Il litigio nella foresta) se la Corte mi permette, ricordo che Piton lavorava come spia tra l'Ordine e Voldemort, quindi il professor Piton potrebbe voler rifiutare l'incarico per non rischiare di essere scoperto da Silente, ma poi sappiamo cosa accadde.
Ora, per la deduzione #335 se Silente davvero non fosse morto (deduzione alquanto ottimista), non ci sarebbe stato un corpo (come lo è stato per Sirius Black) e quindi non ci sarebbe stata una Tomba Bianca ad accogliere la salma del povero Preside.
Infine vorrei ricordare a tutti i presenti un particolare evento accaduto cinque anni prima: al primo anno Piton ha evitato al giovane Harry Potter una brutta caduta dalla scopa nella sua prima partita di Quiddich, ma se è colpevole, perchè lo ha fatto? Semplice, Piton, accecato dall'odio per il giovane Potter, ha salvato il ragazzo per aggraziarsi ulteriormente Silente, ciò conferma la teoria che Piton, prima di uccidere il Preside, non abbia, negi anni precedenti all'accaduto, fatto altro che guadagnarsi la fiducia del buon Silente per poi ignorare le sue evidenti SUPPLICHE ed UCCIDERLO con l'Anatema che Uccide. Detto questo, eccellentissima Corte e illustrissimo Giudice, io riconosco in Severus Piton la figura di un assassino e quindi COLPEVOLE.
 
Deduzione #204 fornita da Jeysi (20/01/2006)
"Piton scrutò per un attimo Silente, e incisi nei suoi duri lineamenti c'erano disgusto e odio.
‘Severus... ti prego...’
Piton levò la bacchetta e la puntò contro Silente.
"

Benchè numerose prove scagionino il signor Severus Piton, non si può non indugiare sul piccolo elemento che è dato dall'espressione descritta, che non lascia trasparire la benchè minima pietà o esitazione nei confronti di Albus Silente.
È dunque mio dovere farvi notare che anche le parole "Severus, ti prego" non danno l'idea di un ordine, ma di una semplice preghiera, che probabimente vuole colpire la coscienza dell'imputato, ma che non riesce nel suo intento.
 
Deduzione #123 fornita da Niky (16/01/2006)
L’imputato, rivelando la sua vera natura di mangiamorte, ha ucciso Silente senza alcuna esitazione, né pietà, davanti a numerosi testimoni. Severus Piton non ha rinunciato al suo proposito omicida nemmeno quando il Preside l’ha supplicato di risparmiargli la vita. Il movente è evidente: Piton desiderava salvare la propria vita e per farlo doveva uccidere Silente al posto di Draco che non ci era riuscito. L’imputato era vincolato a ciò da un Voto Infrangibile, l’inadempimento del quale comporta la morte: “Bè non si può infrangere un Voto ....”
“Che strano, ci ero arrivato da solo. Ma allora cosa succede se lo infrangi?”
“Muori
” rispose Ron semplicemente.
(HP 6; pag. 300).

 
Deduzione #107 fornita da gordon (15/01/2006)
Direi che è sufficiente come prova, è una maledizione senza perdono la cui esecuzione richiede la chiara e precisa intenzione di fare del male, equivale ad un biglietto di sola andata per Azkaban. Anche se la causa, come spesso citato nelle difese, va perseguita con ogni mezzo, credo che la morte di uno stregone di tale calibro, e la condanna ad eterna morte di un altro non siano giustificanti di un simile comportamento. No cari colleghi, l'imputato con l'uso di una simile maledizione si mette in ogni caso dalla parte del succitato Lord Voldemort, se non altro nel mancato rispetto delle leggi che regolamentano la comunità magica e l'applicazione degli incantesimi.
 
Deduzione #493 fornita da Stella (10/05/2006)
In riferimento alla LETTERA A, mi sento di porre una domanda alla giuria e all'accusa: come mai, se davvero Piton è dalla parte di Voldemort, non ha ceduto alla tentazione di schernire Silente prima di ucciderlo? In fondo, lo avrebbe preso in giro per molti anni, convincendolo a fidarsi di lui e a prenderlo in giro letteralmente sotto il naso. Nel terzo libro, Piton schernisce Black per molto meno, quando intendeva consegnarlo ai dissennatori:
"Non devo far altro che chiamare i Dissennatori, una volta usciti dal Platano. Saranno felicissimi di vederti, Black... così felici che ti daranno un bacetto, credo..." (Pagina 306)
Perchè dunque, non fa la stessa cosa con Silente? Eppure dovrebbe essere stata una bella soddisfazione per Piton!
 
Deduzione #467 fornita da Francesca di Milano (09/04/2006)
riletta la descrizione della morte di Sirus Black, si possono riscontrare delle somiglianze con quella, presunta, di Albus Silente. In entrambi i casi l'incantesimo che colpisce le vittime causa un rallentamento nella caduta.
Ora qualcuno mi ha fatto notare che è il passaggio oltre al velo a uccidere Sirus non l'incantesimo in sè, perchè l'unico incantesimo che uccide è l'Avada Kedavra, e i suoi effetti sono molto diversi dal "sollevare qualcuno o farlo cadere lentamente", .
Quindi l'incantesimo di Bellatrix causa sicuramente rallentamento nel toccare terra.
Molto simile a quello che succede al corpo di Silente, che cade lentamente all'indietro (dopo essere stato scagliato in aria).
Quindi potrebbe darsi che Piton esegua su Silente lo stesso incantesimo che Bellatrix esegue su Sirius. Mi viene in mente anche che Crouch Jr disse:" Avada Kedavra è una maledizione che ha bisogno di essere sostenuta da un grande potere magico: potreste estrarre tutti le vostre bacchette adesso, puntarle contro di me, e pronunciare le parole, e dubito che mi fareste uscire anche solo il sangue dal naso (Calice di Fuoco, pg 189)". Quindi Piton potrebbe aver detto "Avada Kedavra" senza la giusta dose di magia e "volontà di uccidere" e potrebbe aver "pensato" qualche altro incantesimo che ha portato Silente fuori scena il tempo necessario a far credere a tutti che sia morto.
 
Deduzione #418 fornita da Aurora92 (23/02/2006)
Voglio ribattere una delle conclusioni di Grazia, deduzione 407 ("Il buon Silente per poi ignorare le sue evidenti SUPPLICHE ed UCCIDERLO con l'Anatema che Uccide. Detto questo, eccellentissima Corte e illustrissimo Giudice, io riconosco in Severus Piton la figura di un assassino e quindi lo proclamo COLPEVOLE").

Nel libro Silente ha sempre dato prova di non temere la morte perciò mi sembra alquanto inverosimile che dopo tanto aver predicato, ad esempio con Voi-sapete-chi a cui ha detto di non temerla, contravvenga a tutto quel che ha affermato con dei piagnucolii.
Secondo me è troppo presto per parlare di colpevolezza.
Ovviamente deciderete voi Giudice e signori della giuria, ma vi prego di non dare già tutto per scontato.
 
Deduzione #406 fornita da Rocco di Vietri di Potenza (15/02/2006)
Severus Piton è un abile doppiogiochista: è forse l'unico in grado di ingannare Lord Voldemort attraverso la sua abilità in Occlumanzia e si è sempre dimostrato fedele a Silente anche quando non era in accodo con il suo preside. Inoltre, durante la frequentazione di Harry a Hogwarts, Silente ha fatto chiaramente capire di non aver alcun timore della morte (come dice a Lord Voldemort: "Ci sono cose ben peggiori della morte Tom....") quindi dubito fortemente che vedendo Piton che avanzava verso di lui lo abbia supplicato di non ucciderlo. Più probabile sarebbe la possibilità che Silente stesse supplicando Piton di eseguire un ordine da lui dato: quello di ucciderlo nel caso in cui si fosse presentata una situazione in cui Piton avrebbe potuto essere scoperto. Questo spiegherebbe anche la lite che Piton ha con Silente e che Hagrid riferisce ad Harry.
Inoltre perchè Piton non dà una spiegazione ad Harry quando quest'ultimo lo accusa di essere un vigliacco?! Forse perchè non doveva rivelare il motivo principale che ha indotto Silente a prendere una così drastica decisione.
Per me va assolto in attesa di ulteriori sviluppi.
 
Deduzione #394 fornita da Stefania di Torino (10/02/2006)
Vorrei portare due elementi per provare l'innocenza di Piton per non aver commesso il fatto:

1. La strana Avada Kedavra. Fino ad ora avevamo assistito a due morti tramite la maledizione che uccide. il custode dei Riddle Frank e Cedric. In entrambi i casi, una volta colpiti dall'incantesimo sono caduti istantaneamente, morti prima di toccare il suolo. Nel caso di Silente invece, quando viene colpito dall'Avada Kedavra di Piton, viene proiettato in aria e quindi ricade al di là della torre. Strano...non trovate? Inoltre gli incantesimi non verbali sono uno dei punti più importanti del libro. Secondo me Piton ha sì detto Avada Kedavra ma fatto un altro incantesimo. Per esempio il Levicorpus.

2. La discussione nella foresta. Hagrid racconta ad Harry e Hermione di aver sentito discutere Silente a Piton, e che Piton non voleva fare più una certa cosa perché Silente dava troppe cose per assicurate.

E' chiaro che si trattava di un piano ben congegnato da Silente.
 
Deduzione #259 fornita da Laura di Rimini (24/01/2006)
In risposta alla deduzione #253 fornita da Francesca Teodorani di Cesena, vorrei far notare che Bellatrix parlà sì genericamente di maledizioni senza perdono, però in quel momento è chiaro che ha in mente la maledizione Cruciatus (di cui è appena stata vittima) e non l'Avada Kedrava. La maledizione Cruciatus serve a torturare le persone (vd. "Harry Potter e il calice di fuoco" p. 187), è chiaro quindi che per farla correttamente bisogna voler provocare dolore, goderne.
Diverso è l'anatema che uccide (Avada Kedrava) il cui scopo è appunto togliere la vita. Non credo che si debba per forza voler provocare dolore per compierla, tutto quello che si può dire è che bisogna avere la volontà di uccidere. Volontà che per es. può avere anche chi in realtà desidera alleviare le sofferenze, come accade per esempio nel caso dell'eutanasia.
Aggiungo, infine, che nemmeno per lanciare la maledizione Imperius bisogna per forza voler provocare dolore... lo scopo è ben altro!
 
Deduzione #124 fornita da Niky (16/01/2006)
Piton ha indubbiamente ucciso Albus Silente, ma al contrario di quanto sostiene l’accusa, non l’ha fatto per desiderio di salvarsi la vita, bensì per eseguire un ordine impartitogli da Silente stesso.
Non vi è poi alcuna prova del fatto che Silente abbia realmente supplicato il Professor Piton di non ucciderlo. Il tono di supplica delle parole di Silente emerge soprattutto da ciò che dice Harry il quale, però, riporta esclusivamente una propria impressione, che, come tale, è soggettiva e inattendibile. Inoltre l’atteggiamento supplice, specialmente in relazione alla propria salvezza, non si accorda con la personalità di Silente. Il preside, infatti, si è sempre mostrato uomo coraggioso, orgoglioso e per nulla intimorito dalla morte anzi forse persino incuriosito da quest’ultima (”Per uno giovane come te, sono sicuro che tutto questo sembrerà incredibile, ma per Nicolas e Petronella è proprio come andare a dormire dopo una giornata molto, molto lunga. In fin dei conti, per una mente ben organizzata, la morte non è che una nuova, grande avventura. Sai, la Pietra non era poi una cosa tanto prodigiosa. Si, certo: tutti i soldi e tutta la vita che uno può volere …. Sono le due cose che la maggior parte degli esseri umani desidera più di ogni altra …. Ma il guaio è che gli uomini hanno una particolare abilità nello scegliere proprio le cose peggiori per loro”. da HP 1; pag. 283).
 
Deduzione #101 fornita da PM Magico - Peppe di roma (15/01/2006)
Piton che ha eseguito l'esortazione ricevuta da Silente di ucciderlo, racchiusa in quel "Severus... ti prego..." e che certo non poteva essere compiutamente espressa davanti agli alti Mangiamorte presenti alla scena "... uccidimi perchè bevendo quella pozione io sono diventato un Horcrux di Voldemort"

Rifacendomi, Signori Miei, all'attenta analisi del mio collega (Marchino di Pisa) che con abilità veste i panni di grande Difensore dell'imputato Severus Piton, vorrei sottolineare quanti particolari possano ricavarsi a favore di Tale Deduzione di Difesa.

- Severus Piton è in strettissimo accordo con Il Professore ed Eccelso Preside Silente, poichè questo ultimo non accetta alcuna supposizione su un possibile tradimento di Piton fornitagli dal Sedicenne Potter, altresì sostiene rigidamente che il Professor Piton è in buona fede ed è essenziale perchè, alla fine, Voldemort venga sconfitto.

- Il Preside Silente torna a Hogwarts tramite una Materializzazione operata solo dal Sedicenne Harry Potter. Si sente morire, ormai, l'Illustre Preside. Le forze cedono, mancano, calano. Come se quella pozione nascondesse una maledizione, il male puro. E forse è veramente così, forse è così che Silente distruggerà unodei più temibili Horcrux. Così. Chiederà di Piton, del Nostro Imputato, quasi supplicherà ad Harry di convocarlo. Perchè? Possibile che L'Illustre Preside - sia Gloria al Suo Nome, Colleghi - riponesse così malamente la sua Fiducia? Oh no, oh no. Severus Piton sarà svegliato nelle sue stanze dal Prof. Vitious, correrà da Silente ed ubbidirà al piano stabilito. Piton concluderà così, distruggerà parte dell'Anima di Voldemort irrimediabilmente intrappolata in Silente. Piton non minaccerà Harry, non colpirà nessun appartenente all'Ordine della Fenice. Compirà ciò per cui era stato chiamato, secondo l'eccelsa volontà di Albus Silente. "Severus... ti prego..." è una simbolica esortazione, una devota preghiera, perchè Severus non indugi ma ubbidisca. Se veramente Piton, in questo caso, avesse esitato e non avesse compiuto la Volontà di Silente, sapendo che una parte dell'Anima di Voldemort era in Silente, allora, noi potremmo chiamarlo colpevole. Ubbidisce, invece, all’ordine di Silente e lo uccide eliminando un altro horcrux dell’Oscuro Signore.

- Severus Piton qualche notte prima del terribile misfatto aveva avuto una contesa verbale con Albus Silente, forse proprio nel momento in cui questo ultimo rivelava al Professor Piton il suo piano.

- Ora una mia domanda voglio porvi, Onorevoli Colleghi di questo Tribunale. Perchè Piton reagisce così terribilmente all'appellarlo "Vigliacco" del Signor Potter? Perchè, mi domando? V'è una sola unica risposta. Quell’appellativo di “Vigliacco”, Piton assolutamente non lo merita. Ha ubbidito a Silente, ha ferito il sentimento d'amicizia verso il Preside, ha dovuto uccidere Colui che forse gli era più vicino, quasi come un padre, come una guida verso il Bene. Appellarlo “Vigliacco” era un'offesa gravissima a ciò che aveva compiuto, a ciò che in quel momento orribile provava, alla volontà di Silente. Vigliacco, un appellativo che non merita neanche ora, Onorevoli Colleghi. Insisto nel dire che Severus Piton ha agito secondo la volontà illuminata di Albus Silente affinchè l'Horcrux in Lui sigillato fosse distrutto, eliminato.

- Draco Malfoy. Piton allontanerà Draco da Silente, gli impedirà di uccidere Silente, lo salverà dalla pena di omicidio. Lui deve proteggere Draco dallo stesso Voldemort. Dal male e dalla cultura sfrenata del Sangue. Dai Mangiamorte.

Dalle mie deduzioni, risultato delle deduzioni del mio collega Marchino di Pisa, Severus Piton merita il riconoscimento delle sue azioni e nessun altro processo. Albus Silente lo ha accolto nella sua Scuola, lo ha difeso. Forse morendo abbiamo perso parte della verità, un pezzo di storia che ci manca per chiarire veramente ciò che legava Silente a Severus, ciò che Silente conosceva e tramite il quale poneva cotanta fiducia nei confronti di Piton.
 
Deduzione #80 fornita da Alessandro di Gardone Val Trompia (16/01/2006)
Silente dice: "Severus... ti prego... ".
In queste parole è racchiuso il nocciolo della questione. Vorrei che l'attenzione della giuria si soffermasse su questa affermazione (e, soprattutto, sull'impronta data dalla Rowling al timbro di voce con cui viene pronunciato il nome di Severus: con dolcezza)
Sicuramente Silente usa queste parole per esortare Piton a ucciderlo, come già stabilito in precedenza. (ricordiamoci del diverbio avuto tra Silente e Piton in cortile a cui ha assistito Hagrid)
 
Deduzione #59 fornita da Adriano di Pavia (20/01/2006)
Ritengo che il riferimento alla legilimanzia sia un tantino arbitrario. Come avrebbe fatto Piton in pochi secondi a capire tutto e a prendere una decisione così grave?
Piuttosto Silente potrebbe aver nascosto a Harry (vedi le brusche interruzioni dei loro dialoghi sulla fedeltà di Piton) di essere stato a conoscenza del Voto Infrangibile, anzi, di aver permesso che Piton lo stringesse per salvare Draco e per permettere a Harry di avere un sicurissimo appoggio futuro tra i Mangiamorte (il sacrificio di Silente avrebbe aperto nuove possibilità di vittoria ad Harry, col fedele Piton assurto a braccio destro di Voldemort).
 
Deduzione #42 fornita da Antonio di Torino (12/01/2006)
La situazione sembra totalmente incriminare Piton, ma non dimentichiamo che Piton è molto espeto in Leggimanzia per cui è possibile che ci sia stato un qualche dialogo "mentale" tra Silente e Piton, a seguito del quale cui Piton ha deciso di uccidere Silente.
Ad esempio potrebbe essere stato il preside stesso ad aver chiesto a Piton di essere ucciso perchè ormai aveva capito di essere spacciato e non voleva morire per mano di Malfoy facendolo diventare a tutti gli effetti un Mangiamorte. Oppure Piton potrebbe aver capito, leggendo nella mente di Silente ormai molto debole, che quindi non poteva resistergli, che per la pozione che aveva bevuto Silente nella caverna non c'era cura o rimedio ed aver solo anticipato la morte di Silente per non smacherarsi con i Mangiamorte e proteggere allo stesso tempo Malfoy.