DEL MEGLIO DEL NOSTRO MEGLIO
vol. 1
Aloni si, aloni no
e fatte sta pizza
AAAAAHHHHH
Invece no !
Elio Elio E-e-e-e-e-elio
Elio e le storie tese. BRI
Elio Elio ... e le storie tese.
Resta cu'mme Signore la sera, resta cu'mme, e avremo la pace.
Famme 'mpazzi', famme pena', la notte mai piu' scendera'.
Ti porteremo ai nostri fratelli, ti porteremo lungo le stradeeeeeeee
vita d'a vita mia; nu 'mme'mporta d'o passate,
nu'mme'mporta chi t'avute per le vie del mondo Signor.
Nu'mme'mporta d'o passate nu'mme'mporta chi t'avuto
resta cu'mme, cu'mme.
Elio e Patrick Hernandez.
Abramo non andare non partire non lasciare la tua casa.
Cosa speri di trovar ?
La strada e' sempre quella ma la gente e' differente, ti e' nemica,
Dove credi di arrivar ?
BORN, BORN TO BE ABRAMO, BORN TO BE ABRAMO.
Andate e predicate il mio Vangelo: parola di Jahve'.
Esci dalla tua terra e vai dove ti mostrero'.
Le reti sulla spiaggia abbandonate le han lasciate i pescatori,
son partiti con Gesu'.
La folla che osannava se n'e' andata ma in silenzio e una domanda
sembra ai dodici portar.
BORN, BORN TO BE ABRAMO, BORN TO BE ABRAMO.
Quello che lasci tu lo conosci: il tuo Signore cosa ti da?
Un popolo, la terra e la promessa: parola di Jahve'.
Esci dalla tua terra e vai dove ti mostrero'. Parola di Jahve'.
Esci dalla tua terra e vai dove ti mostrero'. Parola di Jahve',
parola di Jahve', parola di Jahve', parola di Jahve'.
La parola di Jahve' e' la parola di Jahve'.
Abramo non andare non andare, non partire non partire,
non sono mica Bhagwan o Sai Baba: io sono Jahve'.
C'e' un astronauta pasticcione, si e' fatto addosso la pupu';
ma i membri del suo equipaggio si accorgono, lo sgridano.
Nella sua tuta d'amianto c'e' stato un grosso patatrac
e i suoi colleghi spaziali lo buttan giu',
ma lui canta una canzone ironica:
"Scismi bellissimi dentro di me, cellule di materia in putrefazione,
solo scismi bellissimi dentro di me, sostanze tossiche
diffuse per tutto il moderno scafandro.
Emarginato nel cosmo -non ricevo piu'-
emarginato nel blu -may day, may day, s.o.s, help, aiuto-
ho combinato un disastro con la pupu':
sono solo un pasticcione in orbita.
Scismi bellissimi dentro di me, cellule di materia in putrefazione,
solo scismi bellissimi dentro di me, sostanze tossiche
diffuse per tutto il moderno scafandro.
Visioni mistiche della mia generazione: solo scismi bellissimi
dentro di me, fuori dal mondo, trainato da un cavo
che e' tutto un programma.
Scismi bellissimi dentro di me, cellule di materia in putrefazione,
solo spasmi fortissimi dentro di me, sostanze tossiche
diffuse per tutto il moderno scafandro.
Lei e' bella dentro, lei e' sensibile;
piu' dolce di uno sfacciottino di papa' Barzotti.
Cammina a una spanna da terra come un hovercraft d'amore;
io l'accompagno alla mostra del Pinturetto anche se
in realta' preferisco di gran lunga il Tinturicchio,
poi torno a casa e -con un cuscino sulla faccia-
penso a lei ascoltando al buio F.De Gregori e,
dato che lei salutandomi mi ha baciato nelle vicinanze
dell'angolo esterno della bocca, ritengo a ragione
di avere delle possibilita' oggettive.
Poi la osservo dalla mia finestra muoversi leggera come
un gavettone di idrogeno in direzione del mio amico
Fulvio Terzapi,
e infilargli in bocca due metri di lingua, la lingua
dell'amore, ma tanto lei mi ha assicurato che non lo ama.
Anzi, mi dispiace per lui perche' magari poveretto
si fa delle idee.
Allora, com'e' andata con la tipa?
Ma devo dire bene, bene.
Hai pucciato il biscotto, o almeno hai limonato?
No, ragazzi, non scherziamo.
Lei non e' come tutte le altre.
Bll b b bll parlaci di lei.
Ah, guardate, questa qui e' una tipa
veramente simpaticissima, in gambissima.
Mi ha raccontato delle cose
sulle sue ferie divertentissime,
ma tipo che lei era andata la'
con un sacco di creme dopo sole,
poi ha preso un casino di sole, si e' bruc...
Le hai mostrato il poparuolo?
No, ma ho buone possibilita'.
Allora ci vediamo questa sera?
Una serata fra amici, una chitarra e uno spinello.
Eh, amici, purtroppo no.
Questa sera sono invitato a casa sua per vedere
le diapositive del mare, delle sue ferie
poi subito dopo devo accompagnare i suoi genitori
che devono prendere il treno perche' sono rimasti
senza macchina, l'hanno distrutta, era mia.
Siamo tutti servi della gleba, e abbiamo dentro al cuore una canzone triste.
Servi della gleba a testa alta verso il triangolino che ci esalta.
Niente marijuana ne' pasticche:
noi si assume solo il 2 di picche.
Servi della gleba in una stanza anestetizzati da una stronza,
come dei simbolici Big Jim: schiacci il tasto ed esce lo sfaccimme.
Ehi, guardate un po' chi si rivede.
Hue ciao ragazzi.
Hai la faccia di legno, dove cazzo eri finito?
Ma no, niente, e' che c'ho un esame in ballo
e poi non son stato molto bene.
Dicci cosa hai avuto di preciso.
Mah, mi han detto che ho le papille -eh?- gustative interrotte, no,
poi ho il gomito -cosa?- che fa contatto col piede,
-prego?- mio padre che e' rimasto chiuso
nell'autolava.. no, no, e' che ho delle storiacce con la tipa...
Ah. Lei ti ha dato il due di picche.
Ma no, che cosa dite? Lei mi e' molto affezionata, solo che
ha delle storie col suo tipo che la rendono infelice,
e siccome a lei ci tengo piu' che a me,
ho parlato al suo ragazzo
e l'ho convinto a ritornare da lei...
Ma non starai mica piangendo?
No, e' che mi e' entrata una bruschetta nell'occhio.
L'occhio spento e il viso di cemento,
lei e' il mio piccione ed io il suo monumento.
Servi della gleba a tutta birra
carichi di ettolitri di sburra;
cuore in fiamme e maschera di ghiaccio,
noi col nostro carico di sfaccio.
Servi della gleba planetaria
schiavi della ghiandola mammaria.
Come dei simbolici Big Jimme:
schiacci er tasto ed esce lo sfaccimme.
Lassame canta' 'sto stornelletto.
"Ciao, senti, hai 5 minuti?
Perche' volevo chiederti due cose... Senti, guarda,
sinceramente vado al dunque subito,
ci sono rimasto molto male perche' ho saputo che
sei uscita con Tafano ieri sera,
e... perche'? Scusa, ti ho telefonato a cena, ti ho detto: ci vediamo?
tu hai detto: no, devo studiare.
E va be', se poi esci con lui... cioe', perche' non me lo devi dire?
Pensi che sia un problema per me accettare che tu hai una storia?
Un uomo? Vedi qualcuno?
No, non e' un problema per me perche' io ti voglio bene veramente
e non ti chiedo nulla, anzi,
magari sono qui a dirti: se hai bisogno di qualcuno io ci sono.
E allora? Che cosa devo fare?
Mi vuoi mettere una scopa in culo cosi' ti ramazzo la stanza?"
Uolla'
Brufolazzi, tapparella giu' e poltiglia
piu' ascella purificata:
ti ricordi che meraviglia la festa delle medie?
"Tu non vieni".
Non importa, sai, ci avevo judo.
Ma se serve vi porto i dischi cosi' potrete ballare i lenti,
"Porta pure ma non entri".
Ma perche' siete cosi'? Io che credevo, io che speravo.
Partecipero', mi autoinvitero', dannata feste delle medie.
Mi presento: burp, haha, ciao ragazzi.
Faccio un vento e gli cambio il clima,
temporeggio bevendo spuma.
Chiedo fonzi e mi danno avanzi. Cristo, perche'?
Parapiglia, scatta il gioco della bottiglia.
Se avro' culo potro'
"Tu non giochi"
baciare
"Abbiam fatto le squadre prima"
palpare
"Ma se aspetti fra un po' finiamo"
amare.
Si' va be' pero' poi balliamo,
"Non ci rompere i coglioni".
Sul piatto gira un geghege',
danzo da solo e me ne vanto.
Fantastico zimbello, io.
Non consumero', non deglutiro'
questa amarissima aranciata.
No, invitato no; niente fonzi no;
sul bicchiere no, niente nome ho.
Ballo lento ho, ballo forte no,
la bottiglia no, gioco scopa no.
Amicizia no, cortesia no,
convenienza no, ampio parcheggio no.
Basta!
Questa festa e' insoddisfacente,
ma ne ho un'altra nella mia mente.
Una festa molto particolare
dove saranno invitati tutti:
molti amici, molti nemici e anche Panino.
Forza, Panino.
Elio e le Storie Tese hanno dedicato questa bellissima canzone...
amore bellissimo dell'amore,
voglio sentire tutto tuo nettare di amore.
Very good, very good.
Very bad, very bad.
India, India,
quante volte ti ho vista sulla cartina
e ti ho sottovalutata.
India, terra di santi indiani,
poeti indiani, navigatori indiani.
Gange, fiume che ti bagna...
lungo il fiume milioni di proseliti,
un signore canta una nenia misteriosa.
Pronto?
Stronzo!
Pronto?
Stronzissimo!
Eh??
Stronzo.
Ma chi e' che parla?
Stronzissimo.
Ma che cosa sta...
Mi hai rovinato un figlio con le tue sporche,
luride canzoni.
Ma cosa sta succedendo?
Hai una voce di merda, come quella che canti.
Come sei un uomo di merda,
come sei un vigliacco, come sei un pornografico,
come sei un depravato, come sei tutto!
Sei un uomo di merda.
Il Signore non ti deve mai lasciare in pace.
Ti deve dare tanti di quei grattacapi
che solo il Padre Eterno te li puo' dare.
Te lo auguro di tutto cuore.
Perche' ti sto perseguitando tramite una fattucchiera.
Assassino!
Musicista dei miei stivali.
Brutto stronzo. Stronzissimo.
Ti perseguitero' sia mentalmente
che fisicamente che psicologicamente,
come hai fatto con mio figlio.
Stronzo tu e tutto il tuo complesso.
Hai una voce di merda, come quella che canti.
Come sei un uomo di merda,
come sei un vigliacco, come sei un pornografico,
come sei un depravato, come sei tutto!
Ricordati, hai una voce di merda, come quella che canti.
Come sei un uomo di merda,
come sei un vigliacco, come sei un pornografico,
come sei un depravato.
Hai una voce di merda, come quella che canti.
Come sei un uomo di merda,
come sei un vigliacco, come sei un pornografico,
come sei un depravato, come sei tutto!
Come sei tutto!
Ricordati che Rigoletto dice una gran bella frase:
stronzo!
vaulata, tegliano
fatrane, voulune
niurluvo, foniulia
Parcheggi abusivi, applausi abusivi,
villette abusive, abusi sessuali abusivi;
tanta voglia di ricominciare abusiva.
Appalti truccati, trapianti truccati,
motorini truccati che scippano donne truccate;
il visagista delle dive e' truccatissimo.
Papaveri e papi, la donna cannolo,
una lacrima sul visto: Italia si', Italia no.
Italia si', Italia no, Italia bum, la strage impunita.
Puoi dir di si', puoi dir di no, ma questa e' la vita.
Prepariamoci un caffe', non rechiamoci al caffe':
c'e' un commando che ci aspetta per assassinarci un po'.
Commando si', commando no, commando omicida.
Commando pam, commando prapapapam,
ma se c'e' la partita
il commando non ci sta e allo stadio se ne va,
sventolando il bandierone non piu' il sangue scorrera'.
Infetto si'? Infetto no? Quintali di plasma.
Primario si', primario dai, primario fantasma.
Io fantasma non saro', e al tuo plasma dico no;
se dimentichi le pinze fischiettando ti diro':
"Fi fi fi fi fi fi fi fi, ti devo una pinza.
Fi fi fi fi fi fi fi fi, ce l'ho nella panza".
Viva il crogiuolo di pinze, viva il crogiuolo di panze. Eh
Quanti problemi irrisolti, ma un cuore grande cosi'.
Italia si', Italia no, Italia gnamme, se famo du' spaghi.
Italia sob, Italia prot, la terra dei cachi.
Una pizza in compagnia, una pizza da solo;
un totale di due pizze e l'Italia e' questa qua.
Fufafifi, fufafifi, Italia evviva.
Qui cuccuruqui tututurutui,
Italia perfetta, perepepe' nanainanai.
Una pizza in compagnia, una pizza da solo;
in totale molto pizzo ma l'Italia non ci sta.
Italia si', Italia no, pipiripipipi.
Italia si' ue', Italia no, cucuquara quapindo.
Uo', ue', ui', hei uoei.
Perche' la terra dei cachi e' la terra dei cachi. No.
panunna, pasniata, peuleta, vatrota,
ponauna, poterda, fuiluna, favliate,
panunna, neulona.
I umorismo I umorismo kusch umorismo. Sdreveide!
Mismese gatchetene boghers chetegossuve'.
Pretzdavemivi Elio e le Storie Tese. Ha ha ha ha.
Grazie... Grazie al Coro Femminile di Stato della Radio e Televisione bulgara
che ha portato in Italia finalmente un ballo a misura d'uomo,
piu' umano, piu' vero.
Piu' umano, piu' vero.
Un ballo sincero.
E' un ballo sincero.
Eh, certo, vista la situazione internazionale noi abbiamo dovuto
promettergli Ramaya (Ramaya),
pero' amici vi assicuro che ne e' valsa la pena.
Diu' diu' diu' diu' diu' diu',
diu' diu' diu' diu' diu' diu'. Iu'.
Diu' diu' diu' diu' diu' diu',
PIPPPERO
diu' diu' diu' diu' diu' diu'.
Zieoung.
Diu' diu' diu' diu' diu' diu',
diu' diu' diu' diu' diu' diu'. Iu'.
Atinc tinc tinc tinc tinc tinc tinc tinc tinc tinc tinc tinc tinc.
PIPPPERO.
Evviva l'Italia, evviva la Bulgaria che ci ha fatto dono del PIPPPERO;
ruotiamo le dita e uniamo le falangi, questo e' il ballo del PIPPPERO;
amici servizi segreti bulgari, non sparate piu' al papa ma dedicatevi al
PIPPPERO.
Popolo bulgaro - iu' -. Popolo italiano.
Servizi segreti bulgari e italiani, via.
Sentite come pompa il PIPPPERO.
Diu'. Ruotate le dita. Unite le falangi.
Bene, ora ripetete con me piu' umano piu' vero.
Piu' umano piu' vero.
E' un ballo straniero.
E' un ballo straniero.
Qui l'atmosfera sa di PIPPPERO.
Qui l'atmosfera sa di PIPPPERO.
Se in discuteca balli u Pippperupippero.
Se in discuteca balli u Pippperupippero.
Molto bene, ora da sole.
Piu' umano piu' vero.
E' un ballo sincero.
E la tua estate sa di PIPPPERO - molto bene -.
Non senti come pompa il PIPPPERO?
Pompa. Pompa. Pompa. Pompa. A tinc etc.
Dio bono come pompa il PIPPPERO.
Diu'. Piu' umano, piu' vero.
E' un ballo sincero.
A ba ba ba, a ba ba ba.
Piu' umano, piu' vero.
State ruotando le dita? State unendo le falangi?
State stringendo amicizia con persone che hanno il colore della pelle
diverso dal vostro?
Bravi. Ora e' il momento di cantare a squarciagola:
Ramaya, Ramaya, Ramaya rarra'.
Il PIPPPERO e' una ballo che io e te balliamo se l'amore c'e',
e l'amore c'e' se guardi me.
Bugiardo io, bulgaro in te, bugiardi noi, sperando che l'amore c'e' se ballo in te.
Tu balla in me e saremo okay.
Piu' umano, piu' vero.
E' un ballo sincero.
Ehi, coro delle voci bulgare, io posso offrirvi qualcosa di molto meglio di
un semplice Ramaya:
potrei darvi Kung fu fighting di Carl Douglas. Gnacchisna'.
Fly robin fly? Non vi interessa? Gnacchisna'.
Voi forse preferite il meglio dei Tavares? Gnacchisna'.
Ali shuffle? Niente? Gnacchisna'.
Disco Inferno? Gnacchisna'.
Qualcosa di Cerrone? Gnacchisna'.
Oppure Boney M.. Gna. Tipo Ma Baker, Daddy Cool, Rasputin. Gnacchisna'.
Niente? Disco Duck? No Gnacchisna'.
Gimme Some? Gnacchisna'.
Qualcosa degli Oliver Onions, tipo Sandokan, Orzowei? Niente?
Cuba dei Gibson Brothers, dai.
Appalti truccati, motorini truccati, partite truccate,
tutto truccato, donne truccate, il visagista delle dive,
autovelosuotti, caselli, altelevata, automazione,
autostrade concepite da un idiota,
lavori in corso finti,
un popolo di navigatori,
Italia si, Italia no.
Oh, veramente grandissima atmosfera in musica soft.
Loro sono sempre Elio e le Storie Tese con il brano :
"Nonno in cariola".
Ci spiegano che a volte un viaggio puo' non essere solo al di fuori di noi
ma anche dentro di noi.
Io sono sempre Alex Fagiuolo,
sempre dalle stazioni di Radio Super Sound Music...
Sono abitudinario, leggo la targhetta sopra l'ascensore:
qual e' la capienza, quanti chili porta,
poi si apre la porta e non lo so gia' piu'.
Sono abitudinario, e se mi soffio il naso devo controllare quello che ho
prodotto, quanti chili pesa e se c'e' del pericolo per l'ascensor.
Seduto nella vasca emetto certe bolle che, salendo a galla,
corron sulla schiena fandomi felice;
giunte in superficie non mi piaccion piu'.
Sono abitudinario, non mi giudicate, siete come me.
E adesso un lieto ritornello che non c'entra un cazzo,
ma che piace ai giovani:
ditemi perche' se la mucca fa mu il merlo non fa me.
La nostra vita e' una sciarada,
sulle prime sembra xxxxyx, e invece e' zxxyxz.
Ditemi perche' c'e' un dirigibile marrone senza elica e timone dentro me.
Quando c'ho la ragazza faccio la conchetta per sentirmi il fiato,
sto vent'anni in bagno, penso che si chiava,
dopo non si chiava e non mi lavo piu'.
Cerco nelle mie narici una testimonianza delle mie radici,
ma vi trovo un fico e lo dovro' spalmare sotto qualche banco,
come in gioventu'.
Questi sono i miei costumi, vendo paralumi, siete come me.
E allora una altro ritornello che non c'entra un cazzo,
ma che piace ai giovani:
ditemi perche' se la mucca fa mu il merlo non fa me.
"Ma quante idee, ma quante idee.
Veramente un gruppo di pazzi, pazzi, pazzi.
Elio e le Storie Tese che vi presentano un nuovo brano
sempre qui dalle stazioni di Radio Super Sound Music."
Ditemi perche' c'e' un dirigibile marrone senza elica e timone dentro me.
Giunto al termine del giorno, cerco fra le coltri un poco di speranza.
Peto in abbondanza, non ho piu' sgomento,
lieto mi addormento ebbro dei miei gas.
Il luminoso pomeriggio d'aprile era ormai terminato
quando Giorgio e Piero si risvegliarono imprigionati
nelle segrete.
Per farsi coraggio si inserirono vicendevolmente il pene nell'ano.
Quando ad un tratto videro un piccolo soldo di cacio avvicinarsi,
era il nano Gurt,
che sboffando dalle enormi feroge li libero'.
Per sdebitarsi i due gli donarono un tozzo di pane
ed un piccolo crogiuolo.
"Potrai forgiarvi cio' che vuoi" gli dissero.
Una festosa salva di peti saluto' la loro partenza.
"Ma dove andrete ?" gli grido' Gurt.
"Andremo alla ricerca del pene d'ebano."
Sono un noto burattino che non dice mai la verita'.
Sono un pupo senza picio, ma Geppetto non ci sta.
Soffro tanto senza pistulino, godrei molto con un cazzo.
Ecco che il mi' babbo me lo fa.
Sono un nuovo burattino con il mio legnetto novita'.
Sono ceppo con la ceppa, grazie a Geppo mio papa'.
Se si china la Fata Turchina sento una forza dentro che neanch'io so come,
ed emetto una specie di fruppe'.
He he, ma, ma.
Struciolo, sento che struciolo.
Se mi vedesse Lucignolo, quanto daffare mi do.
Struciolo, faccio uno scandalo:
uollano uollano uollano, la mia pasta del capitano.
Nel paese dei balocchi godo fama indiscussa di playboy.
La mia casa e' una balena, vi ci invito prima o poi.
Mangiafuoco me lo cago poco, volpe e gatto li ricatto.
Poi mi metto il grillo in culo,
piu' ci penso e piu' mi viene voglia di struciolo, ragazzi struciolo.
Se mi vedesse Lucignolo coll'espressione da cigno.
Iaculo grazie al pinnacolo: uollano uollano uollano,
vi saluto con l'altra mano e vado in discoteca.
Struciolo, giu' in disco struciolo,
imperatore nel regno di mille fighe di legno.
Tramano, nell'ombra bramano;
ballano ballano ballano sulla pasta del capitano.
Ue'.
Argento vivo, sbiancate, figu, oklahoma, sigarette, puttano, paciugo,
garelli, smarmittare,
figa, figa pelosa, figlio di puttana, porco dide...
Ma ragazzi, io lavoro tutto il giorno, tiro il carrello,
scarico la frutta dentro nel verziere...
mi arriva il primo fesso con la moto scureggiante e mi sveglia!
Chi e' quel giovanotto indisponente
con la Vespa scoppiettante che disturba la mia pubblica
quiete? Chi e'? Vedo un qualchecosa sul giubbotto
poi c'e' scritto, che c'e' scritto? Che c'e' scritto?
SG. Che e', Sandro Giacobbe? Ma chi sei? Impossibile,
c'ha il mantellino, questo come minimo e' un supereroe.
Hai indovinato, matusa. Sono Supergiovane.
Eh, ma ditele prima le cose, no?
Sfreccia, impenna, esclama porco dito,
io rimango abbrustolito dalle fiamme espulse dalla petomarmitta;
motociclo o motocarrozzetta, sgomma, inchioda, va a manetta,
fa cagare addosso i matusa e il governo.
Lui li stordisce con le fiale puzzolenti,
poi li subissa di cingomma nei capelli
e li finisce sputazzando il riso con la penna bic.
Mi piace quel ragazzo. Perche'? Sto diventando forse ricchione?
Ma ditemi in sostanza se c'e' qualcuno che affronti il governo e i matusa
con grinta e simpatica verve come quel matto di Supergiovane.
Supergiovane.
Sburra, pizzette, giornali di donne nude.
Subdolo il governo si avvicina travestito da piscina
traboccante di analcolico biondo.
Un giovane si tuffa nella vasca come un vero Giamburrasca,
ma a contatto con il liquido esclama:
"Vaffancuore, sono stato ingannato. Questo e' il terribile analcolico moro.
Aiuto, Supergiovane!"
Scatta Supergiovane e derapa, soccorrendo
il il l l Capotel il Canopeta il Capotel
il Catop Catoblepa, il Catoblepa.
Superdgr e derapa soccorrendo il Catoblepa,
che purtroppo sta tirando le cuoia.
"Eccomi qua ragazzo!"
"Addio, Supergiovane. Per me e' finita".
"No!"
"L'analcolico moro e' entrato in circolo".
"Non dire cosi', amico Catoblepa. Ecco, prendi questo!"
"No, ma.. cosa...?" "Ah"
"Ah"
"Sss"
"Ah h h"
"Ah... Catoblepa ?! Catoblepa. No. Assassini. Governo bastardo!".
Catoblepa Catoblepa, io ti dono le mie Tepa
per il viaggio che conduce all'aldila'.
Catoblepa, Catoblepa, Catoblepa, Catoblepa, Catoblepa,
tu mio amico morto, io vendicherotti, tu.
E Supergiovane da' fuoco a uno spinello
col quale affumica il governo che, all'istante,
passa all'uso di eroina e muore pieno di overdose.
Mi piace quel ragazzo. Perche'? Sto diventando forse ricchione?
Ma ditemi in sostanza se c'e' qualcuno che affronti il governo e i matusa
con grinta e simpatica verve come quel matto di Supergiovane.
Supergiovane.
In un tripudio di miccette il governo esplode e i suoi brandelli in
cielo compongono la scritta ZIO CANTANTE,
che sta a significare lo scorno dei matusa
mentre i giovani limonano felici esaminando giornali tipo Lando,
che ritornano alla luce dopo un'era di arbitrario oscuramento,
grazie al provido intervento che opero' quel sacramento di Supergiovane.
Supergiovane, Supergiovane salva il giovane, libera la giovane.
Super, super supergiovane.
Cantiamo la nostra gratitudine
- gratitudine gratitudine -
a questo raro esempio di rettitudine perche' siamo una moltitudine.
Super, super, super, super, supergiovane.
E ora cantiamo la nostra longitudine, latitudine
- latitudine -
Cosa c'e' nel mare?
La torpedine.
Cosa c'e' in Friuli?
Trieste e Udine.
Bravi.
Grazie.
Prego.
Bravo.
Grazie.
Tenchius.
Tenchius.
Fenchius.
Fenchius.
Tenchius supermuch!
E non e' finita: per festeggiare, offro cocacola con l'aspirina a tutti.
Yeh.
E fra dieci minuti voglio vedervi tutti in acido.
Yeh.
E ricordate: ovunque ci sia un giovane in difficolta',
ovunque ci siano persone, cose, animali, citta', fiumi,
fiori, governi, marche di automobili
che cerchino di limitare la vostra gioventu',
la' ci sara' lui con le sue miccette sempre accese.
Perche' Supergiovane e' allegria piu', Bulgaria piu',
sciatalgia piu' piu' piu'.
Fave, fave, fuca, fuca.
Stappa stappa stappa stappa stappa dai.
Stappa stappa stappa stappa stappa dai.
E' allegria, e' simpatia, e' sciatalgia.
Siamo forse secchioni? No.
Siamo forse matusa?
No.
Siamo forse governi?
No.
Siamo forse checchineris?
No.
Siamo forse bulicci? Iarrosi? Buhi? Puppi? Posapiano? Orecchioni?
Mangiatori di fave? Orrendi? Rammendati? Giuisci? Meiusi? Magutti?
Fenderi? Finestrati? Oietti? Samanettati? Rautiti? Semeiuti?
No.
Aperitaviti?
No.
Aperitivi?
Si.
Ah... finalmente un bel piatto di tagliatelle fumanti.
Era tanto che volevo mangiare.
Ma, ma cosa vedo ?
Ma no, ma me le avete condito con del sugo bolonnese !
Hai sbagliato...
Sai cosa ti dico ? Faccio un ruttino.
Bravo, fa ridere.
Ridete stronzi !
Applaudite merde !
Eccolo li' !
Ridi ridi e noi intanto che siamo qui che vomitiamo fango
solo per farvi ridere.
Eravamo fidanzati poi tu mi hai lasciato
senza addurre motivazioni plausibili.
"Non e' vero tu non capisci l'universo femminile,
la mia spiccata sensibilita'
si contrappone al tuo gretto materialismo maschilista".
Cio' nonostante cara ti amo
"Mi sento confusa".
Cara ti amo.
"Devo stare un po' da sola".
Cara ti amo.
"Esco da una storia di 3 anni con un tipo".
Cara ti amo.
"Non mi voglio sentire legata".
Cara ti amo.
"OK si' dai ragazzi, forza"
T'amo, t'amo. Rimani in casa.
"Voglio essere libera".
Esci allora pure con chi ti pare.
"Non t'interessi mai di quello che faccio".
Vorrei palparti le tette.
"Porco".
Mai ti toccherei neanche con un fiore.
"Finocchio".
Mi drogo, bestemmio, picchio i bambini e specialmente non ti cago.
"Ti amo".
Mi faccio invece il culo 14 ore di seguito per mantenerti e ti cago.
"E io ti lascio per un tossicomane che non fa niente tutto il giorno,
non trova le motivazioni per andare avanti nella vita pero' lui
continua a vivere e io lo voglio vedere: si' lo amo, no non l'amo,
chi se ne importa"
Mi metto il goldone.
"Ho un desiderio di maternita'".
Ho un desiderio di paternita'.
"Mettiti il goldone".
Cara ti amo.
"Mi sento confusa".
Cara ti amo.
"Devo stare un po' da sola".
Cara ti amo.
"Esco da una storia di 3 anni con un tipo".
Cara ti amo.
"Non mi voglio sentire legata".
Cara ti amo.
T'amo, t'amo e t'amero'.
"Canta finche' vuoi caro mio, non mi..."
Rimango in casa.
"Mi opprimi".
Esco.
"Questa casa non e' un albergo".
Ti passo un cubetto di ghiaccio intinto nel pancia sul Cointreau
dopodiche' ti scopo bendata.
"Non sono una troia".
E allora in posizione canonica io sopra tu sotto.
"Che palle".
Disse la vacca al mulo.
"Oggi ti puzza il culo".
Disse il mulo alla vacca.
"Ho appena fatto la malta".
Ah, com'e' il rumore della malta? Cara ti amo.
"Mi sento confusa".
Cara ti amo.
"Devo stare un po' da sola".
Cara ti amo.
"Esco da una storia di 3 anni con un tipo".
Cara ti amo.
"Non mi voglio sentire legata".
"Non piu', a te poi che sei un fuscello, una canna al vento."
E ora uniamo i nostri corpi nell'estasi suprema
che e' propria dell'idillio dell'amore.
"Eh no caro mio"
Perche' no?
"Perche' quando avevo 13 anni mio cugino me l'ha fatto vedere..."
Il pene? "No, no il cazzo."
"...E da allora sono traumatizzata, pero' possiamo restare abbracciati
tutta la notte senza fare niente, sara' bellissimo lo stesso".
Te lo metto nel culo.
"Non so cosa voglia dire."
Usciresti con me domani sera?
"Sono un po' stanca e forse ho gia' un altro impegno".
Beh poco male cosi' vedo i miei amici.
"Sono libera".
Mettiamola sul sesso.
"Ho bisogno d'affetto".
Mettiamola sull'affetto.
"Chiaviamo".
Io sono come sono.
"E cerca di cambiare".
Ecco sono cambiato.
"Ecco che non sei piu' quello di una volta".
Tu mi appartieni.
"L'utero e' mio".
Eccoti i soldi per la pelliccia.
"Eccoti l'utero".
Evviva l'amore.
Signorina.
E adesso colpo di scena: cara ti odio.
Non so cos'e' l'olocausto.
Quand'ero piccolo tutti mi scherzavano
per le dimensioni del mio pene,
ed io non stavo bene.
Soffrivo le pene per colpa del pene,
ma piu' il problema non si pone:
si' perche' il pene mi da' il pane,
son diventato un grande attore
e benche' schiavo dell'amore,
mi son comprato una moto.
E ora son schiavo della moto,
non faccio piu' moto,
infatti vado solo in moto
ma ora son diventato un mito:
ho rilanciato il film muto
perche' sono muto,
(e se vedrete il filmato
sicuramente converrete con noi
che questa e' verita').
John Holmes, una vita per il cinema,
John Holmes, una vita per la moto.
John Holmes, una vita per il cinema,
John Holmes, una vita per la moto.
Trenta centimetri
di dimensione artistica.
Su di cio' la critica e' concorde
nel ritenermi sudicio.
Perche' non hanno capito,
non parlo perche' son rapito,
e poi in faccia non son mai inquadrato
pero' dal pubblico son venerato,
e ora sono diventato un mito:
ho rilanciato il film muto
perche' sono muto,
e se fossi stato ceco
avrei lanciato il film ceco,
e se fossi stato m
avrei lanciato il film m.
Dicon che faccio film penosi
perche' lavoro col pene.
Insomma il pene mi da' il pane,
il pene mi da' si' la moto,
ma la moto non da' pene
perche' funziona bene.
Si' si' la moto non da' pene
perche' funziona bene.
Freshna, freshna, freshna, freshna, freshna se v'asbeca.
John Holmes, una vita per il cinema,
John Holmes, una vita per la moto.
John Holmes, una vita per il cinema,
John Holmes, una vita per la moto.
In un mondo che ci e' ostile, rovinato dalla droga
c'e' una stella che riluce, c'e' qualcosa in cui sperare
E' un sentimento antico, puro, semplice ed ambiguo
che principio ed ispirazione, trae dall'uomo del Giappone
trae (dall'uomo del Giappone).
Ciao sono Pasto e reco il basto
del sapere mio che e' vasto. Io abito fra Loreto e Turro
e quando son contento sburro.
Abitavo un tempo a Busto Arsizio;
Elio mi sorprese dentro a un pasto, che per il mio nome fu nefasto
si' per il mio nome fu nefasto
(pel nome fu nefasto; evviva quel pasto che al nome fu nefasto).
Di lodare non mi stanco, il giorno che ti ho conosciuto.
Suonavo esclusivamente il liuto, ed ero appeso ad un paranco
In me vive l'emozione, di quell'incontro fortunato;
credevo di non goder letizia, e invece ho trovato l'amicizia:
si', ho trovato l'amicizia (trovato l'amicizia! Evviva. Paranco.
Trovata l'amicizia. Letizia. Lodare non mi stanco.
Trovati interessi comuni. Ale'.
Ciao, sono Tanica il tastiere, del maestro indegna spalla;
io corro con le gambe in spalla e mi fa male un po' la spalla.
Dei salumi amo la spalla, degli amici salgo i spalla: la vita
e' una lotta spalla a spalla ma ho trovato in te il Giappone.
Si', ho trovato in te il Giappone (trovato in te il Giappone.
Evviva la spalla: lui mette gambe in spalla, salumi ama la spalla,
maestro indegna spalla, trovata l'amicizia in Elio. Figata!)
Siamo una banda di bastardi al soldo dell'uomo del Giappone.
Stasera ad esempio noi incassiamo e voi ve lo picchiate dentro
il culo.
Alfieri del bel canto; alfieri dell'uomo del Giappone.
Alfieri, semplicemente alfieri, cosi' oggi come ieri.
Si', cosi' oggi come ieri.
S'annu passau totu s'istivale cantando a boghr manna ais girau,
ma de s'inare chi ais cuntratau bos epent'unu mannu capitale.
A chie est bonu di torranta male, su furisteri est bene cumpensau.
B'at omines fingios, a carota, chi sa ereta ti faente trota.
E nemancu un'assegnu posdatau.
I DEBITI
Lo scorso anno cantando a gran voce avete girato tutto lo stivale,
ma dei soldi pattuiti vi devono ancora una buona fetta di capitale.
Ai buoni e bravi fanno del male, mentre i forestieri sono ricompensati bene.
Esistono uomini falsi, con la maschera, che riescono a far
diventare storta anche la cosa piu' dritta.
E neanche un assegno postdatato.