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FORUM
- Milano 24/02/2005
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Babylon Magazine:
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Metal Shock:
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(thanks to Jada83)
Rete A (intervista a Flake, video Divx, 11 mb):
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(thanks to Deb & The Spy)
Rock Sound:
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(thanks to Jada83)
RockTV (intervista a Richard, video Divx, 63 mb):
http://www.forla.net/rammstein/video/rocktv.zip
(thanks to The Spy)
Data la
frenesia alla quale ci sta abituando il web, sono in ritardo. Questa recensione
avrei dovuto scriverla e pubblicarla la mattina seguente al concerto.
Invece mi sono presa i miei tempi. Ho lasciato che altri scrivessero le loro
impressioni, ho scelto e pubblicato le foto migliori che ho ricevuto, ho letto
tante e-mail di ragazzi che hanno scritto a me per “sfogare” l’adrenalina
ricevuta dall’evento che avevano vissuto. E intanto ho pensato.
Sapevo che il concerto milanese dei R+ sarebbe stato qualcosa di forte.
Nel bene o nel male. E le reazioni sarebbero state altrettanto dure. Perché,
diciamocelo chiaramente, i R+ o si amano o si odiano. Non sono un gruppo
dalle mezze misure.
Molto spesso leggo la stessa descrizione per altre band, ma nel loro caso non è
la retorica o la mancanza di fantasia di un recensore pigro, è la verità.
Per
troppo tempo in Italia i R+ sono stati snobbati dalla stampa musicale.
Per troppo tempo si è insinuato che i loro testi e il loro atteggiamento fossero
dettati da ideologie naziste. Insinuazioni che non hanno nessun fondamento e
chiunque li avesse ascoltati in modo critico se ne sarebbe accorto. Invece
troppo spesso sui giornali scrivono persone che non hanno tempo o voglia di
approfondire gli argomenti di cui parlano, con il risultato di scrivere idiozie
che vengono pagate care dai gruppi presi di mira e, nel caso specifico dei R+,
questo atteggiamento ha segnato per troppo tempo il loro immeritato insuccesso
nel nostro paese.
Così, mentre il resto dell’Europa godeva già da anni della loro musica, della
loro ironia, dei loro show, noi abbiamo dovuto attendere il quinto album e il
decimo anno della loro storia per accorgerci di loro e dell’incredibile
spettacolo che sanno offrire.
Meglio tardi che mai. Ma adesso siamo tutti consapevoli di quello che ci siamo
persi in questi ultimi 9 anni...
I R+
sono una macchina, sono sì 6 individui ma collegati tra di loro come droni. Ogni
movimento è sincronizzato e studiato per fare spettacolo.
Definire uno show dei R+ “concerto” è ridicolo. Il termine
concerto va bene per chi si presenta su un palco con qualche ampli, un
lenzuolo con l’immagine dell’ultimo album dietro la batteria e l’aria di chi
pensa che basti la musica.
Cose da gruppi “normali”, insomma. Ma non fa per noi. Noi vogliamo il massimo,
vogliamo l’eccesso, VOGLIAMO TUTTO!
Ed è così che i Rammstein, al prezzo di un comune concerto ci
trascinano in un vortice di suoni, immagini e sensazioni. I R+ non si
accontentano di allietarci un unico senso (l’udito), nè tanto meno due (la
vista). Devono anche solleticarci la pelle investendoci di calore e pizzicarci
il naso con l’odore che le fiamme lasciano dietro di sè. Ogni nostro senso è
all’erta durante la loro esibizione.
La loro presenza scenica è imponente, basterebbe Till da solo a riempire
il palco ma sono anche la pazzia di Flake e la glaciale bellezza di
Richard Kruspe a definire lo show.
Si passa così da coreografie marziali e cyberpunk a scenette comiche degne del
miglior Benny Hill. Ma sempre con una sensazione inquietante di follia pronta ad
esplodere. Ed infatti è proprio così. Il buffo Flake viene arrostito, non gli
basta scappare, le fiamme lo inseguono minacciose per il palco, ma come nei
cartoni animati ne esce vivo e senza un graffio, pronto a riproporsi in balletti
epilettici ed assoli composti da una sola nota che sfociano nella distruzione
della tastiera, in completo scherno dei clichè della musica rock.
Il palco è bellissimo, dotato di due ascensori che permettono ai musicisti di
cambiare piano, ricorda un po’ la scelta stilistica del dvd Lichtspielhaus,
a metà tra la fantascienza e i riferimenti sessuali più beceri. Al centro si
apre infatti una porta retroilluminata dalla quale esce ed entra Till, porta dai
lati rosa come un’enorme vagina dalla quale fare rein... raus. Ammetto che
questa scelta scenografica mi ha ricordato quella del Rocky Horror Show,
dove l’ascensore al centro del palco è di chiare forme falliche. L’accostamento
con il RHS non è poi così azzardato visto che il gruppo gioca da sempre con
allusioni sessuali anche molto esplicite e le infarcisce con un gusto grand
guignolesco che in questo tour è ben rappresentato dalla solita Mein Teil
dove Till veste i panni del cuoco pazzo, armato di microfono/coltello, con la
bocca e il grembiule sporchi di sangue.
Forse ci è mancata la vecchia scenetta di Bück
Dich dove il tenero Flake scampa alle fiamme ma non a Till che dopo averlo costretto a quattro zampe sfoga su lui le sue attenzioni.
Ma è giusto cambiare, ormai la scena era diventata troppo familiare per fare
ancora effetto.
Indescrivibili gli effetti pirotecnici, sarebbe come tentare di descrivere a
parole la bellezza dei fuochi artificiali. Come ho già scritto in un’altra
occasione, bisogna sentire il calore sulla faccia per capire la portata di certe
fiammate.
Praticamente ogni canzone è una storia a parte, con i suoi giochi di luce e i
suoi effetti speciali. Tornano vecchi cavalli di battaglia come l’arco infuocato
di Du Riechst So Gut e ne nascono di nuovi, come le migliaia di
coriandoli sparati durante Amerika.
La scaletta premia l’ultimo album, com’era prevedibile dato che si tratta di un
tour promozionale.
Ma non mancano i classici come la già citata Du Riechst So Gut e Rammstein
dal primo album, Sehnsucht e Du Hast dal secondo e Links 234,
Feuer Frei!, Rein Raus e Sonne tratte dal bellissimo e
sottovalutatissimo (in Italia ma per fortuna non nel resto del mondo) Mutter.
Il concerto dura circa 1 ora e 40 ma è come se durasse il doppio. Le canzoni
vengono snocciolate una dietro l’altra senza dare il tempo di riprendersi. Il
pogo nelle prime file è pesante e continuo. Conosco gente esperta che ne è
uscita comunque stritolata.
Till, solitamente di poche o nulle parole, ci ha stupiti parlando in italiano
per ben tre volte. Voglio sperare che sia stato merito del calore che il
pubblico ha trasmesso al gruppo (dopo averne ricevuto fin troppo a suon di
lanciafiamme!).
Unici momenti di respiro tra una bordata e l’altra sono state Los e
Ohne Dich. La prima giova di un arrangiamento molto diverso rispetto
all’album, la seconda ci dimostra per l’ennesima volta che i R+ non sono
un gruppo normale. E già, perché i gruppi normali nei loro
concerti hanno un gruppo di supporto che fa più o meno il loro genere, gli
permettono di suonare mezzora e gli tolgono la corrente senza tante cerimonie se
sforano e solitamente fanno apposta a non mettergli a disposizione l’impianto
audio e luci al completo per farli sfigurare rispetto agli headliner. Con il
risultato che il pubblico passa il tempo a chiamare a gran voce il gruppo
principale.
Ma i R+ sono forse normali? Il loro è dunque un concerto?
Che domande... Ad aprire per i R+ ci sono gli Apocalyptica: cinque
figuri, quattro dei quali suonano... il violoncello. Eh già, vi immaginate la
scena? Le facce del pubblico che si aspettava un concerto metal? Se vi siete
fatti queste domande significa che non avete mai ascoltato gli Apocalyptica e
soprattutto non avete idea del muro sonoro che riescono a creare quei quattro
dannati violoncelli. Ci sono gruppi thrash che sognano di avere il loro impatto.
Lo spettacolo è bello e coinvolgente anche se sono lì per fare da apripista.
Seduti su troni che sembrano velieri vichinghi, a metà tra il tecnicismo di
Malmsteen e il ritmo dei Metallica (dei quali suonano diverse cover) divertono
il pubblico e nessuno tira bottiglie e gli inveisce contro.
Durante Ohne Dich li troviamo in alto vicino a Christoph Schneider,
schierati con i loro strumenti a fare da base per il classico lento da
accendini. Il gruppo di supporto diventa parte integrante dello show e dà un
tocco magistrale alla già perfetta esibizione dei R+. In altre date hanno
suonato insieme anche Mein Herz Brennt, ma quella chicca in più stavolta
ci è stata negata.
A chiudere lo spettacolo è arrivata Stripped, la cover dei Depeche Mode
diventata ormai un classico del repertorio dei R+ dal vivo. Finalmente il
pubblico canta dall’inizio alla fine (l’inglese è meno ostico del tedesco) e
quando le luci del Forum si riaccendono, parte Engel nell’evocativa
versione dei Scala and Kolacny Brothers.
Lo show è finito ma nella retina sono ancora impresse le fiammate e ci si mette
un po’ per rientrare nel mondo normale.
I fans
soddisfatti e vogliosi pensano già a come risparmiare i soldi per andare ai
concerti di giugno a Berlino, chi è venuto al Forum senza conoscerli bene sta
cercando di recuperare il tempo perduto andandosi a riascoltare meglio tutti gli
album, gli insoddisfatti sono invece cronici, in questo caso meglio che in altri
dimostrano di non fare testo.
A chi non c’era... peccato, non sapete cosa vi siete persi. E non è una frase
fatta...
Nicoletta
“Forla”
Forlini
P.S.
Unica nota stonata della serata, l’insistente esposizione da parte di qualcuno di una
bandiera nazista.
Non per una questione ideologica, ognuno è libero di esprimere le proprie idee,
ma non era quello il contesto giusto.
I R+, nonostante quello che ha affermato negli anni la stampa più superficiale,
non fanno politica. Non è il loro mestiere. Nei testi cercano di non dare mai
giudizi ma di descrivere il mondo che li circonda. Nascono così canzoni come
Amerika e Moskau. In nessuna canzone, in nessun video inneggiano verso un
partito politico. Sono semplicemente tedeschi e cantano in tedesco e vorrei
sperare che nel 2005 questo non basti per etichettarli come nazisti. Credo che
sia molto fastidioso per loro vedere che c’è ancora qualcuno che lo pensa.
P.S.2
Prima che qualcuno me lo faccia notare, i Rammstein erano già venuti in Italia,
per la precisione il 20/11/1997 al Rainbow di Milano. Perdonatemi se non ritengo
quella data di grande utilità, vista la mancanza dell'Italia da tutti i tour
successivi (e i nostri hanno suonato praticamente ogni anno a parte il
2003). Soprattutto dal tour di Mutter, dove probabilmente il mix di scarse
vendite e poca lungimiranza da parte dei promoter (che non gli avranno concesso
il luogo giusto dove sparare i loro fuochi) ci hanno privati per anni della loro
presenza.
Foto by Luca:
24 febbraio
2005 – una giornata speciale
Questa non vuole
essere una recensione, niente di tecnico, nessun commento particolare sulle
canzoni, sulla scaletta o cose simili.
Vuole essere una
serie di immagini, fotogrammi di una giornata speciale. Messe giù così, a caso,
senza un ordine particolare o logico. Così come mi vengono in mente, così come,
forse, le ho vissute io. Un breve viaggio attraverso le ore e i minuti, i suoni,
le luci, le voci. Attraverso le persone, attraverso lo spazio e il tempo. Un
viaggio attraverso le sensazioni e le emozioni.
Sarà qualcosa che
mi ricorderà in futuro questo evento, e magari lo ricorderà anche a qualcuno di
voi.
Partiamo.
IL CLIMA
Si, doveva
esserci il sole. Lo avevano detto alle previsioni del tempo. Ma chi ci crede più
alle previsioni del tempo? Io me lo sentivo che non ci sarebbe stato il sole.
Però lo speravo. E per dimostrare che ci credevo davvero ho messo i pantaloni
più leggeri che ho trovato nell’armadio. In ogni caso non ero preparata dal
punto di vista psicologico, fisico e “vestiario” alla bufera di neve che ci ha
accolti appena entrati in tangenziale. Si sa, la tangenziale è un luogo
maledetto. Infatti, appena fuori, piovigginava appena. Qui, una lieve
pioggerella, sufficiente ad inumidire zaino e giubbotto, lì, ad appena dieci
metri, oltre la rete, il diluvio universale al 30 dicembre in Norvegia.
In ogni caso non
ho mai, dico mai in vita mia, visto un concerto con il sole. Mi viene il dubbio
che sia io a portare sfiga. Frasi come: “ma si, il 24 di febbraio non vorrai
mica che faccia freddo…” non so, non portano mai bene…
LA GENTE
Ci siamo chiesti
che gente ci sarebbe stata… abbiamo avuto la risposta. C’era davvero di tutto.
Ho visto signore sui cinquanta con foulard intorno al collo, ho visto dark che
neanche negli anni ’80, tipi tranquilli ed esibizionisti ad oltranza (alcuni
potevano anche fare a meno… faty beffarda). Gente imbaccuccata tipo omino di
neve e gente seminuda. Ma chi spiccava di più, i veri diversi in mezzo a gente
che vuole essere diversa a tutti i costi, erano quattro o cinque tipi in giacca
e cravatta, vestiti e pettinati come i Nostri appaiono in molte delle loro foto.
Sobri e glaciali. Quelli si, mi sono piaciuti.
LA CODA
La coda è stata
un’esperienza esilarante. Pioveva e faceva un freddo polare, avevo le dita dei
piedi che si staccavano una dopo l’altra… Eppure abbiamo riso come matti. Alla
fine non sentivi più nemmeno la pioggia e il freddo. Abbiamo trovato persone con
cui chiacchierare per ingannare l’attesa e abbiamo assistito allo show di un
gruppo di ragazzi davvero bevuti. C’è stato il fuori programma di una ragazza
che ha fatto pipì sul ciglio della tangenziale, con gli amici che la
nascondevano con i giubbotti. La poverina si è “alleggerita” fra cori e
incitazioni, e urla di giubilo e applausi non appena si è ricomposta.
Poi la coda ha
cominciato a scorrere, e in men che non si dica, siamo stati perquisiti
con molta superficialità (il mio zaino è stato soppesato con noncuranza), siamo
passati in mezzo a due bellissimi esemplari di pastore tedesco (mi sono
trattenuta a stento dall’andare a fare “pat pat” sul capoccione dei due
animali), e siamo finalmente entrati nel Tempio (dopo una lunga e faticosa
scalata che mi ha fatto notare come NON SOLO IO non era in forma perfetta).
RUTGER!
Lo so, a molti
non fregherà niente, ma davanti a me, solo tre o quattro file, c’era Rutger
Hauer. Ha fumato come una ciminiera tutto il tempo e alla fine si è lasciato
fotografare tranquillo e sorridente, un po’ imbarazzato, forse. Mi ha dato
l’impressione di un tipo alla mano… Comunque ancora bellissimo e pieno di
fascino.
E’ strano vedere
proprio davanti a te un personaggio che hai messo su un piedistallo per anni. Il
replicante di Blade Runner è un mito della mia generazione, un’icona per gente
che come me ama tutto ciò che è “finzione”, fantasia, immaginazione. Il suo
monologo “ho visto cose che voi umani…” è entrato ormai a fare parte del sapere
collettivo (o almeno fino alla prima virgola), quelle parole sono ormai usate,
abusate, usurate… ma quanti, quando le ascoltano, hanno un tuffo al cuore e un
nodo in gola? Pochi, davvero credo pochi…
APOCALYPTICA
Tutta la
situazione non mi è sembrata strana più di tanto. Insomma, qualcuno potrà
obbiettare che sentire covers dei Metallica suonate a violoncello non sia la
cosa più “normale” del mondo. Ma in un’epoca di contaminazioni come la nostra,
siamo usi a questo ed altro. Devo aggiungere però che quei due ragazzi a torso
nudo e capello lungo che usavano violenza ai loro poveri e nobili strumenti,
hanno avuto il merito di aggiungere qualcosa all’immaginario erotico di non
poche dolci fanciulle come la sottoscritta^^. Ah, mi sono piaciuti da morire…
TILL
Till… che dire?
Era lui, era proprio lui! Lì, davanti a me. Non sul DVD, o in un video, o alla
Tv. Era lì, in tutta la sua possente persona. Mi spiace per gli altri, non
voglio togliere nulla a loro che sono Rammstein esattamente come lui, che
contribuiscono esattamente come lui alla grandezza della loro musica e del loro
spettacolo. Però io non avevo occhi che per LUI. Che si muoveva in su e in giù,
che percorreva il palco con le ginocchia gemelle più sexy dell’universo, che
regnava su tutto e tutti. Lui che ci ha tenuti tutti nel suo pugno.
Questa volta
niente capelli argentati, niente creste, nessun cambio continuo di costumi.
Eppure la sua sola presenza bastava a riempire il palco e a catalizzare
l’attenzione. La sua voce sempre più perfetta e intonata (diciamoci la verità,
c’è un abisso di differenza fra ora e il primo album…), sempre più calda, capace
di scuotere e incendiare. Le note basse le senti fino giù nell’intestino.
Era semplicemente
lui, il nostro omone, con quella sua aria fra l’enorme peluche da abbracciare
forte forte nel lettino la sera, e… bè, lasciamo perdere, per di qui si va su
strade accidentate.
E poi quando
parlava… ma immaginavate che avesse una voce così bella? Ogni volta che la
sentivo, ad ogni piccola frase che ha detto, ho sentito un calore dentro e un
nodo di commozione salirmi in gola… No, le interviste nei DVD non rendono per
niente quanto sia bella quella voce…
TILL/RICHARD
Non so… non ho
trovato quel feeling speciale che ho notato altre volte. Li ho sentiti distanti
uno dall’altro. Quando Till si avvicinava al centro del palco, ecco che Richard
se ne allontanava. Lo so, era la coreografia, tutto calcolato… però mi ha dato
da pensare… Non ci sono stati avvicinamenti, momenti di complicità, tutte quelle
brave cosine fatte apposta per fare felici noi patite dello slash (perché,
credete che loro non lo sappiano??? si chiama fan-service…). Ho visto una certa
freddezza… e un po’ mi è spiaciuto.
FLAKE
Flake è un pirla.
Detto questo, detto tutto. Peccato che non abbia fatto lui il giro sul gommone,
ma forse aveva avuto sentore che qualcuno voleva tirarlo giù e portarlo a casa…
Quando passava avanti e indietro su quel trabiccolo a due ruote (che è un nuovo
ritrovato della scienza e della tecnica, l’ho visto qualche tempo fa alla
Macchina del Tempo ^__^) non potevo fare a meno di ridere… E’ un folle! E se c’è
la vittima da fare, chi è mai che si presta? Ma lui, no? Diciamo che questa
volta gli è andata piuttosto bene rispetto a Buck dich… Ha dovuto solo essere
cotto in pentola.
RICHARD
Richard è il
contrario esatto di Flake. Mentre questo si muoveva come un tarantolato qua e là
e veniva coinvolto in tutte le scenette più gustose, Richard andava e veniva
tranquillo, con il movimento sicuro e sciolto di chi sa di potere accalappiare
l’attenzione di tutti senza dover fare nulla di speciale. Entrava, suonava,
usciva. Vestito sobriamente di nero, solo verso la fine si è concesso a noi a
torso nudo. A lui va, comunque, il nostro perenne ringraziamento.
OHNE DICH
“Ohne dich” mi ha
strappato la lacrimuccia. Subito dal momento in cui Till, con quella sua voce
calda e vellutata come una mousse di cioccolato, ha presentato gli Apocalyptica.
Un brivido ha iniziato a percorrermi, per un po’ ho galleggiato fuori da tutto,
ho sentito solo la musica e niente altro. Solo verso la metà mi sono accorta che
sul palco c’erano anche quei tipi col violoncello… E alla fine mi asciugavo gli
occhi con il fazzoletto.
LA SCENOGRAFIA
La scenografia mi
ha ricordato certi disegni di Giger, l’artista svizzero creatore di Alien, o i
fumetti cyber-punk; una serie di postazioni Borg, davanti e sopra le quali i
componenti del gruppo si muovevano, salivano e scendevano tramite due
montacarichi, e al centro un’enorme chiusura rotonda, fra lo sportello a tenuta
di un sottomarino e la cassaforte di una banca. E questo enorme diaframma di
metallo si apriva e chiudeva davanti alle labbra rosee di una enorme vagina,
attraverso la quale “loro”, fallicamente, entravano e uscivano.
IL FUOCO
Come parlare di
un concerto dei Rammstein senza nominare il fuoco! Fiammate, esplosioni,
lanciafiamme nelle mani, sul viso, sui vestiti. Tutto in perfetto sincrono con
la musica. Non una sbavatura, non un errore. E poi luci, piogge di scintille,
eruzioni di vapore. In qualunque punto del Forum ti trovavi, venivi raggiunto da
vampate di calore e pensavi a loro, là, così vicini a quel fuoco e a lui così
simili…
MUTTER
“Mutter” mi è
mancata. Ma capisco che “Ohne dich”, come lento, era più che sufficiente. E
avrei preferito sentire “Wilder Wein”, ancora la mia preferita in assoluto,
piuttosto che “Stripped”. Senza nulla togliere a “Stripped”, ci mancherebbe… E
“Du hast” è stata un colpo al cuore!
LO STRISCIONE?
Per tutto il
tempo ho cercato lo striscione! E poi era dietro me… Non l’ho nemmeno visto!!!
“VI AMIAMO”
E alla fine la
voce di Till, sempre quella voce pazzesca, che dice quella frase. Dite la
verità, ognuno di voi, come vi siete sentiti? Io ho spillato un’altra
lacrimuccia…
TORNARE A CASA
Tornare verso
casa è stato traumatico. Anche perché abbiamo sbagliato strada… ma questa è
un’altra storia. E’ stato come svegliarsi da un sogno. Per tutta la notte e il
giorno dopo mi sono sentita ancora là, sentivo i rumori e gli odori, vedevo le
luci. Non volevo staccarmi da quelle sensazioni. Ma il tempo, oltre che dottore,
è anche bastardo e ti toglie tutto piano piano. Ma alcune cose non me le
toglierà mai. Quel giorno, là c’ero, ci sono stata, l’ho visto, l’ho vissuto e
questo resterà mio per sempre.
Baci dalla
vostra Fatina
Foto by Karma:
Ventiquattro febbraio
duemilacinque, questa è la data del primo storico concerto dei Rammastein
in Italia. Li aspettavamo da anni e hanno
decisamente mantenuto le aspettative, bravi!
Siamo arrivati al Forum con un inconsapevole largo anticipo. Dovevamo
infatti ritirare il biglietto alla cassa accrediti che ha aperto solo alle
19:20, abbiamo quindi aspettato un paio d’ore sotto la neve e la pioggia davanti
al gabbiotto delle casse, mentre il resto della folla si accalcava (e formava
una lunghissima fila) fuori dai cancelli.
C’è comunque stato il tempo di fare un giro tra le numerosissime bancherelle
presenti all’esterno del Forum; se a Londra ci eravamo lamentati per la scarsità
(sia qualitativa che quantitativa) del merchandising non ufficiale (tralasciamo
invece l’esoso costo di quello ufficiale), a Milano c'era veramente di tutto,
con disegni e materiali inediti e a volte a pari livello di quello ufficiale.
Fiero dunque del mio nuovo cappello R+ mi rimetto in fila e aspetto l’apertura
della cassa.
Recuperati i biglietti entriamo ed individuiamo immediatamente il luogo adatto,
srotoliamo quindi quello che è costato ben 3 giorni di lavoro e mostriamo a
tutto il palazzetto il nostro “ITALIEN LIEBT EUCH”.
Ci sediamo in prima fila, ma nella parte più alta degli spalti, la visuale è
ottima, ma leggermente distante, però la posizione ci permette di stare in
piedi davanti alla balaustra (senza nessuno davanti) e di controllare che lo
striscione non venga manomesso.
Avendo già visto il concerto di Londra so cosa aspettarmi dagli Apocalyptica,
ma fin da subito capisco che non c’è paragone con l’audio rispetto alla Carling
Academy dove i finlandesi hanno veramente spaccato.
Il loro show non è male, ma resto dell’idea che fare cover è tutto sommato
facile e i pezzi scritti da loro sono, a mio modesto parere, un po’ noiosetti.
Alla fine dell’esibizione dei finlandesi do uno sguardo d’insieme al forum e
devo dire che è bello pieno, ci sono ancora alcuni posti a sedere vuoti,
specialmente in alto e laterali, ma il colpo d’occhio è bellissimo, d’accordo
non c’è il sold-out ma il palazzetto è praticamente pieno e ad occhio stimo
10.000 presenze.
Man mano che passano i minuti l’atmosfera si fa sempre più frizzante e quando si
spegne qualche luce e iniziano le note di “5/4” non sto più nella
pelle.
In perfetto orario l’evento dell’anno comincia con “Reise, Reise” tra le grida
del pubblico.
La musica la conosciamo, è spettacolare, anche se la voce, specialmente nelle
prime canzoni, risulta un po’ in secondo piano.
Canto a squarciagola tutti i pezzi, ma solo i pezzi di canzone che conosco bene,
perchè di fianco a me c’è una ragazza che fa l’interprete di tedesco e la
figuracce sono il mio forte.
Nelle prime due canzoni (dopo Reise c’è “Links 2,3,4”) ho come l’impressione che
gli effetti siano meno di quelli di Londra, ma evidentemente mi ricordo male
perchè nel resto dello show tutti i loro cavalli di battaglia sono stati
eseguiti.
Con “Keine Lust” esplode l’headbanging e vedo la gente nel parterre saltare a
più non posso, non invidio i bassi e le ragazze che si trovano giù di sotto.
Il concerto è un susseguirsi di canzoni senza nessuna pausa e i fuochi e gli
effetti sorprendono sempre, anche dopo averli già visti una volta. La mia
preferita è “Feur Frei!”, credo di non aver mai urlato così forte in vita mia.
Ad ogni canzone di repertorio il Forum esplode, infatti mentre tutti cantano a
squarciagola canzoni come “Sensucht” o “Du hast” (anche senza
accompagnamento!), su canzoni come “Morgenstern” o “Los” ho visto il pubblico un
po’ più freddino, ma è un atteggiamento normale per qualsiasi tour promozionale.
Ogni tanto Till spara qualche parola in italiano (“Su le mani!”) e alla fine
sembra voler rispondere al nostro striscione dicendo “Vi amo”, chissà se è vero,
ma è bello pensare che lo sia.
A differenza dell’esibizione di Londra “Ohne Dich” viene suona insieme agli
Apocalyptica; l’idea è senz’altro buona ma, a mio parere, la fusione delle
due band non produce un vero valore aggiunto alla canzone, comunque bellissima.
Due ore di concerto da spaccarsi i timpani e le corde vocali e un grande senso
di appagamento e di gruppo, che dire di più, grandi R+!
The Spy
Foto by Forla:
Foto by Lallush:
Estratti dalla mailing list
Rammit
Ugo:
"non so proprio che dire... di concerti ne ho visti tanti... ma senza esagerare
ritengo che quello di ieri sia stato uno dei migliori in assoluto..."
Walter:
"IL CONCERTO ????
FENOMENALE !!! dato che non potevo riprendere, mi sono buttato in prima fila,
arrivandoci a suon di spintoni, gomitate, eccetera ED HO POGATO DUE ORE !!! mi
fanno male le costole; un labbro nero, lividi ovunque. sono volato oltre le
transenne e i buttafuori mi hanno fatto a pezzettini senza tante remore... so
distrutto.... MA TROPPO FELICE !"
Ombra:
"uno spettacolo inaudito, mai visto; una mazzata via l'altra che ti lascia
senza fiato, e manco due secondi per riprenderti che ne arriva un'altra! :)"
DarkCosimo:
"è stato un concerto con i controcazzi, da tutti i punti di vista..."
S+efano:
"Il CONCERTO è stato indescrivibile,a parole è impossibile raccontarlo. GRAZIE
RAMMSTEIN"
Foto by Nuke:
Foto by Carlo Marras:
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Un giorno impossibile da
dimenticare!
Trascurando la premessa dell'attesa prima del concerto di cui ho gia' parlato
nel messaggio in lista passo subito a raccontare quello che mi ricordo del
fantastico show a cui, insieme ai fortunati che sono riusciti a venire, ho
assistito. (che bello che e' stato nn riesco a togliermelo dalla testa...!!!
^_^)
Premetto che ero si' attaccata alla transenna davanti, ma ero un po' spostata
verso sinistra quindi non potro' descrivere lo show tenuto da Richard che stava
tutto a destra.
- gli Apo sono stati grandi...non me li aspettavo cosi' scatenati!!Suonare un
violoncello agitandosi a quel modo deve essere davvero difficile!
Pensate che ad un certo punto "il biondo" (scusate se nn ne conosco il nome -_-)
ha dovuto smettere di suonare per sistemare il suo archetto che a forza di
tarellare sul cello si era tutto sfibracchiato ahahah!! c'erano gli altri che se
la ridevano di gusto!!
Non conosco tutte le canzoni che hanno suonato anche se mi sono piaciute tutte,
compreso il pezzo di classica (di cui comunque sono appassionata... giudizio
quindi un po' di parte ^_^)!
Comunque l'esecuzione di master of puppets, enter sandman e seek and destroy dei
Metallica e' stata proprio una figata non ho potuto fare a meno di cantarle a
squarcia gola...Potentissima anche la batteria!
La coreografia era minimal style, 4 "troni" di legno con un teschio intarsiato
su 4 piedistalli + la batteria...
Le premesse per quanto riguarda il pubblico violentissimo(..peccato), (per lo
meno li' davanti)c'erano gia'... dopo neanche cinque minuti che gli Apo
suonavano hanno fatto uscire un ragazzo che si e' sentito male, e ne sono
seguiti tanti altri. Uscite dolorose per me...li facevano uscire tutti da
sopra la mia testa cavolo!!!!
Non appena gli Apo hanno finito il loro show c'e' stata una breve attesa prima
che le luci si spegnessero e il palco fosse "invaso" da uomini muniti
di torce, tutti vestiti alla "un giorno di ordinaria follia" (camicia a maniche
corte e cravatta), che scrutavano il pubblico in attesa che si scaldasse al
punto giusto perche' avesse inizio lo show dei "nostri amati" (grazie ancora per
lo striscione Forla :D), mentre in sottofondo si udivano gia' le note di "Reise
reise" la prima canzone eseguita, e cominciavano a levarsi i primi coretti da
marinaio da parte del pubblico (ahoi ahoi!!).
-Ad un tratto cade il tendone nero che copriva gran parte del palco ed ha inizio
lo show!!
Sono gia' tutti li' sul palco! manca solo Till che entra (con la solita aria
solenne) da una porta tonda con tendine rosa ai lati....un chiaro riferimento
...eh ehm.. ose'...(daltr'onde li conosciamo i suoi gusti ^_^) da cui fara' poi
l'ingresso pima di ogni canzone.
Esecuzione di questo primo pezzo...spettacolo!!Molto coinvolgente a mio avviso!!
Per quanto riguarda gli effetti moderati...(per il momento!) qualche sparata di
fumo dal basso tipo "vapore".
-Dopo R.R. con il suo ritmo pedante si aprono le danze!...e la vera violenza del
pogo.....O_o......Spero di ricordarmi l'ordine giusto di tutte le altre
canzoni...ero un po' frastornata dagli spintoni,dal fuoco e dai Rammstein che
sono stati potentissimi per tutto il concerto.
Una brevissima pausa (saranno tutte cosi' il concerto ha avuto un ritmo davvero
sconvolgente nn un attimo di respiro tra una "camboggia" e l'alta)ed e' il
momento di Links 234....che dire ...loro che marciavano sul ritornello, le luci,
il fuoco...che bello! Il primo petardo serio e' stato davvero accecante!!
-Dopodiche' sono seguite "Keine Lust" (bella!! nonostante non ricordi
particolari effetti speciali a parte fumo e qualche fiammata..), "Feuer Frei"
con il mitico spettacolo del video (con i lanciafiamme attaccati alla bocca e
tutto il resto...) che devo dire e' stato proprio bellissimo e nonostante si sia
scatenato veramente il massacro li' davanti, mi sono goduta appieno!Dal vivo e'
veramente una canzone potentissima come ci si aspetta.
E poi "Rein raus" che personalmente non mi ha entusiasmato molto nonostante
l'esecuzione impeccabile dei 6, forse perche', nonostante mi piaccia non e' una
delle mie preferite...piu' che altro per il testo..! comunque possente la
risposta del pubblico al ringhiare di Till "Rein!!!!" e tutti "raus!!!"
-Spettacolare l'esecuzione di "Morgenstern"...!!! dal vivo e' stata veramente
emozionante..io la adoro..mi sono davvero commossa..
-....ancor piu' spettacolare l'attesa Mein Teil con il suo show...
bellissimo....Flake... un grande!...e Till davvero bravo a non incendiarlo sul
serio quando stava nel pentolone. ho notato di diverso dalle foto delle altre
date europee che Till era tutto insanguinato cosa che prima mancava...troppo
bello all'inizio della canzone mentre affilava il mega microfono-coltello che ha
poi usato per affilarsi anche i "gioielli di famiglia!!!" che ridere!!!!
Mentre Flake scorazzava sul palco con petardi scoppiettanti attaccati addosso
c'e' stato un pazzo che e' salito sul palco, se l'e' fatto tutto di corsa (da
notare c'erano fiamme e petardi ovunque...) per poi prendere la rincorsa dal
centro e lanciarsi...su di noi...per lo meno lui nn me lo sono ritrovato in
testa....giusto per quel metro sacro che ci ha separati...meno male...
So che ha fatto la piu' grande ca**ata della storia pero' che coraggio!!!!!! e
poi era un ragazzino!
-Dopodiche' ci sono state "Stein um stein" e "Los". La prima eseguita
teutonicamente...molto cattiva dal vivo! E la seconda a parer mio bellissima
specialmente quando attacca a suonare Paul nel pezzo strumentale intermezzato
dall'armonica (ma che gli hanno fatto a quell'armonica Till e Flake???!! Till
continuava a porgerla a Flake che la leccava e sbavava tipo cagnolino??), per
non parlare del balletto tirolese di Flake di fianco a Paul..uno spasso!
Devo dire che Paul e' stato grande col pubblico, continuava a sorridere e' stato
il piu' "caloroso" a parer mio!
-Penso che fosse a questo punto che hanno fatto "Ich will" ma non ci
giurerei(...non mi ricordo proprio...perdonatemi..) in cui il momento piu'
emozionante e' stato quando Till ci ha detto in italiano "su le mani ragazzi!!"
che figata!
-Poi ci sono state "Sehnsucht", "Moskau" e "Du Hast" ............il delirio,
anche se Sehnsucht pensavo mi avrebbe coinvolto di piu' visto che e' una delle
mie preferite, ma magari per altri e' stato cosi' ...comunque regala..! Di
Moskau non posso dirvi molto perche' ero talmente in accusa che non capivo piu'
niente, mi ricordo solo il palco illuminato dal fuoco e Till che correva da una
parte all'altra...ma nn ci giurerei..^_^
-appena hanno intonato le note di "Du Hast" pero', il mio cervello si e'
ripigliato di botto...e meno male! e' stato bellissimo anche se abbiamo fatto
fatica ad andare a tempo quando e' stato il momento di cantare. C'era Paul che
incitava gli spalti sulla sinistra :) non so quale sia stata la possenza della
risposta del pubblico perche' io sentivo solo il casino di quelli che mi stavano
vicino :D stupendi i fuochi d'artificio che Till ha fatto partire con quella
specie di balestra e che sono volati poi sulle teste del pubblico.
-Sono seguite "Amerika", "Du Riechst So Gut" e "Sonne"...In Amerika c'e' stata
la scoriandolata totale.. prima su Flake che aveva un getto di aria e
coriandoli che da dietro gli faceva un mega sciampo!!(Che figo! Avrei voluto
essere al suo posto!!) e poi su di noi che emotion!
Per "Du Riechst So Gut" Till ha fatto lo spettacolo con l'arco scintillante
stile Live aus Berlin.(io il ritornello l'ho cantato di brutto e il forum?)
Mentre per "Sonne" vi dico solo che dal vivo e' ancora piu' bella e potente!
Dopo di che, Till ci ha ringraziato per la prima volta (in italiano!!! e due!!
What an emotion!!!), e i 6 si sono ritirati per una pausa di una decina di
minuti... Gia' fin qui il concerto e' stato uno spettacolo, hanno suonato
benissimo io non mi sono accorta di errori solo una sbavatura ad un certo punto
in cui ci deve essere stato un problema tecnico e la voce si sentiva un po'
male, peraltro durata pochissimo..
-Per il gran finale ci hanno proposto "Rammstein", in cui Till indossava due
braccia-lanciafiamme-artiglioni con cui ha surriscaldato nuovamente l'ambiente
raffreddatosi durante la pausa, "Ohne Dich" suonata con gli Apocalyptica
...delicatessen!!Una goduria...e per finire "Stipped" la cover dei Depeche, con
tanto di giro sul canotto da parte di Olli (...sembrava un po' intesito quando
e' arrivato il momento di salpare...), ormai avevo le lacrimucce agli occhi
perche' sapevo che era finito ma me la sono gustata fino in fondo!
Dulcis in fundo la risposta allo striscione da parte di Till prima che i sei si
congedassero:- "vi amiamo..." (semper in italiano ne!) ...che dire di piu'??
E con questo e' tutto...un consiglio spassionato....almeno una volta nella vita
i Rammstein bisogna andare a sentirli suonare dal vivo!!!!!
Lisa
Foto by Lex Luthor:
Foto by Roberto:
Estratti dalla mailing list
Rammit
Udo:
"come si dice a bologna un quel da zò ed testa favolosi da rivedere oggi
stesso"
Saffy85:
"sono ancora sconvolto dall' esperienza di ieri...il concerto dei ramms+ein è
stato unico!! mi hanno stupito anche gli apocalyptica...bravissimi!"
Francesca:
"mamma mai...io nn ho parole!!!!sono arrivata davanti al forum alla una...6 ore
al freddo sotto l'acqua e neve...aprono i cancelli..io che vado a velocita
bradipo sono diventata flash nel far tutte quelle scale, perdendo ovviamente i
polmoni nel tragitto!!ero tra le prime file!!!inizia il tutto!!e nn vi dico
quante mazzate ho preso quando sono entrati i rammstein!!!in pratica l'entrata
in scena nn lho neanche vista che ero intenta a nn morire schiacciata da tutti i
bestioni che c'erano..io ovviamente, piccolina vado in mezzo al massacro per
tentar di star davanti..ma ne ho prese troppe e mi sn spostata unpo indietro ma
vedevo davvero bene perche cmq ero abb davnti!!!quando mi sn resa conto che loro
erano li...a neanche 5 metri da me...nn ce lho fatta....ho pianto..l'emozione
era troppa!!!!!e stata una cosa fantastica!!!!!!"
Cosano:
"raga ma il freddo che avete su a milano è spaventoso, fortuna che Tillo & comp
ci hanno scaldati a furia di fiammate e boati. che roba."
Edo:
"Cazzo che figo...mi sono quasi ripreso...iddio solo sa quanto mi mancano
adesso...Till,papà dove sei?Anche noi ti amiamo papà!Torna che minchia!Sto
fondendo..."
Closer:
"Rammstein in concerto... a Milano... servono commenti?! è stato puro
spettacolo, mai vista una cosa così... IMMENSIIIIIIIIIIIIII!!!!!"
Foto by Zero:
Foto by Profetessa89:
Forum d'Assago pieno di gente: in
giacca e cravatta, dark, gothic, skin, pullover. Ed ecco a voi lo spettacolo
tanto atteso. Impossibile descrivere l'impatto sonoro del gruppo teutonico:
inizio con Reise, Reise dall'ultimo album, il più suonato. L'orgasmo lo
raggiungo con Los, Rammstein e con l'ultima perla Stripped. Semplicemente
perfetti e semplicemente indescrivibile la scenografia e la coreografia.
Sembrava di essere alla prima di un'opera lirica cyberpunk con inserzioni
circensi. Un frammento: si spengono le luci e 5 individui dello staff vestiti da
guardie con torce in mano provocano la folla. Poi un botto, si girano
bloccandosi ed il telone nero viene giù. Sopra una muraglia fatta di circuiti,
tubature e oscilloscopi fluorescenti di ispirazione geigeriana, i componenti del
gruppo con al centro la batteria si stagliano sulla folla stendendoli con
un'ondata sonora tremenda. Poi da sotto si apre una porta d'acciaio ed entra
lui: Till Lindemann...Inizia così un concerto mai visto!
h3lt3r
Foto by Alino:
Foto by Francesco Rava:
http://www.alcolgym.com
Estratti dalla mailing list
Rammit
Micol:
"Per i Rammstein... beh ragazzi credetemi non ho parole. Ho pianto tutto il
tempo, ho urlato a squarciagole e cantato ogni loro pezzo, non sono rimasta
ferma un'istante, ho battuto le mani ed urlato. La stanchezza improvvisamente
non la sentivo più, mi sembrava di trovarmi in un altro mondo. Il momento più
emozionante? Ohne dich con gli Apo.... lì sono scoppiata in un pianto infinito,
quanta dolcezza sono stati in grado di regalarmi."
Profetessa89:
"dopo il grandioso concerto a milano nn vedevo l'ora di raccontarlo a tutti! è
da giovedì ke nn faccio altro ke pensare ai fantastici 6 !!!
..penso sia valsa proprio la pena di rischiare di morire assiderata per 4 ore !
dentro al filaforum ho avuto i brividi, nn so se più per lo spettacolo
ke avevo davanti (stavo in prima fila sotto la postazione di richard!!) o per il
gelo accumulato fuori!"
Lisa:
"finito il concerto ero cosi' piena di emozioni contrastanti che nn saprei
definire come mi sentivo...comunque prima di andare a letto mi sono guardata
allo specchio e c'avevo un sorriso stampato che nn se ne sa un caz**!! Che dire
di piu'...un'esperienza memorabile..."
Foto by Cosano:
Foto by Ester:
Quando
la musica e' spettacolo vero e puro......
Le sensazioni che avvolgono sin dalle prime note di questo concerto sono di
quelle che rimarranno per sempre stampate fra le preziosita' della
propria memoria....
Scenografia sontuosa, massiccia e grezza come il sound che i teutonici
producono....
Le fiamme, magica costante nei concerti di questo gruppo, che si accendono
sorprendentemente all'improvviso da qualsiasi punto del palco e a qualsiasi
punto di un brano e delle volte anche addosso ai musicisti, evocano scenari ora
guerrieri, ora catastrofici, ora trionfali, ora come di una solenne festa
tribale e pagana....
Il pubblico avverte questa elettricita' e il serpente pulsante della folla che
si agita sotto il palco accompagna continuamente la performance dei ramm ora
piu' freneticamente ora piu' dolcemente a seconda dell'incandescenza dei brani
proposti...
Le macchine su cui si muovono i musicisti danno la sensazione di una tecnologia
essenziale, funzionale e con un tocco futurista e post industriale,
con al centro come un'ideale nucleo di una vulva elettronica che si apre e
chiude per poter permettere a Till, il cantante, di scomparire e poi riapparire
per poter innescare ogni volta situazioni diverse a seconda delle canzoni, che
assumono una forma teatrale piena di colpi di scena piu' che altro per gli
effetti speciali improvvisi oltre che per le storie che possono raccontare (tipo
quella ad esempio che ricorda un fatto di cronaca realmente avvenuto in Germania
dove un tizio che fa un annuncio su internet di voler trovare qualcuno da
mangiarsi. Trova risposta affermativa da parte di un'aspirante suicida che
soddisfa il desiderio dell'inserzionista e Till, grand guignol, vestito come un
macabro cuoco, imbrattato di sangue, con un coltellaccio per microfono, in un
pentolone, cuoce il tastierista che pero' lo spernacchia).
Il pathos e l'energia musicale dei ramm in effetti viene attenuato con grande
destrezza e grande eleganza dalla splendida autoironia con cui i nostri
addolciscono le loro sagome di guerrieri pagani e di musicisti seri e attenti
che pur muovendosi in un rock duro e ciberneticamente moderno ma poco propenso
alle smielature metallare riescono anche a creare delle melodie che toccano il
cuore e che fanno propendere l'anima verso emozioni ch'esaltano fino alla
commozione e fino a farti rapire completamente da quello che puo' definirsi uno
spettacolo di arte pura, senza messaggistiche ruffiane o proclami di alcun
genere per elevare coscienze e profondita' dell'animo...
E per fortuna che artisti prolifici e che accettano la sfida come i rammstein
ogni tanto ce lo vengono a ricordare per rafforzare l'ideale di quello che la
musica dovrebbe essere e per cui dall'alba dei tempi le fu dato natale....
maxth
Foto by Ola:
Foto by Mugello's Family:
Chi vi parla è
uno che apparteneva ed è cresciuto con la vecchia guardia del “fronte Metallo”.
Di concerti spettacolari in passato ne ho visti a tonnellate: dai coreografici
Maiden (monster of rock ’92) alle acrobatiche performance del Joker David Lee
Roth, ma mai ho potuto assistere a quasi 20 metri di distanza, a uno show nel
termine più fedele del termine, come quello del combo tedesco dei Rammsteinn (La
critica parla di fantasmagorici e pirotecnici show di Rob Zombie ma finchè non
approderanno in Italia o anche solo in Europa nulla potrà sconfessare questa
affermazione).
Attraverso giochi
di fuoco, suggestive coreografie, sapiente parco luci è un’attitudine a dir poco
teatrale del gruppo e dei suoi show, i R+ sanno proporre qualcosa che va al di
là del semplice concerto rock.
E’ stato e avete
già detto tutto quel che si poteva dire sul gruppo e sui loro show, ma volevo
solo far osservare alcuni aspetti che lo rendono unico, innovativo e di
successo.
Il gruppo o si
ama o si odia, ed proprio per questo che rivolgo una critica a quel mondo
conservatore da cui provengo, che snobba il gruppo è che si fossilizza su genere
che ormai ha dato quel che doveva dare per ristagnare nei suoi clichè. Forse è
proprio per questo che trovo più facile condividere pareri ed emozioni con
persone che non provengono strettamente dal genere heavy. E’ più facile
incontrare una persona che non conosce storia e gruppi di un genere che solo
fino a 10 anni fa era di nicchia e che ti dice “…i R+ si li ho sentiti non male…
ho sentito qualcosa….. o li conosco”, che non un abituato ed esperto ascoltatore
di classici trash/crossover.
Sarà perché R+,
obiettivamente, non sono grandi virtuosi (ed è un po' la costante delle nuove
leve e tendenze del Metal) lontani da architettare complessi e impegnativi
(tecnicamente) brani (vedi i segni e i classici che han fatto scuola come
Slayer, Metallica, Megadeth & co.). Attenzione questo non significa che non sono
ottimi musicisti, solo le strutture dei brani sono a riff semplici e quadrati;
ma han fatto forza su aspetti non indifferenti e innovativi.
Innanzi tutto la
scelta della lingua, generalmente il tedesco ostico per la musica, mai come in
questo caso esprime il meglio di se stesso attraverso la potenza di Till.
Lo stile, un
goth che ben si incastra con aspetti Cyber e industrial. Già perché i R+
riescono a trasmettere pathos attraverso sonorità Neoromantiche, melanconiche
coniugate alla potenza e la violenza del rock, alonandole a un’atmosfera (in
suoni ed immagine) di stampo cyber e soprattutto industrial, industrial
movimento nato più da un’ambito elettronico hanni ‘70-80, ma che ben ha saputo
sopravvivere e rigenerarsi in questi ultimi tempi infilandosi anche nel rock, e
che i R+ sanno ben riproporre dandogli un’altra e nuova veste.
Non ha caso i
rimandi si vedono nelle coreografie e si possono sentire con i sapienti inserti
elettronici di Flake, poche note ma di effetto, poche note ma che completano e
sono indispensabili per i brani (e non di puro contorno-accompagnamento). Anche
le luci integrano questo discorso, non indifferente la tecnologia e l’effetto
che producono in certi brani.
La musica dei R+
può piacere o no, ma i loro show non sono da perdere. Disturbati dalle solite
travisazioni dei media, mai come questo funesto paragone calza a pennello al
gruppo:
Un panzer dalla tecnologia, rigore, compostezza e precisione teutonica che
marcia imperterrito, oliato alla perfezione, sparando bordate di fuoco.
Grazie per R+ per
proiettare nel futuro il metal e continuare a trasmettere emozioni con
originalità e stile.
Soprattutto
grazie per avermi fatto ricordare cosa è uno SPETTACOLO musicale. Se per
rivederne uno così dovrò aspettare di nuovo altri 10 anni, beh allora ne varrà
la pena e sarò lì magari con un figlio.
Snowboy
Snowboy
(one-man-band) – alias Gian Carlo: progetto musicale indipendente (do it
yourself) cerca di fondere vecchie melodie-riff di provenienza Trash-metal
ibridandole ad atmosfere e ritmiche provenienti dall’elettronica e industrial:
http://digilander.libero.it/boysnow
Foto by Andrea:
Foto by PoGo:
We Are
Rammsteining In Italy!
Alle 9.30 inizia a Roma la tanta attesa giornata di
The Grincher (a sinistra sulle foto) e di The Butcher (a destra quindi).
Partiamo dalla stazione Termini con un po’ di dubbi in testa: sarà un concerto
tipo quelli fatti in Germania? Quanta gente ci sarà? Il fatto che ci sia stato
pochissima pubblicità per la loro prima data italiana era un po’ preoccupante.
Una parte di questi dubbi si leva quando incontriamo nel treno un ragazzo con la
felpa dei Rammstein. Ottimo segno!
All’arrivo a Milano alle 14, dopo avere provveduto ad acquistare
i sacri biglietti della metropolitana, facciamo una sosta al McDonald (we are
living in america no?) dove leggiamo sul quotidiano “metro” un articolo dal
titolo “Indiavolati Rammstein, metal teutonico al Forum” che annuncia lo
show dei R+. E viva! Un altro segno positivo!
Direzione l’albergo per lasciare la roba e poi subito di corsa
fuori per comprare il materiale necessario per realizzare (anzi, finalizzare) il
nostro progetto nato nell’eurostar: farci i capelli grigi! Dopo numerosi
tentativi a vuoto troviamo finalmente lo spray e il gel che ci servivano.
Tornando all’albergo avvisiamo il proprietario di non spaventarsi quando ci
vedrà uscire… Una volta indossato il nostro uniforme, (cf.foto) compreso la
protezione da Rugby per The Butcher, rimane un solo problema: arrivare al
Filaforum senza farci arrestare dalla polizia per follia apparente… però Milano
è venuta nel nostro aiuto e la sua pioggia ha giustificato la nostra uscita
incappucciati tipo Bruce Willis in Unbreakable. La cosa divertente
è stata rimanere cosi anche nella metropolitana con la gente che ci guardava
male! J
Arrivati a Famagosta prendiamo la navetta e vediamo che un po’ di
gente c’è ed è vestita “quasi da civile” e con qualche dark fuori luogo a mio
avviso, vabbè pazienza…
È soltanto arrivati al forum che abbiamo la certezza che ci sarà
quasi il sold-out: FAN-TAS-TI-CO!!!
Facendo la fila per un’ora veniamo a sapere che forse non sarà
concessa l’autorizzazione per usare i fuochi (ma l’hanno saputo solo oggi che lo
show dei R+ è basato sull’uso dei fuochi…?). Grazie a Dio tutto si sistema,
entriamo nella sala e prendiamo posto circa in quinta-sesta fila sotto il palco
(vicinissimo comunque). Diamo uno sguardo intorno a noi e ci accorgiamo che
siamo gli unici con altre 3 persone ad essere vestiti “alla Rammstein”;
meglio di niente…
Butcher ha anche il tempo di scambiare due parole con una signora
di circa 50 anni, alta 1m50 circa e che non pesava sicuramente + di 50 chili :”ma
lei non ha paura di farsi male?” “no no, tutto ok” Sta di fatto che
la signora dopo Reise Reise era già sparita…
Inizia il concerto (che non racconterò perché ripeterei soltanto
le cose già dette dal altri) e lasciamo la nostra follia esplodere: non
ascoltavamo una canzone dei R+ da quasi una settimana (Butcher si preparava con
Renato Zero mentre Grincher si sentiva una specie di cantante francese) ed
evitavamo di parlare dei nostri beniamini da circa 2 giorni (viaggio compreso)
per caricare al massimo le nostre energie fisiche e mentali (ciò che preoccupava
la nonna di The Butcher, la quale ci aveva raccomandato di non andare a
distruggere il duomo perché potevamo farci male, non per altro…).
Piccole noti personali sul concerto:
- Grincher durante Links 2 3 4 è stato definito “un pazzo con
un peperoncino nel c**o”, mentre Butcher urlava “uccidetemiiii!!!”
all’inizio di ogni canzone;
- Maglietta di Butcher strappata da lui stesso durante Du Hast,
con tanto d’imitazioni della mossa preferita di Till e di crampo al collo…; -
1,5 litri di gatorade bevuti in meno di 30 min da Grincher per recuperare;
- Gambe a pezzi e semi-paralisi del collo per entrambi durante i
5 giorni seguenti il concerto…meno male che siamo tornati in prima classe.
A caldo dopo lo show mi è uscito naturalmente la seguente frase:
“Niente sarà più come prima e ormai potrò vivere senza rimpianti”. Oggi a freddo
confermo quella frase a dimostrazione dell’impatto dell’evento sulla nostra
corta esistenza.
The Grincher & The Butcher
P.S.: Non è servito a niente purtroppo sbandierare la maglia
strappata di Butcher con la scritta Buck Dich rivolta verso il palco; non
potevano suonarla, amen.
Foto by The Grincher & The Butcher:
Foto by Marco:
Il 24 Febbraio 2005 è una data che
non scorderò mai e penso non solo io. E' stato il gran giorno del primo concerto
in Italia dei mitici Rammstein. A Questo imperdibile concerto ci siamo andati
io, mio fratello Claudio e mio cugino Igor (tutti sfegatati dei Rammstein e di
Richard); Ore 6:00 partenza da Firenze con direazione forum di Assago davanti
cui giungiamo alle 10:00 precise pensando di essere li unici, invece con mio
grande sorpresa davanti i cancelli c'erano già una ventina di persone! Abbiamo
aspettato la bellezza di nove ore in fila in piedi (con freddo ed a un certo
punto pure neve) x avere la certezza di avere il posto in prima fila! Detto
fatto. Alle 19:00 all'apertura del concerto ci siamo fiondati come alle
olimpiadi verso le scalinate che portano all'interno del forum e abbiamo trovato
posto posto in prima fila sul lato destra (x intenderci davanti a mezzo metro da
Richard)! Che dire?! Tutto favoloso! Dopo l'esibizione degli Apocalyptica
(bravi) iniziano le note inconfondibili di Reise Reise! Inizia l'apoteosi! Con
Links 2,3,4 la gente inizia a pogare di brutto e a saltare a + nn posso! E via
di seguito con la scalette che ormai sappiamo.
Il momento + divertente e sfogante è stata Du riescht so gut (mia canzone
preferita) in cui ho notato una cosa: Richard a differenza del Live aus Berlin
la canta la canzone! Bella Mein Teil (con un pazzo che è salito sul palco di
nascosto mentre Flake faceva cascare il microfono di Paul) con l'immancabile
pentolone sotto cui Till spara fiammmate a + non posso.
commovente Ohne dich suonata magistralmente con il sottofondo degli
Apocaliptica! Concerto che si becca un 10 pieno! I Rammstein li avevo già visti
a Bercellona, quindi avevo già idea di cosa succedeva come effetti ma è sempre
spettacolare rivederlo!Dopo il concerto..molto rintronati ma contenti andiamo a
riposare poi ce ne ritorniamo a Firenze felici di essere stati in prima fila!
Una curiosità;....9 ore di fila li ho fatti ma solo x i Rammstein!
Ps: HO toccato il gommone su cui Oliver gira sulle note finale di
Stripped...Sbragoso! :-)
Jacopo86
Foto by Jacopo86:
Foto by Roger: