Nimes, Arena, 23/07/2005
by Forla

 


Dopo aver seguito il gruppo per mezza Europa, la data di Nimes (una delle ultime del tour) mi attirava soprattutto per la location, una vera e propria arena romana come quella di Verona (ma un po' più piccola). Ero veramente curiosa di vedere come la loro scenografia si sarebbe integrata con il monumento.

Ma andiamo con ordine...
In Francia, come in Italia, ci sarebbe da prendere a martellate sulle gengive quelli della security (scusate la schiettezza ma ho il dente avvelenato). Gli ingressi nella struttura erano un paio, in uno un ragazzotto palpava tutti (uomini e donne incondizionatamente) ma almeno lasciava entrare senza problemi, nell'altro (il mio, chiaramente...) una tipa che sembrava un mix tra la Signorina Rottermayer e Frau Blucher aveva l'unico scopo dichiarato di sequestrare macchine fotografiche e cellulari (?!). Nello zaino avevo di tutto, bottiglie d'acqua con tanto di tappo ma se n'è fregata altamente, molto meglio seguire le regole del copyright che quelle della sicurezza. Per questo, purtroppo, non ho neanche una foto decente dell'interno dell'arena e del concerto, un vero peccato. La cosa mi brucia molto ancora adesso (senza calcolare che queste perquisizioni fanno perdere una marea di tempo ed essendo la nostra fila la più lenta siamo riusciti a entrare che l'arena era già mezza piena).
Qualche giorno qualcuno dovrà spiegarmi da cosa nascono queste regole assurde (metà arena aveva ovviamente lo stesso macchine fotografiche e cellulari). Per quanto mi sforzi non riesco a capire che male faccia al gruppo un fan che scatta delle foto che usciranno per il 90% mosse e scure...
Potrei anche spendere qualche riga sulle perquisizioni personali (come mai non le fanno anche fuori dai teatri e dai cinema?) ma è meglio se torno al concerto.

L'atmosfera era proprio come me l'aspettavo.
Il colpo d'occhio dei gradoni con la gente seduta e del parterre era veramente notevole, il luogo perfetto per registrare un bel dvd. ;)
Appena entrati il sole era ancora alto e infatti è passato un po' di tempo prima che salisse sul palco il "gruppo" di supporto: DJ Torgull.
Immagino che la scelta non sia da imputare ai Rammstein bensì all'organizzazione del Festival di Nimes, però resta il fatto che il tipo in questione ha letteralmente stracciato i coglioni a qualche migliaio di persone per quasi un'ora.
Il classico dj con due giradischi del menga che ha continuato a mettere su vinili di techno, uno peggio dell'altro, mixati da schifo.
A prescindere dal fatto che il genere proposto possa piacere o meno, 'sto qui proprio non è capace. Più di una volta ha anche riproposto le stesse cose, un disastro.
In principio la gente è rimasta interdetta per qualche minuto ma poi ha cominciato a fischiare e a lamentarsi per tutta la durata dello "show". Per salvargli il culo ogni tanto è intervenuto sul palco un tipo con una telecamera e la gente, pensando che si trattasse di qualcuno dell'entourage dei R+, ha iniziato a fare ole a tutto spiano.
Ma la cosa non l'ha salvato dal lancio di oggetti di tutti i tipi, dalle banane alle monetine. Il dj ha reagito più volte alle provocazioni facendo gestacci e rilanciando le monete sul pubblico, alimentando se possibile l'antipatia nei suoi confronti (ogni volta che qualcuno riusciva a centrarlo partivano gli applausi...). La gente si è sbellicata dalle risate quando a un certo punto è salito sul palco un roadie e senza tanti fronzoli gli ha letteralmente staccato la spina del mixer. E' stata la fine di uno strazio.

Il concerto dei Rammstein è iniziato con notevole ritardo sulla tabella di marcia ma penso per attendere che il sole finalmente si fanculizzasse insieme al dj di cui sopra. ;)
La scaletta non ha proposto grandi cambiamenti, anche se era la prima volta che sentivo Benzin e Asche Zu Asche live:
Reise Reise, Links 2-3-4, Keine Lust, Feuer frei!, Asche zu Asche, Morgenstern, Mein Teil, Stein um Stein, Los, Du riechst so gut, Benzin, Du hast, Sehnsucht, Amerika, Rammstein, Sonne, Ich will, Ohne dich e Stripped.
Eseguite con la solita potenza e precisione.
Ho avuto l'impressione che in alcuni casi i giochi pirotecnici siano stati più contenuti del solito anche se la scena del pentolone è stata, se possibile, più spettacolare delle altre volte.
Durante Benzin non ci sono state le esplosioni del Wuhlheide ma sul palco c'erano diverse telecamere che mi fanno sperare in una registrazione da rivedere su qualche b-side.
La partecipazione del pubblico è stata notevole, il pogo nelle prime file è stato all'altezza. Silvia ne è uscita completamente bagnata (nel senso di sudore ;) e con l'adrenalina a 1000. Ma lei fa poco testo, saltellava già su DJ Torgull. ;D
Non saprei cos'altro aggiungere. Il concerto ha seguito il solito schema ma questo non gli impedisce di essere coinvolgente ogni volta come se fosse la prima.
Ora non mi resta che aspettare il nuovo imminente album e sperare di poterli ancora vedere presto su un palco.
 


Foto e recensione by Amok & Noita
 

Dopo aver assistito al concerto di Milano dello scorso (indimenticabile) 24 febbraio, attendevamo ancora i Rammstein in tour in qualche festival estivo italiano che li vedesse headliners, ma come al solito dalle nostre parti niente da fare. Credevano di scoraggiarci ma non avevano calcolato la possibilità di andarseli a vedere in qualche data del tour conveniente dal punto di vista della distanza e/o del denaro. Guardando le date del tour la prima idea era stata Glasgow. Anche la data del Southside Festival poteva essere facilmente fattibile... ma alla fine il connubbio Penultima data europea del tour - Scenografia di un'arena romana del I secolo - Possibile registrazione di un DVD, hanno fatto sì che la scelta si spostasse decisamente su Nîmes.

Il Festival des Arènes si tiene già da diversi anni e in questa occasione prevedeva cinque serate consecutive, in ognuna delle quali vi era un gruppo o un cantante ad esibirsi all'interno dell'arena, I Rammstein sono stati gli unici a fare sold-out proprio nella serata conclusiva del festival con una folla stimata tra le 13000 e le 14000 persone.

Facendo il viaggio il venerdì mattina ed arrivando in Provenza in 6/7 ore, l'attesa per l'evento, più di 24 ore, si è fatta indubbiamente sentire pur cercando di sfruttare al meglio il tempo a nostra disposizione per visitare monumenti e città della zona.
Arriviamo a Nîmes alle 16:30 circa del sabato pomeriggio, la folla vestita per la maggior parte di nero è già presente in città e sta aumentando, per trovare l'arena non servono le indicazioni stradali, basta seguire il flusso delle truppe. Davanti all'arena c'è già una discreta calca che non ci scoraggia; ben peggiore l'idea di attendere col sole a picco sulla testa ed il calore dell'asfalto sotto i piedi, seppure il diversivo delle telecamere che preannunciano riprese per il prossimo DVD, che si fanno largo tra gli astanti a documentare la folla in delirio, aiuti a far passare il tempo. Constatiamo che in fondo l'organizzazione francese è più clemente di quella italiana e ci fa entrare con pochi minuti di ritardo (!).
All'apertura dei cancelli Noita entra prima di me e senza problemi di perquisizione, io vengo subito fermato visto che ho lo zaino, la tipa si
piazza in mezzo al cancello e mi dice di aprire la sacca, è la prima volta che porto la fotocamera digitale ad un concerto...
La ragazza fruga nella borsa, le faccio vedere le cibarie e l'abbondante provvista d'acqua. Forse scoraggiata dallo zaino stipato di roba mi chiede: "Appareil photographique?". Con tutta la mia finta sorpresa per la domanda ed il mio scarso francese le rispondo: "Moi?!...Non!" Lei o ci crede o già pensa a tutta la gente che sta dietro di me ed attende e... mi fa entrare :).
Prendiamo posto sulle gradinate, nella parte più bassa del "secondo anello", poco sopra la "fossa". Appena dentro mi stupisce la verticalità dei gradoni dell'arena, chi ha visto sia quella di Verona che quella di Nimes sa sicuramente cosa voglio dire, Verona ha un parterre molto più ampio e le gradinate molto meno ripide, questa arena, perfettamente conservata all'esterno, è altissima ed "abbraccia" stupendamente la scena, nessuno può dirsi lontano dal palco e credo che tutti sulle gradinate abbiano potuto godere di un'ottima visuale. La forma ellittica viene
sfruttata al meglio poco dopo l'inizio di DJ Torgull (che è quello che sul biglietto e sulla locandina del concerto viene definito "inviteé" e che
sinceramente mi chiedo chi l'abbia invitato) il più del pubblico, frustrato a morte, si diverte e non finisce più di impressionare con diversi giri di
ola.
Quando ci si ferma partono i fischi da tutta l'arena e i lanci di bottigliette ed oggetti vari dal parterre all'indirizzo del suddetto invitato. Purtroppo lo strazio è lungo ed abbondante, in pratica dura un'ora piena, neanche una band di supporto come gli Apocalyptica per esempio
sarebbe potuta stare tanto sul palco. Dopo la liberazione coattiva del palco :) l'attesa si rivela più lunga del solito, molto probabilmente per permettere al calar della sera di rendere ancor più suggestivi i giochi di luce e gli effetti scenici.
Sono le 21:52 quando on-stage entrano i sei uomini di nero vestiti armati di torce che prendono ad incitare il pubblico ed ecco che cominciano le note di Reise,Reise. Nel delirio la folla inizia a cantare, e quindi segue la band sulle note di Links 2-3-4, Keine Lust (con le sue spettacolari colonne verticali di vapore che fuoriescono dal palco), Feuer frei! (con i nostri eroi che, nei panni di moderni mangiafuoco, sputano alte fiamme sul pubblico della fossa) Morgenstern, Mein Teil (con Flake che fugge dal pentolone in cui Till cerca di cuocerlo con un vero lanciafiamme), Stein um Stein e così via, passando per brani più datati quali Du riechst so gut (con l'arco a balestra di Till, da sempre l'effetto più stupefacente ed indescrivibile dello show, quasi un simbolo ormai del live show targato R+) e Du hast, per poi tornare a brani più recenti quali Amerika (con la pioggia di coriandoli bianco/rosso/blu sul pubblico), poi 'Sonne' e 'Ich will' eseguite nella scaletta di Nîmes verso la fine del concerto, appena dopo la pausa e l'immancabile 'Rammstein', sono due schiacciasassi che già fanno provare nostalgia per l'imminente chiusura dello show.
Scaletta, insomma, simile a quella del concerto di Milano, rispetto alla quale si è notata l'assenza di 'Moskau' e 'Rein Raus' in favore del nuovo
singolo 'Benzin' e di 'Asche Zu Asche' che quindi sentivamo per la primissima volta dal vivo.
Buonissima impressione per quanto riguarda il nuovo singolo, molto potente e ritmato, nonostante un po' di delusione per l'assenza totale degli effetti pirotecnici vantati al concerto presso il Wuhlheide Park. L'esibizione di Nîmes è comunque impeccabile e la potenza musicale dei nostri coinvolge dal fan di vecchia data alla famigliola di Nîmes che non conosce il gruppo ed è venuta solo per vedersi un concerto del festival.
Mi ha fatto sorridere un contrattempo durante 'Ohne dich' in cui Till dopo aver visto che le scintille che piovevano dall'alto del palco cadevano al suo fianco a causa di una leggera brezza serale vi si è spostato sotto :) Il concerto si è chiuso con l'immancabile giro in canotto di Oliver
(letteralmente trasportato dalla folla in visibilio) sulle note della cover di 'Stripped' ed infine in dissolvenza finalmente le note di'Engel' anche se
in versione 'La Scala' registrata. Amok lamenta nella sua mancata esecuzione dal vivo la più grande lacuna dello show, essendo da sempre una delle canzoni dei Rammstein che predilige.
Ultime due righe da spendere sul pubblico. Nonostante la folla in visibilio forse era logico aspettarsi un po' più di calore da parte di un popolo
mediterraneo con influenze ispaniche... sicuramente risulta difficile il paragone con la bolgia vista al Forum di Milano!
La scenografica locazione del concerto ha meritato davvero il viaggio per rivedere i sei berlinesi dare ancora una volta il meglio di loro sul palco.