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Biografia ufficiale di ROSENROT di THORSTEN ZAHN Rosenrot
ROSENROT
(ROSA-ROSSA / ROSELLA). Una parola come una poesia, traboccante di significato e
importanza. Una poesia che unisce il bello e il brutto, il gentile e il crudele,
la vita e la morte. Titolo azzeccatissimo per il quinto album dei Rammstein. In
questo album il sestetto di Berlino: Till Lindemann (voce), Paul Landers
(chitarra), Christoph Schneider (batteria), Richard Z. Kruspe (chitarra), Flake
Lorenz (tastiera) e Oliver Riedel (basso), rende possibile l'impossibile.
Uniscono cose che non stanno insieme: i Fratelli Grimm e Johann Wolfgang von
Goethe. Sì, sembra assurdo, ma è semplicemente un mezzo stilistico. Bagaglio Lirico
La marea di
immagini che fluisce da Rosenrot è quasi inesauribile. L'album brulica di storie
scritte dalla gente per la gente e s'immerge con loro nelle profonde acque
infide dell'abisso emotivo. In questa loro discesa i Rammstein salvano prima di
tutto i problemi, le assurdità e le anomalie nascoste dietro la facciata della
nostra cosiddetta normale vita quotidiana e convenzionale. L'idea di unità
L'album
forma un insieme uniforme e integro, eppure i brani sono stati registrati in
studi diversi. Alcuni brani sono nati negli studi El Cortijo di Malaga mentre
stavano registrando REISE, REISE, il loro capolavoro del 2004. Altri brani sono
stati prodotti dai nostri berlinesi nella primavera del 2005 negli studi Teldex
nella loro città natale. Successo Globale Questo cerchio di intimi è
quello che dà ai Rammstein la loro solida base. Hanno bisogno di avere i piedi
per terra per non essere completamente travolti dalla valanga di cifre di
vendita, posizioni in classifica e nobili premi vinti nella categoria metal. I
Rammstein attualmente sono il prodotto di musica di lingua tedesca più esportato
e più di successo nella storia della Germania del dopo-guerra. Diversamente da
molti loro colleghi, la loro fama si estende oltre i confini della Germania. Il
successo dei Rammstein è internazionale. Dovunque si trovi, Russia, Francia,
Gran Bretagna o Messico, la band viene accolta da migliaia di fans che cantano i
loro brani. Molte facce
Il successo
dei Rammstein si basa soprattutto su due cose: autonomia e spina dorsale. Questi
due elementi erano presenti nel 1995 all'inizio della loro carriera -- a quei
tempi quando il ritmo della loro musica era ancora primitivo e i loro testi
rozzi. La critica fece un gran clamore, ma i Rammstein rimasero irremovibili.
Hanno continuato a seguire la loro strada, cercando il brano perfetto e la
giusta interpretazione. I Rammstein si rendono allora conto che non sono solo i
brani che catturano l'immaginario della gente ma anche la parte visiva. Seconda biografia ufficiale di ROSENROT Nel 1995 ci fu “Herzeleid”, l’album di debutto che diede inizio alla storia; poi “Sehnsucht” (1997), “Mutter” (2001) e, più recentemente, “Reise, Reise” (2004), una tipica uscita ad ampio raggio supportata da grandi show in Europa e nel lontano Est. In mezzo a questa successione di uscite, c’è stato un album dal vivo (“Live Aus Berlin”) e una coppia di dvd veramente mozzafiato (“Live Aus Berlin” & “Lichtspielhaus”), ma genericamente parlando i Rammstein – il gruppo della Germania Est con 10 milioni di album venduti più una schiera di premi d’oro e di platino – hanno deciso di lasciare un vuoto di diversi anni tra i progetti in studio. E’ Il Metodo Rammstein. Una tradizione di dieci anni che è stata incisa nella pietra più dura e che sicuramente non verrà mai infranta. Bene... Il 28 Ottobre 2005, l’esportazione rock più famosa (e a volte infamante) della Germania aprirà il sipario sull’Album in Studio N. 5; si chiama “Rosenrot” (“Rosa-Rossa”), è stato supervisionato dal produttore svedese Jacob Hellner, un nome fisso nelle pubblicazioni dei Rammstein, è probabile che – come in tutte le loro uscite in studio – la barriera delle 11 canzoni non verrà infranta... insolitamente, comunque, sarà di pubblico dominio solo circa un anno dopo “Reise, Reise”, mentre i coriandoli sparati dai cannoni sul palco stanno ancora fluttuando nell’aria, cosa che costringe i fans dell’hard rock in giro per il mondo ad alzare le sopracciglia (e naturalmente i livelli di eccitazione). E’ quindi questa la fine di un’era? Il sestetto di Berlino ha ridotto il proprio libro delle regole in così tanti pezzettini? Non esattamente. Mentre tutti i numeri su “Rosenrot” saranno nuovi per le orecchie, alcuni sono stati registrati, almeno in parte, agli Studi El Cortijo a Malaga in Spagna, durante la sessione per “Reise, Reise” – sessioni che hanno rinunciato ad abbondante materiale di qualità, troppo per sedersi comodamente su una singola pubblicazione; sicuramente un bel problema, ma uno non facilmente risolvibile... Non volevano fare un doppio album, la sensazione generale era che troppo di una buona cosa può essere ugualmente cattiva come il troppo poco; fu quindi questione di mettere le rimanenti (a volte non complete) registrazioni in un temporaneo stato criogenico, pronte per il momento quando il processo di scioglimento sarebbe potuto entrare in azione – e se qualcuno ha i mezzi per farlo, sono i Rammstein! Effettivamente, il gruppo era concorde “nell’infiammarsi” e completare le rimanenti tracce non appena gli impegni del tour lo avrebbero permesso (incluso un breve viaggio a Tokyo nel giugno 2005), l’idea era di a) Far ascoltare la musica ai fans mentre era ancora buona e sugosa sulla vite e b) Rendere chiaro che le canzoni di “Reise, Reise” e quelle in lista per “Rosenrot” erano essenzialmente ricavate dalla stessa sessione. Per questo lotto di registrazioni (impegnati con Hellner & al mixer Stefan Glaumann, ancora un nome ricorrente nel cast dei Rammstein), i sei scelgono di lavorare vicino a casa, negli Studi Teldex di Berlino, una cosa che non avrebbero mai fatto prima. Normalmente, un’organizzazione del luogo sarebbe andata in una parte più soleggiata del mondo (Malta, Francia, Spagna, questo tipo di posti), un modo per lasciarsi alle spalle tutte le distrazioni domestiche e per focalizzarsi compleamente sul lavoro, ma questa volta è stato forgiato un nuovo programma ed è stata elaborata una tabella di studio più serrata del solito... Ciò che dovrebbe essere chiaro ora e per il futuro è che il materiale che non sarebbe potuto essere incluso su “Reise, Reise” non è stato lasciato fuori per ragioni di qualità o di creatività. Non esiste che “Rosenrot” sia un album di “B-side” o di “bonus track”; “Spring” (“Salto”), “Mann Gegen Mann” (“Uomo Contro Uomo”), “Zerstoren” (“Distruggere”), “Hilf Mir” (“Aiutami”), “Feuer & Wasser” (“Fuoco & Acqua”), non dimenticando naturalmente la title track, una canzone profondamente radicata nella prosa tedesca, questa è una lista di materiale di serie A, condotta dal primo singolo/video “Benzin” (“Benzina”). Come potete aspettarvi dal nome, questa è un classica canzone alla Rammstein sia musicalmente che a livello di testo, dedicata a un soggetto che il gruppo conosce meglio di chiunque altro; diciamocelo chiaramente, quando si tratta di mettere le cose (inanimate & altrimenti) a fuoco, questi tizi sono i maestri piromani...
“Ho bisogno di soldi per la benzina, Afferrato il concetto?!
Per il video di “Benzin”,
i Rammstein furono collettivamente concordi nell’evitare l’ovvio;
volevano qualcosa che fosse allo stesso tempo innovativo e qualcosa che desse
uno scossone alla loro celebrazione di lunga data della die nackte
flamm. Così arrivò il regista di video Uwe Flade, un
uomo i cui precedenti includono Depeche Mode, Apocalyptica,
Franz Ferdinand e molti altri. La proposta di Flade per il video
attirò l’attenzione del gruppo fin dal primo momento, il pesante uso della
tecnologiga “green screen” e un dettagliato montaggio in post-produzione rendono
possibile per i sei di creare un mondo parallelo tutto per loro; anche il video
animato di “Links” (2001) era stato il risultato di parecchie ore di
lavoro al computer, ma i ragazzi erano presenti nel video solo marginalmente,
mentre questa volta sono loro al centro del procedimento, alla guida dell’azione
(e anche di una grandiosa autopompa!). Facendo un passo indietro al tempo di “Mutter”, non è un gran segreto che il legame tra i vari membri dei Rammstein non era così stretto come avrebbe potuto essere. Sembrava che il gruppo si fosse rinchiuso in un regime particolare – un modo di lavorare rigido che stava causando un aumento di tensione e più genericamente stava togliendo il sorriso dalle facce di tutti. Con “Reise, Reise”, d’altronde, l’approccio fu molto più rilassato in tutti i campi, con molto più spazio per nuove idee (come ad esempio l’acustica di ‘Los’) ed una maggiore attenzione sulla parte divertente delle cose, e ‘Rosenrot’ non solo mantiene lo stesso modus operandi, ma ne va oltre; detto molto semplicemente è un’esibizione di 50 minuti delle canzoni più accessibili mai registrate dal gruppo, ma anche delle più pesanti, con le già menzionate ‘Zerstoren’ e ‘Mann Gegen Mann’ facenti parte della seconda categoria. L’idea musicale di base di ‘Mann Gegen Mann’ ha scalciato i muri dei sotterranei nel castello Rammstein per diversi anni, ma solo ora è stata fatta fruttare pienamente, completata con cori che fanno battere il petto e parole ben congegnate, entrambi accompagnati dalla loro classica padronanza; e per quanto riguarda ‘Zerstoren’, beh, non solo si muove velocemente tra le marce, tutto in una melodia gioiosa, concatena chitarre e uno “scontro” finale, ma propone (con un poco di travestimento) uno dei più scottanti temi politici del momento, lavorando – come molte delle composizioni dei Rammstein – su molti livelli differenti. Anche ‘Spring’ si mette nella terra più pesante – tutto sommato più scura di quello che il titolo potrebbe suggerire e probabilmente un futuro hit su un palco live; credetemi, quando Till vi darà l’ordine di saltare (spring NdT), sarete 3 metri nell’aria! E poi c’è ‘Ein Lied’ (‘Una canzone’) & ‘Stirb Nicht Vor Mir’ (‘Non morire prima di me’), un duetto tra Till e la cantante dei Texas, Charlene Spiteri, canzoni che – almeno per un pò – mostrano i Rammstein in una luce più calda. ‘Wo Bist Du?’, d’altra parte, potrebbe tranquillamente essere cantata sia dalla prua di una barca vichinga che al centro di un palco – quel tipo di assalto controllato ai sensi che i berlinesi hanno raffinato ad arte virtuale, tutto un ritmo saldamente imbrigliato, tastiere dell’altro mondo e cori volanti. I Rammstein, è chiaro, non devono faticare per essere “epici”, gli viene naturale in quello che fanno – perfino in una canzone fondamentalmente diversa come ‘Te Quiero, Puta’ (‘Ti amo puttana’), che deve sicuramente essere il primo esempio di canzone “mariachi metal” al di fuori del fantasioso jukebox di Quentin Tarantino! Till, un grande appassionato di tutto ciò che è sudamericano, si approccia molto bene alla lingua spagnola per questa canzone, e le voci dicono che un bicchiere di tequila ogni tanto sia servito a sciogliere la laringe e a fare atmosfera. E’ una sorpresa benvenuta in un album che non solo conferma il senso dell’umorismo ben affilato dei Rammstein, ma vede il gruppo misurare le proprie capacità in diverse aree… ‘Stirb Nicht…’, per esempio, vede Till e Charlene creare un potente entente Anglo-Tedesco in un ballad veramente emotiva, mentre – dall’altra parte della scala - ‘Mann Gegen Mann’ pone la propria attenzione sul pregiudizio e la percezione. Con il gruppo con un approccio non apertamente politico Till voleva che le sue parole avessero esattamente il tono giusto, così fece un test con alcuni amici le cui opinioni riteneva rilevanti; solo allora decise che, sì, le parole e la musica erano buone. La cosa più importante, un soggetto delicato maneggiato con cura... così tanto che la canzone – insieme a “Rosenrot” – è stata confermata come un futuro singolo, supportata da un video che promette di seguire il lato più oscuro di “Benzin” e “Keine Lust” (il secondo, incidentalmente, un pezzo “più grande del reale” nel vero senso della parola, è stato recentemente nominato per un MTV European Music Award...). IN UN CERTO SENSO, queste canzoni disparate riassumono ordinatamente la portata testuale e musicale di un disco che aggiunge almeno un’altra coppia di strati ad una torta che qualcuno potrebbe ritenere di aver già assaggiato. Secondo il gruppo stesso, è un’uscita che volteggia da qualche parte “tra un seguito e un nuovo album”, “Reise, Reise 2” e allo stesso tempo un viaggio differente, e per aggiungere eccitazione al momento, i ritocchi finali sono ora per un DVD live registrato in una moltitudine di posti sold-out durante il tour di “Reise, Reise”; includono l’Arena di Nimes in Francia, il Club Citta in Giappone e la Brixton Academy in Gran Bretagna. Presumibilmente uscirà alla fine del 2005. Qualunque sia il formato & la forma della torta sopraccennata, tuttavia, una |