Accusa |
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Arringa #82 fornita da Albus Percival Dumbledore (29/06/2006) |
Signor Giudice, signori e signore della giuria, l’imputato è colpevole.
Prima di esporvi le numerose prove e gli attendibili ragionamenti che avvalorano la mia ipotesi, permettetemi di chiarire una cosa: leggendo le arringhe della difesa, ho più volte trovato lo stesso concetto: Severus Piton ha finto di agire per l'organizzazione criminale volgarmente chiamata Mangiamorte, in qualità di infiltrato per l’Ordine della Fenice. I più “innocentisti“ sono persino arrivati a sostenere che l'assassinio dello stimatissimo e compianto Preside di Hogwarts ALBUS SILENTE sia in realtà una messinscena o comunque un modo per rafforzare il ruolo di infiltrato di SEVERUS PITON. Non nego che leggendo queste tesi dentro me è nata una speranza: forse Silente non è realmente morto, forse PITON non ha tradito la fiducia di SILENTE, forse PITON non ci ha privato dell unico mago che VOLDEMORT teme realmente, lasciandoci così indeboliti e senza guida nella dura lotta contro il male che ci attende.
Questa speranza però si è dovuta infrangere contro il muro della verità. Ho notato che la tesi difensiva ammette che PITON fa parte dei Mangiamorte, ma che lo fa in qualità di infiltrato per l'Ordine della Fenice.
Prima di dimostrare perché, a parer mio, questa tesi è insostenibile, vorrei ricordarvi che cosa siete chiamati a giudicare:l'imputato è accusato di associazione sovversiva reiterata, ovverosia di far parte dei Mangiamorte o perché non ha mai cessato di farne parte o perché è tornato dopo la rinascita di Voldemort.
Sinori della giuria, vorrei porvi una domanda: ABBIAMO LE PROVE CHE SEVERUS PITON FA PARTE DEI MANGIAMORTE? Converrete con me che la risposta è SI
Ora vorrei porvi un'altra domanda ABBIAMO LE PROVE CHE SEVERUS PITON SIA UN INFILTRATO PER CONTO DELL’ ORDINE DELLA FENICE? Converrete con me che la risposta è NO. Credo quindi che in attesa di prove che chiariscano in maniera inconfutabile che l’imputato sia realmente un infiltrato per conto dell’Ordine della Fenice (PROVE DI CUI AL MOMENTO NON DISPONIAMO) dobbiamo attenerci ai fatti ed ammettere la dolorosa verità: l’imputato ha tradito la fiducia di ALBUS SILENTE e continua in maniera attiva a far parte dell'organizzazione sovversiva volgarmente chiamata MANGIAMORTE.
Nonostante sia fermamente convinto che ciò che ho appena esposto sia sufficiente a dimostrare la colpevolezza dell'imputato, mi spingo oltre rispondendo alla domanda dei colleghi della difesa per scagionare l’imputato, domanda che non nego mi abbia creato svariati dubbi.
COME MAI, SE SEVERUS PITON E' REALMENTE UN MANGIAMORTE NON HA APPROFFITATO DELLE NUMEROSE OCCASIONI CHE HA AVUTO PER UCCIDERE HARRY POTTE MA ANZI LO HA SALVATO IN SVARIATE OCCASIONI?Come detto prima, questa domanda mi ha costretto a una lunga riflessione, al termine della quale ho trovato svariate risposte:
1) Come ammesso da Silente e dallo stesso Voldemort, esiste una magia molto potente che lega due maghi quando uno compie un sacrificio per l’altro (si pensi al legame fra Harry e sua madre o al legame fra Severus
Piton e James Potter). E' quindi possibile che l’imputato abbia salvato Harry perché in debito verso suo padre, che gli ha salvato la vita).
2) Lo stesso Voldemort ha ricordato in svariate occasioni (come nel cimitero nella notte della sua rinascita) che lui doveva uccidere PERSONALMENTE HARRY POTTER a causa della profezia e per dimostrare la sua
assoluta supremazia anche su colui che un tempo lo aveva fermato.
3) Credete davvero che anche Voldemort stesso non si sia posto le vostre domande? Conoscendo, inolre, la sua scarsa propensione al perdono, non credete che, se non fosse assolutamente convinto della fedeltà di Severus Piton, non solo non gli avrebbe mai permesso di tornare al suo servizio, ma lo avrebbe ucciso da tempo?
Ebbene, signori, io credo che le numerose volte in cui Severus Piton ha salvato Harry Potter non fossero altro che un astuto tentativo di Voldemort di rafforzare in Silente l’idea che Piton sia realmente cambiato, sfruttando la più grande grandezza ma allo stesso tempo la più grande debolezza di Albus Silernte: la fiducia nelle persone
Fiducia che SEVERUS PITON HA TRADITO.
LASCIO A VOI IL COMPITO DI PUNIRE QUESTO TRADIMANTO, GIUDICANDO COLPEVOLE L’IMPUTATO.
Rimettendomi al vostro senso del giudizio, vi porgo i mie più cordiali saluti. |
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Arringa #70 fornita da Enrico Panaccio di Cremona (06/04/2006) |
Signore e signori della giuria, Severus Piton è, è stato e rimarrà un Mangiamorte.
La difesa obietterà: perché allora non ha ucciso Harry Potter quando ne ha avuta l'occasione? La risposta è semplice: debito di vita. La magia che si instaura quando un mago salva la vita ad un altro mago obbliga il beneficiario a rendere il favore al suo salvatore o ad un suo parente, ed ha spinto Codaliscia, che non ha mai brillato per il suo coraggio, a cercare di opporsi verbalmente a Voldemort per convincerlo a non usarlo per la sua resurrezione. Tale è questa antica ed incomprensibile magia, ed ha costretto Piton ad impedire a Quirinus Raptor, il quale agiva per Voldemort senza che Piton lo sapesse, di uccidere Harry Potter, erede del debito di vita contratto da Piton nei confronti di James Potter. In seguito, dopo la resurrezione di Voldemort, perché non ha ucciso Harry Potter approfittando delle lezioni di Legilimanzia? Perché Voldemort stesso l'ha proibito: come ci ha rivelato Lucius Malfoy, Voldemort vuole occuparsi personalmente di Harry Potter. Perché, infine, non ha approfittato del pressoché perenne stato di ubriachezza di Sibilla Cooman per consegnarla a lord Voldemort, il quale avrebbe potuto facilmente estrarne il ricordo di quella celebre profezia che tanto interessa all'Oscuro Signore? La risposta è, ancora una volta, semplice: per quanto Albus Silente si fidasse di Piton, ed abbia pagato questa fiducia con la vita, egli ha sicuramente preso delle precauzioni per impedire a Voldemort di estrarne la profezia, non ultima il tenerla ad Hogwarts. E' ovvio che gli incantesimi di Silente rendono, o rendevano, Sibilla Cooman intoccabile finché restava ad Hogwarts, e Piton non ha nemmeno provato ad infrangerli per non compromettere il suo lavoro di spia.
Severus Piton è colpevole. Un genio, lo riconosco: un genio del male. E' colpevole. |
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Arringa #17 fornita da Jeysi (22/01/2006) |
Gentili e rispettabili signori e signore della giuria, onorevole signor giudice, sono fermamente convinta della colpevolezza dell’imputato Severus Piton, che non solo è sempre stato un mangiamorte, ma ha anche ingannato e ucciso Albus Silente, l’unica persona che Lord Voldemort temeva.
Vorrei avvalorare la mia spiegando alcuni comportamenti, che tenderebbero altrimenti, a scagionare l’imputato.
Nell’incontro con il signor Raptor (Harry Potter e la Pietra Filosofale), viene a galla il fatto che L’imputato cerca più volte di salvare la vita del signor Potter, la prima volta durante la prima partita di Quidditch, lanciando controincantesimi alla scopa, che, sotto maledizione di Raptor, avrebbe altrimenti disarcionato e probabilmente ucciso il signor Potter.
La seconda volta, arbitrando la seconda partita della stagione, impedendo così che Raptor tenti di uccidere di Nuovo Harry Potter.
Altre volte l’imputato salva la vita o aiuta altri maghi ( Remus Lupin con la pozione per i Lupi Mannari, Albus Silente che torna ferito dopo il ritrovamento dell’Horcrux e dopo la battaglia contro Lord Voldemort, Ronald Weasley dopo che quest’ultimo ha ingerito un potente veleno destinato ad Albus Silente).
Egli fa parte inoltre dell’Ordine della fenice e rivela, molto probabilmente, a Silente il luogo in cui è nascosto il secondo Horcrux.
Ebbene, signori e signore, posso affermare con sicurezza, che tutto questo è stato fatto dall’imputato per obbedire agli ordini impartitigli dall’Oscuro Signore.
Sappiamo infatti che Lord Voldemort è stato parte del corpo del professor Raptor per un anno intero di scuola, e che di conseguenza questo ha assistito alle gesta sopra descritte dell’imputato.
Perché dunque, egli lo ha riaccolto a braccia aperte, e considerandolo ancora il suo più fedele servitore?
È chiaro: il Professor Raptor non era che una pedina, che è servita a mettere in luce Severus Piton, agli occhi di Silente e degli altri insegnanti.
Come mai Piton sapeva già che Raptor sarebbe andato al terzo piano usando un Troll come diversivo?
Chiaramente, era stato Lord Voldemort in persona a decidere di mettere in scena tutto, altrimenti non mi spiegherei la prontezza dell’imputato, e la benevolenza di Voldemort stesso, nei suoi confronti.
C’è di più. Con questa messa in scena, non solo Lord Voldemort metteva in luce uno dei suoi più fedeli servitori, ma per di più egli salvava una delle cose più importanti per la sua sopravvivenza: uno dei suoi sette Horcrux, rinchiuso nella cicatrice del signor Potter, e che egli ha involontariamente immesso in Harry, quando questi aveva 1 anno.
Ecco spiegate le capacità di Harry che rispecchiano quelle di Lord Voldemort (parlare Serpentese ad esempio), e il collegamento che c’è fra i due (Harry vede e sente sensazioni dell’Oscuro Signore)
Con questo concludo e lascio a voi la sentenza.
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Arringa #10 fornita da Patrick (21/01/2006) |
Signore e Signori della Corte, signor Giudice, Severus Piton è colpevole. Tutti possono sbagliare e di conseguenza, abbiamo sopravvalutato Albus S. J. Silente, ex preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Egli infatti CREDEVA ma non aveva prove per affermare che Severus Piton era ormai fuori dal gruppo chiamato volgarmente "Mangiamorte". Severus Piton ha potuto, con l'aiuto della sua esperienza di Occlumante, far credere d'essersi convertito ma ciò non è affatto vero. Inoltre Albus Silente è morto, è stato sepolto e di conseguenza non c'è un motivo per dichiarare che Severus Piton abbia soltanto finto di uccidere il Preside. Inoltre egli stesso afferma nel capitolo "Spinner's End" che non ha mai cessato di far parte del gruppo dei "Mangiamorte". Per questi motivi SEVERUS PITON è COLPEVOLE. |
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Difesa |
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Arringa #122 fornita da Ida (31/08/2006) |
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Arringa #119 fornita da Bianca di Monza (31/08/2006) |
L’imputato ha dato ampia prova di aver abbandonato gli ideali dei Mangiamorte tempo prima della caduta di Lord Voldemort e di non essere ritornato sui suoi passi neanche dopo il ritorno dell’Oscuro Signore. Il suo comportamento, negli anni precedenti la seconda guerra magica, può aver destato qualche sospetto. La familiarità con alcuni dei membri più noti della suddetta organizzazione (per esempio la famiglia Malfoy) e il suo atteggiamento vanno visti per quello che sono: una copertura necessaria per il suo ruolo di spia. Se avesse apertamente rinnegato il proprio passato, come sarebbe potuto ritornare, nel momento del bisogno, tra le schiere dei Mangiamorte? Infatti, non c’è dubbio alcuno che Severus Piton sapesse che, presto o tardi, avrebbe dovuto ricominciare a fare l’informatore per conto dell’Ordine della Fenice. Ne possiamo avere la prova dalle affermazioni di Silente che sostiene di non aver mai creduto alla morte di Voldemort e di essersi preparato, negli anni a seguire, ad affrontarne la ricomparsa. Sicuramente il Preside si sarà affrettato ad informarne l’uomo, che più di altri, ha messo a repentaglio la propria vita e che doveva essere pronto ad indossare, in ogni momento, la scomoda maschera di spia. Maschera che ha richiesto il perdurare di un atteggiamento volutamente ambiguo e misantropico(probabilmente anche incentivato da una natura schiva e dal senso di colpa per l’iniziale adesione a quella turpe compagnia). Cosa sarebbe successo se tutti non avessero nutrito dubbi sull’appartenenza di Piton alle schiere del bene? L’imputato sarebbe morto il giorno stesso del ritorno di Voldemort: il Signore Oscuro non è incline a perdonare le defezioni e le sue vendette sono tristemente note. Se Harry Potter avesse nutrito sentimenti di fiducia verso il proprio professore, quest'ultimo sarebbe stato condannato il giorno stesso in cui il mago oscuro si fosse introdotto nella mente del ragazzo.
Perfino con i suoi accorgimenti, il maestro di pozioni ha dovuto faticosamente lavorare per mantenere uno status sufficientemente alto, e quindi utile al ruolo di spia, all’interno della schiera dei fedelissimi al Lord. Se sembra appurato che il nostro uomo ha un ruolo di spicco nell’organizzazione criminale («Piton mi ha offerto aiuto... perché vuole tutta la gloria per sé... perché vuole partecipare... 'Che cosa stai combinando? Sei stato tu con la collana, è stato stupido, avrebbe potuto far saltare tutto quanto...' Ma io non gli ho detto cosa facevo nella Stanza delle Necessità: domani si sveglierà e sarà tutto finito e non sarà più il prediletto del Signore Oscuro, non sarà nulla in confronto a me, nulla! » - Harry Potter e il Principe Mezzosangue - Pag. 532-3) , è pur vero che Tom Ridde non si fida di nessuno se non di se stesso e, difatti, mette Codaliscia alle costole di Severus per tutta l’estate (e nessuno dotato di un barlume di intelligenza può davvero credere alla scusa che l’abbia fatto per prestargli aiuto).
D’altro canto, Albus Silente si fida di Piton, e questa già da sola sarebbe una prova bastevole. E’ vero che l’anziano mago ha la nomea di persona fin troppo fiduciosa (« E con tutto questo dovremmo credere che Silente non abbia mai sospettato di te? » chiese Bellatrix.
« Non ha capito da che parte stai in realtà, si fida ancora incondizionatamente di te?»
« Ho recitato bene la mia parte » rispose Piton. « E tu trascuri la più grande debolezza di Silente: deve credere il meglio delle persone. Gli ho raccontato una storia di profondissimo rimorso quando sono entrato a far parte del corpo insegnanti, fresco dei miei giorni di Mangiamorte, e lui mi ha accolto a braccia aperte, anche se, come dicevo, mi ha tenuto lontano dalle Arti Oscure per quanto ha potuto. – Harry Potter e il Principe Mezzosangue pag. 36), ma l’uomo non è decisamente uno sciocco: non ha mai avuto fiducia in chi non la meritasse e si è sempre schierato contro la stupidità e la prepotenza. Valga per tutti l’esempio di Tom Ridde: Silente, diversamente da molti altri, non è mai rimasto colpito dall’affascinante personalità del soggetto e, fin da quando questi non era che un bambino, aveva già scovato i segni di una mente disturbata e pericolosa, pur forse non immaginando a quali conseguenze nefaste essa potesse giungere.
Se l’imputato avesse veramente approfittato della fiducia del Preside, il suo atteggiamento verso Harry Potter sarebbe stato molto diverso: è vero che si è mostrato sempre sarcastico e odioso, con l’apparente scusante di antichi rancori verso il padre di Harry e sicuramente per portare avanti la propria necessaria commedia, ma, all’occorrenza, ha sempre agito per il bene del ragazzo,incurante di mettere a repentaglio la propria incolumità e reputazione (basti ricordare, a titolo di esempio, gli episodi della maledizione durante la partita di Quiddich o della tentata cattura di Black.
Certi atteggiamenti non sono sfuggiti nemmeno ai Mangiamorte che, infatti, hanno chiesto chiarimenti per tramite di Bellatrix. Ai quesiti della donna, il mago risponde illustrando la realtà in una prospettiva favorevole alla sua copertura e giungendo anche a mentire in maniera vistosa (almeno per chi conosce i fatti emersi dai sei libri).
« … Perché hai impedito che il Signore Oscuro si procurasse la Pietra Filosofale? … »
« Credo che tu voglia sapere anche … come mai mi sono frapposto tra il Signore Oscuro e la Pietra Filosofale. La risposta è facile. Lui non sapeva se poteva fidarsi di me. Pensava, come te, che da fedele Mangiamorte fossi diventato il tirapiedi di Silente. Era in condizioni pietose, molto debole, e condivideva il corpo di un mago mediocre. Non osò rivelarsi a un alleato del passato, se quell'alleato poteva consegnarlo a Silente o al Ministero. Rimpiango profondamente che non abbia avuto fiducia in me. Sarebbe tornato al potere tre anni prima. Invece io ho visto solo l'avido, inetto Raptor che tentava di rubare la Pietra e, lo ammetto, ho fatto tutto ciò che potevo per ostacolarlo ».Da HP6 pag. 31 e 33
Davvero non sospettava che ci fosse Voldemort dietro i tentativi di Raptor? E allora perché tanto impegno? Se pensava che fosse un’iniziativa di un inetto, perché non lasciarlo provare e fallire (invece di correre rischi come affrontare il cane a tre teste di Hagrid)? Se pensava che nessuno guidasse il professore di Difesa contro le Arti Oscure, perché intimidirlo con la raccomandazione di non dimenticare a chi apparteneva la loro fedeltà? Non poteva certo riferirsi a Voldemort, sarebbe stato stupido raccomandare la fedeltà a qualcuno di cui già si eseguono gli ordini
« … E perché, Piton, Harry Potter è ancora vivo, quando l'hai alla tua mercé da cinque anni? »
« Ma perché l'hai tenuto in vita? »
« Non hai capito? Solo la protezione di Silente mi ha tenuto fuori da Azkaban! Non trovi che assassinare il suo studente preferito l'avrebbe indotto a cambiare idea su di me? Ma c'è dell'altro. Quando Potter arrivò per la prima volta a Hogwarts circolavano ancora molte storie su di lui, voci secondo le quali lui stesso era un grande Mago Oscuro, e per questo era sopravvissuto all'attacco del Signore Oscuro. A dire il vero, molti vecchi seguaci del Signore Oscuro pensarono che Potter potesse essere un vessillo attorno al quale potevamo tutti stringerci ancora. Ero curioso, lo ammetto, e nient'affatto incline a ucciderlo nel momento in cui avesse messo piede nel castello.
« Naturalmente mi è stato subito chiaro che non possedeva alcun talento straordinario. È riuscito a cavarsela in un certo numero di situazioni difficili grazie alla combinazione di pura fortuna e amici più brillanti di lui. È del tutto mediocre, pur se odioso e pieno di sé come suo padre. Ho fatto il possibile per farlo espellere da Hogwarts, luogo al quale credo che non appartenga affatto, ma ucciderlo, o lasciare che venisse ucciso sotto i miei occhi? Sarei stato uno sciocco a rischiare, con Silente a un passo ».Da HP6 pag. 31 e 36
Questa affermazione |
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Arringa #118 fornita da Niky (ARRINGA COMICA) (31/08/2006) |
Vostro Onore, Signori Giurati, Esimi colleghi della difesa, Ottimi colleghi dell’accusa
Oggi siamo qui riuniti per giudicare un uomo, un mago, che tanto ha fatto parlare di sé l’opinione pubblica.
Siamo qui per decidere se quest’uomo merita Azkaban e una cella umida o, invece, il plauso, o quanto meno la stima e l’umana comprensione dell’intera comunità magica, nonché di essere assolto.
Ebbene, guardatelo e ascoltate la sua storia, andando oltre alle apparenze.
Quest’oggi noi giudichiamo il mago, non il suo aspetto, che – lo comprendiamo – potrebbe portarci a fraintendere la sua vera natura.
Perché, lo ammettiamo candidamente, e non corrughi così le sopracciglia il nostro assistito, è inutile negare che la natura abbia voluto fornirlo di tratti che possono prestarsi a facile, ma ingiusta, caricatura.
Eppure un uomo non si giudica dall’abito, o dai tratti del viso, e nemmeno in base alle sue secrezioni sebacee.
Non è il naso che fa il Mangiamorte, Signori Giurati, non scordatelo!
Pensate a Lord Voldemort in persona: lui il naso non ce l’ha proprio e, infatti, guardate quanto è malvagio.
Non dimenticate che in passato altri, in persona del Signor Harry “Prescelto” Potter, commisero con troppa leggerezza l’errore di scambiare il fiero cipiglio di Severus Piton per un indice certo di colpevolezza.
E guardate quale ne fu il risultato: Il “Ragazzo Sopravissuto” si ritrovò legato ben poco dignitosamente (come un salame. Diciamolo esimi giurati, senza timore di far risuonare in quest’aula la verità!) in balia di Raptor, il vero malvagio, l’unico realmente intenzionato a rubare la Pietra Filosofale e darla a Voldemort.
Avrebbe dovuto capirlo fin dal principio Potter, che il Professor Raptor e non Piton era il servitore di Voldemort (nonché l’affittuario del proprio corpo all’Oscuro Signore).
Ma comprendiamo che l’eroico Signor Potter sia stato sviato dalla giovane età e dall’impossibilità a reperire una copia de “La Pietra Filosofale” in edizione italiana, traduzione Salani.
Se egli avesse potuto leggere l’opera della sua creatrice nel nostro idioma, nonostante le apparenze, non avrebbe avuto dubbio alcuno: fra un serio insegnante di Pozioni, magari un tantinello severo, come dice il suo stesso nome, e un balbettante e sfuggente Raptor avrebbe intuito subito di chi non fidarsi.
Perché un mago che si chiama Severus, che assomigli o meno a un enorme pipistrellone (e questo è tutto da dimostrare, dopo la cortese testimonianza di Lady Malfoy riguardo alla sua gradevole carnagione olivastra, ai suoi modi, e alla sua voce di seta) ed è un professore, mal che vada sarà il terrore degli studenti, ma in uno che si chiama Raptor, come il più vorace e sanguinario dei dinosauri carnivori del giurassico, c’è poco da confidare (e non cercate signori di farmi credere che nessuno di voi ha mai visto Jurassik Park).
Difatti, lo stesso Raptor, che l’edizione Salani l’aveva letta, tentò con estremo garbo di spiegare l’equivoco al Signor Potter, affermando: "Sì, Severus sembra proprio il tipo giusto, non è vero? Talmente utile averlo qui a svolazzare dappertutto, come un pipistrello gigante! Con lui in giro, chi sospetterebbe mai del po-povero, ba-balbuziente p-professor Ra-Raptor?" (HP1; pag. 274. Prova 43; lett. B; imp. 2).
Purtroppo per l’imputato, il giovane Potter deve aver subito il condizionamento genetico di suo padre, e l’influsso astrale del suo padrino Sirius Black, perché i suoi pregiudizi sono rimasti invariati, anche dopo mille dimostrazioni della bontà d’animo, celata con cura eppure evidente ad un occhio allenato, del suo Professore.
Ma noi, invece, ne siamo strenuamente convinti.
Severus Piton ha un naso enorme e veste tutto di nero (che comunque sfina, non passa mai di moda ed è l’unico colore elegante in tutte le stagioni, riconosciamoglielo e ammettiamo anche che si sposa dannatamente bene con il colore corvino dei suoi occhi di tenebra. Perché siamo avvocati e giurati, ma anche donne e uomini di gusto, diamine!) e con ciò?
Vogliamo spedirlo a deperire ad Azkaban solo per questo?
No, io vi dico, no!
Severus Piton non possiede meno onestà e cuore di quanto abbia naso!
Fate le debite proporzioni, voi tutti comprendete quanto egli sia retto, leale e orientato al bene.
Severus Piton, signori, è un insegnante preparato, un ottimo pozionista, un mago eccellente, un gran secch… emh… uno studioso infaticabile.
E’ un uomo semplice, anche se meticoloso e ordinatissimo.
Non esagera in nulla, non ha vizi (anzi, come vedremo, ne ha uno e uno solo).
Non è un inguaribile goloso (e questo osservando la sua elegante e snella siluette potete verificarlo voi stessi), non beve eccessivamente (giusto un bicchiere o due di vino rosso in compagnia se ha ospiti. Perché è anche un compito padrone di casa), non fuma, non si rintrona di televisione (anche perché non ce l’ha).
Basta poco a Severus Piton per essere felice: studenti che imparino almeno la metà di quel che prova ad insegnar loro (o che, se non altro, sappiano decifrare la sua scrittura sulla lavagna e non fondano più di un calderone al giorno), il proprio laboratorio pulito e in perfetto ordine, un buon libro, il fuoco del caminetto e, di tanto in tanto, qualche ora di libertà per farsi un’allegra manciata di affari suoi (come chiunque altro al mondo).
Ma quest’uomo tanto morigerato ha anche lui un brutto, bruttissimo, abominevole vizio (lui lo chiama hobby, ma temiamo che vi si sia assuefatto proprio come al peggiore dei vizi, ahimè!).
Ebbene sì, perfino lui, ha un passatempo preferito cui non riesce a sottrarsi, per quanto si tratti di un’attività stancante e non meno pericolosa per sé del Banging Jumping o del salto in barile delle Cascate del Niagara.
Guardatelo, signori giurati, e nell’ascoltare il suo segreto siate clementi, ricordate che nessuno è perfetto.
Questo, lo diciamo col rossore a imporporarci le guance, è l’indicibile vizio di Severus Piton: salvare Harry Potter da morte certa, o comunque da qualsivoglia pericolo e/o guaio in cui abbia avuto l’occasione di cacciarsi.
Perché anche il Signor Potter ha, a sua volta, un brutto viziaccio: ficcarsi sempre nei guai e, nelle giornate fortunate, quando gli va davvero bene, ficcarci anche tutti i suoi amici.
Un hobby questo che il Signor “Prescelto” Potter coltiva con grande impegno fin dalla tenera età di undici anni. E, siccome l’impegno da sempre i suoi frutti, non possiamo negare i suoi meriti. Il Signor Potter è andato migliorando di anno in anno: se al primo riuscì a mettere in pericolo solo se stesso, Ron Weasley ed Hermione Granger (comunque già tre in una botta sola non è male, signori giurati), al secondo era già in crescendo, al punto di potersi vantare di aver coinvolto anche la giovane Ginevra Weasley e al quinto non lo teneva più nessuno, tanto che riuscì nella mirabolante impresa di mettere in pericolo (badate bene, tutti in un colpo solo), oltre a sé, ben cinque dei suoi amici (Son cose non da tutti, ci vogliono anni di strenuo allenamento e indubbio talento naturale, di cui il Signor Potter è ampiamente dotato).
Ma non siamo qui per esaltare le imprese del Signor Potter nel campo del suo sport preferito (sebbene ne siamo ammirati e lo proporremmo quanto prima per il libro dei Guinness dei primati).
Ciò che ci premeva dire è che, dato il curioso sport cui il “Ragazzo sopravissuto” si dedica, all’imputato, il Professor Piton, non mancano, ahimè, le occasioni per indulgere a sua volta nel proprio vizio: salvargli la pelle, come già si è detto.
A tal proposito, lasciatemi dire che (per quanto agonisticamente ammirevoli siano i record raggiunti dal “Prescelto”) il Signor Harry Potter dovrebbe essere tenuto ben lontano da Severus Piton.
Voi mettereste una mescita di vini sotto la casa di un alcoolista?
Sono certa di no, e voi converrete con me che, o si impedisce a Harry Potter di cacciarsi nei più atroci pericoli, o lo si allontana da Piton (il che è senza |
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Arringa #113 fornita da Niky (29/08/2006) |
Severus Piton sapeva che Voldemort aveva creato degli Horcrux e ciò come influisce sulla fiducia di Silente in lui?
Ha qualcosa a che fare con la cosiddetta “ragione di ferro” (mai rivelata dal Preside a nessuno, nemmeno a Harry) per cui Silente si fida ciecamente di Piton?
Intanto è bene dire che non possiamo sapere per certo se Piton sapeva o no degli Horcrux.
Forse sì, dato che Voldemort afferma (HP4; pag 551 e 555) che i suoi adepti sapevano bene che lui, Tom Riddle, si era spinto più avanti di chiunque altro sulla strada per l’immortalità.
Dunque, i Mangiamorte, Piton compreso, potevano sapere almeno che Voldemort aveva fatto qualcosa per rendersi immortale e Piton, curioso come pochi e gran conoscitore delle Arti Oscure aveva modo, volendo, di immaginare come.
Ma non ne siamo certi.
Allora proviamo ad esaminare gli altri due questiti.
A questo punto, mi vien da pensare che, in realtà, ce ne sono due di "ragioni di ferro", una dal punto di vista di Piton (la ragione del suo ravvedimento) ed un'altra da quello di Silente (la ragione della sua totale fiducia):
- La ragione di ferro del pentimento di Piton credo sia esattamente quella dichiarata da Silente a Harry, cioè il fatto che, a causa delle rivelazioni di Piton a Voldemort, riguardo la Profezia, i Potter sono morti.
Tenendo conto che è probabilissimo che Piton fosse innamorato di Lily Evans, direi che c’è di che rammaricarsi per la vita intera e volersi vendicare di Voldemort.
Per cui, è logico che Piton sia passato dalla parte di Silente e gli sia totalmente fedele.
- La ragione di ferro di Silente, invece, potrebbe essere differente.
Cioè, Piton potrebbe aver convinto Silente mostrandogli i propri ricordi nel pensatoio, perchè i ricordi non possono essere manomessi senza che la cosa sia palese (vedi la nebbia nel ricordo manomesso di Slughorn).
Oppure, semplicemente gli ha confessato i propri sentimenti per Lily e Silente, ottimo conoscitore dell’animo umano gli ha creduto, perché Piton non è tipo da sbandierare i sentimenti in piazza senza motivi gravissimi.
Dunque gli Horcrux non avrebbero a che fare con la fiducia di Silente in Piton?
Attenzione! Quanto detto implica solo che gli Horcrux non c’entrino con la “ragione di ferro”.
Questo non significa, però, che gli Horcrux non costituiscano comunque una prova a discarico di Piton.
Infatti, è verissimo che non abbiamo prove a supporto del fatto che Severus Piton sapeva degli Horcrux e l'abbia rivelato a Silente. Anzi, probabilmente, Silente aveva già intuito da sé l’esistenza degli Horcrux (ed infatti dice qualcosa di simile nel commentare il ricordo del giorno in cui Voldemort gli domandò di insegnare ad Hogwarts) e stava solo cercando conferma alla propria idea.
Ma noi sappiamo che Piton ad un certo punto è al corrente che Silente sta cercando gli Horcrux.
Questo è un dato certo.
Lo sappiamo per il famoso motivo che è Piton che ha curato la mano di Silente e per curare una maledizione bisogna assolutamente sapere chi o cosa l'ha causata.
Un po’ come per curare i sintomi di una malattia bisogna conoscerne per forza di cose la causa.
Quindi, Piton per curare il Preside ha visto l'anello ed ha saputo da Silente cos'era. (esattamente come poi gli accade per per la collana che quasi uccide Katie Bell).
Da quel momento in poi Piton sa tutto e non stiamo facendo più supposizioni senza riscontro alcuno.
Ci possiamo basare, infatti, su due passi precisi del libro e in un caso è proprio Silente a raccontarcelo.
Il passo sulla collana, poi, è tipicamente uno di quelli in cui JKR ci dice, senza possibilità di smentita, come funziona un dato meccanismo del suo mondo. Al San Mungo Katie non ci sarebbe mai arrivata viva se Piton non avesse visto la collana e, per averla vista, saputo quale tipo di maledizione aveva colpito la ragazza.
Il meccanismo è identico per la maledizione che ha colpito la mano di Silente.
Inoltre, Piton è da anni preparato per diventare insegnante di difesa contro le Arti Oscure (cattedra che gli viene infine assegnata) e certamente la materia non è limitata alla conoscenza degli incantesimi senza perdono e dei relativi controincantesimi, ma comprende anche lo studio, almeno da parte del docente, dei rimedi ad una fattura che è già stata eseguita.
Quindi è più che logico ritenere che Piton abbia studiato gli effetti del maleficio che colpisce chi distrugge un Horcrux e sappia riconoscerli quando li vede.
Se sommiamo a questo il "Raccontagli tutto" con cui Silente manda Harry a chiamare Piton quando si trovano sulla torre, guarda caso proprio dopo aver bevuto il veleno posto a guardia di un Horcrux , abbiamo un altro importante indizio.
E’ chiaro, infatti, che con “raccontagli tutto” Silente intende che Harry deve riferire a Piton cosa è successo nella caverna.
Che altro dovrebbe riferirgli, se no? Che ci sono i Mangiamorte a scuola?
Ma questo Piton potrebbe perfino già saperlo, per quel che ne sa Silente, o comunque può dirglielo qualunque altro ragazzo o docente di Hogwarts, senza scomodare Harry.
E, soprattutto, non si vede perché Harry dovrebbe agire con tanta segretezza (Silente si raccomanda che Harry usi il Mantello dell’invisibilità, che non si faccia vedere da nessun altro oltre Piton e che non parli con nessun altro oltre Piton) se non per qualcosa di appunto tanto segreto, come la ricerca degli Horcrux.
Sommando gli indizi otteniamo questo risultato: ad inizio 6° libro, prima ancora di parlare con Bellatrix, Piton sa esattamente che Voldemort ha creato degli Horcrux e che Silente li sta cercando e distruggendo.
Poco ci importa se Piton lo capisce da sé, per aver curato la mano di Silente o glielo dice Silente stesso, anche se è più probabile questa seconda ipotesi, dato che poi, appunto, il Preside manda Harry a riferire a Piton sugli avvenimenti nella caverna.
A questo punto, non ci importa nemmeno più che non sia stato Piton a dire anni addietro a Silente degli Horcrux.
Quel che conta è che: Piton sa qualcosa che, per dirla come la direbbe Albus, è di vitale importanza per Voldemort, perché “la cosa riguardava Voldemort in prima persona” (HP6; pag.498), proprio come un tempo la Profezia (e non sto usando a caso le parole che Silente dice riguardo a quando Piton riferì la profezia all’Oscuro Signore).
Piton sa degli Horcrux, da cui dipende l’immortalità dell’Oscuro Signore, e sa che Silente sta cercando di distruggerli, cosa da cui discende la possibilità di sconfiggerlo e non lo dice a Voldemort.
Altrimenti, Voldemort prenderebbe le sue precauzioni e JKR ha scritto nero su bianco che non lo fa! (HP6; pag. 461-462 Silente afferma che Voldemort non si accorge, se nessuno lo avvisa, quando un Horcrux viene distrutto e che è per questo che fino ad allora non ha agito per proteggere ulteriormente gli Horcrux).
Quando da ragazzo Piton era fedele a Voldemort corre a dirgli della profezia. Ora perchè non gli dice che Silente sta cercando e distruggendo i suoi Horcrux?
Semplice, perché Piton non è più fedele a Voldemort: perché Piton non è più un Mangiamorte.
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Arringa #83 fornita da Salvatore (22/06/2006) |
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Arringa #71 fornita da Snap_y000 (15/04/2006) |
Signore e signori della giuria, tante sono state le prove fornitevi per condannare il mio imputato, una meno probabile dell'altra, ma degne di egual rispetto.
Tutti noi, me compresa, ammiravamo e rispettavamo Albus Silente, e credo che sia stata proprio questa la motivazione che ci ha spinto a scagliarci contro Severus Piton, affidandoci all'evidenza e ai pregiudizi. Ma io voglio aiutarvi a comprendere, qui, in questa aula, che le evidenze ingannano, ponendo un panno nero davanti agli occhi.
Volevo ricordarvi che, testuali parole di Albus Silente, Severus Piton E' TORNATO SUI PROPRI PASSI PRIMA DELLA MORTE DI LORD VOLDEMORT, un dettaglio, cari signori, che vorrei sottoporre, in maniera minuziosa, alla vostra attenzione. Ma andiamo avanti: gli anni passano, Lord Voldemort cade e non si sa niente di lui. Arriva il giorno in cui il mio imputato si trova davanti Harry Potter: da presunto "mangiamorte" non avrebbe certo potuto perdere l'occasione offertagli su un vassoio d'argento dal Signor Raptor, che si era impadronito magicamente della scopa del ragazzo durante una partita di Quindich. Invece il mio imputato ha salvato la vita al ragazzo pronunciando le parole del controincantesimo.
Passiamo al quinto anno, quando la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts era in una situazione, oserei dire, particolare. Era normale che a causa dell'assenza del preside "ufficiale" Albus Silente, che era stato sostituito da una donna del ministero, la scuola si trovsse quasi nel caos e che tutto ciò potesse ben giovare al presunto mangiamorte Severus Piton. Ormai non avrebbe avuto niente de perdere: Lord Voldemort era risorto ed i suoi mangiamorte si erano riuniti a lui, la scuola non era più sotto il controllo di Albus Silente che, a sua volta, era assente. Nessuna situazione poteva essere migliore di quella. Ma il mio imputato non solo ha accolto la richiesta d'aiuto di Harry Potter dentro l'ufficio della signora, allora preside, Dolores Umbridge. Non ha neanche fornito il Veritasserum richiesto dalla donna. Appena uscito è invece corso ad avvisare Silente e successivamente a cercare Harry Potter per evitargli altri guai.
Ma ora veniamo al punto sul quale questo tribunale si è riunito: Severus Piton assassino di Silente.
Analizziamo la situazione: Potter pietrificato dallo stesso Silente sotto il mantello dell'invisibilità, un ragazzino di 17 anni che minacciava di morte ad Albus Silente, la bacchetta di qust'ultimo finita non so dove. Ma ora vi pongo io una domanda, signore e signori della corte: Albus Silente avrebbe avuto bisogno di una bacchetta? Stiamo parlando dell'unico mago temuto da Lord Voldemort. Pensate veramente che gli sarebbe servita una bacchetta per fare fuori non solo il ragazzo, ma anche i sucessivi arrivati?!
Il fatto è che il mio imputato aveva un accordo con la vittima, che per ragioni di sicurezza non può affatto rivelare, e io vi dico che Severus Piton non solo sta rischiando nuovamente la vita per colui in cui tutti noi poniamo fiducia, Harry Potter, ma non è affatto un assassino:è un eroe. |
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Arringa #69 fornita da Enrico Panaccio di Cremona (31/03/2006) |
Onorevoli membri della giuria, per quanto le apparenze lo accusino, Severus Piton non è un Mangiamorte, per diversi motivi.
1) Egli ha più volte aiutato l'Ordine della Fenice, a suo rischio e pericolo.
2) Sappiamo inoltre che ha rivelato ad Albus Silente numerose informazioni prima della caduta di Voldemort, salvando numerose vite e tentando di salvare anche i Potter, fallendo solo a causa delle informazioni del Mangiamorte Codaliscia.
3) Ha coscientemente rischiato la vita per impedire a Quirinus Raptor di impossessarsi della Pietra Filosofale, impedendogli di raggiungere l'entrata del luogo in cui la Pietra era custodita pur sapendo che esso era sorvegliato da trappole mortali, e rischiando effettivamente di venire sbranato da un gigantesco cane a tre teste.
4) Inoltre ha salvato la vita ad Harry Potter, a rischio del suo già scarso prestigio fra gli altri insegnanti. L'accusa obietterà che l'ha fatto per liberarsi del debito di vita che aveva contratto nei confronti del defunto James Potter, avendo in precedenza fallito un tentativo in tal senso consistente nell'avvertire James che Voldemort voleva uccidere lui ed il figlio Harry. A coloro che fanno questa obiezione io domando: potete provarlo? Potete provare che Severus Piton avesse agito con tale scopo in modo da poi poter consegnare senza problemi Harry Potter all'Oscuro Signore? Non credo. Anzi, il fatto che, poco dopo la morte di Albus Silente, egli non abbia approfittato della sua palese superiorità in combattimento su Harry Potter per Schiantarlo e consegnarlo a Voldemort è una prova della sua innocenza.
5) Inoltre, benché con tutta probabilità sapesse, come tutti coloro che sono appartenuti ai Mangiamorte, che lord Voldemort era il responsabile delle aggressioni agli studenti mezzosangue, si è attivamente impegnato per annullare lo stato di pietrificazione ed arginare i danni che l'imperizia di Gilderoy Allock poteva provocare, giungendo addirittura a cercare di consegnarlo al basilisco, nella tenue speranza che Allock dimostrasse un po' di coraggio e lo cercasse, trovandolo per pura fortuna.
6) Ha inoltre fornito la Pozione Antilupo a Remus Lupin, benché lo odiasse, e, a rischio e spregio della propria vita, ed aiutato da un odio profondo, ha affrontato Sirius Black, che tutti, compreso Albus Silente, all'epoca ritenevano Mangiamorte e colpevole di strage e di aver consegnato i Potter a Voldemort.
7) Ha anche cercato di impedire a Harry Potter di partecipare al Torneo Tremaghi, fingendo di credere che Harry Potter avesse davvero potuto imbrogliare il Calice di Fuoco, in quanto aveva compreso che dietro a ciò vi era un piano di lord Voldemort, e, dopo la resurrezione di Voldemort, a proprio rischio e pericolo si è infiltrato nella sua organizzazione, stando bene attento a non fornire informazioni veramente utili e cercando più volte di convincere Sirius Black a non lasciare la protezione di Grimmauld Place, oltre che impedendo ripetutamente a Dolores Umbridge di interrogare Harry Potter con il Veritaserum e cercando di impedire a quest'ultimo di cadere nella trappola di Voldemort. L'accusa obietterà che Piton ha poi consegnato dei membri dell'Ordine, giungendo addirittura ad uccidere Albus Silente. Sulla consegna dei membri dell'Ordine, che lo stesso Piton ammette, non ho nulla da dire, tranne che l'unico di cui abbiamo notizia certa era talmente anziano da essere più utile come martire che come membro vivente dell'Ordine, e che quindi abbia fornito tale informazione per non compromettere la sua posizione presso Voldemort e fornire un nuovo modello all'Ordine. Per l'omicidio di Silente, vorrei domandare: chi ha mai detto che non fosse stato SILENTE STESSO a chiedergli di farlo, utilizzando le capacità di Legilimante di Piton o un codice costituito dalla supplica che Piton si è visto rivolgere da Silente? Silente sapeva che Piton aveva stretto il Voto Infrangibile, ed in un atto di estrema bontà ha voluto sacrificarsi per permettere a Piton di vivere, oltre che di proseguire la sua opera di infiltrato, sapendo che, se anche Harry Potter fallisse nell'uccidere Voldemort o Potter, nell'ipotesi che questi sia davvero un suo Horcrux creato involontariamente, si sacrificasse, l'Oscuro Signore ne uscirebbe talmente indebolito da poter essere ucciso dallo stesso Piton.
La mia conclusione, insomma, è che Severus Piton è un genio machiavellico, ma non un Mangiamorte recidivo. |
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Arringa #51 fornita da Margherita Marzo (20/02/2006) |
Signori della corte, Severus Piton non è un Mangiamorte, come i seguaci del signor Thomas Riddle jr sono stati definiti nel linguaggio parlato, ma è un eroe.
Ci sono prove certe in due punti del 4° libro, ossia quando nel ricordo di Silente, nel quale Harry entra dal Pensatoio, quasi per caso e viene detto in tribunale che lui è passato dalla parte del bene prima della caduta del suddetto signor Riddle, rischiando la sua incolumità personale e quando Thomas Riddle "risorge" nel cimitero, dicendo ai suoi servitori, lì riuniti che uno di loro ha tradito, chi altri non è se non l'ex professore di Hogwarts?? Si, è vero che in gioventù Severus Piton ha commesso degli errori ma, alla fine, è ritornato dalla parte del bene, pentendosi delle sue azioni. E, come giustamente, dice il Vangelo "Chi è senza peccato scagli la prima pietra". Il Prof. Piton è eroico, non colpevole, nessuno può metterlo in dubbio, perchè pentirsi sinceramente del male fatto oppure anche solo di un errore è tra le cose più difficili del mondo. Lui c'è riuscito. |
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Arringa #40 fornita da elena di milano (07/02/2006) |
Signor giudice, signori e signore della giuria, come hanno già sottolineato i colleghi della difesa ci sono prove in abbondanza che scagionano il signor Severus Piton dalle accuse si cui sopra.
L'argomento è stato così ampiamente trattato che finirei col ripetere tesi già ampiamente approfondite. Così ho deciso di sottoporre all'attenzione della corte un particolare comune a molti episodi a cui siamo stati partecipi.
Quando c'è motivo di dubitare di Piton si torna sempre sullo stesso fatto: nell'imputato c'è di più di quanto non sembri. Se fosse semplicemente malvagio e sadico, non avrebbe avuto motivo di salvare Harry dal sortilegio di Raptor alla partita di quiddich, o ancora, per sadismo, avrebbe potuto far finta di non capire le allusioni di Harry a Felpato nell'ufficio della Umbrige, invece si è dato la pena non solo di controllare che Sirius fosse al sicuro ma addirittura è cercare Harry, per parlargli si presume e quindi tranquillizzarlo, visto che qualunque allusione a Felpato sarebbe servita a evitare i problemi al Ministero, in questa occasione ha dunque fatto più del necessario. Per quanto riguarda il mero fatto di portare un mantello nero, chiamare voldemort "Signore Oscuro", avere una casa e un ufficio che possono incutere timore agli studenti della scuola, sono dell'opinione che non cosituiscano fatti sufficienti per giustificare una condanna. L'atmosfera tenebrosa che lo circonda deriva da una caratteristica caratteriale, non ci sono prove empiriche che stabiliscono che chi ha gusti tetri debba per forza essere cattivo: l'imputato dice a Goyle di attenuare la presa su Paciock nell'ufficio della Umbrige quando questo gli tiene un braccio stretto al collo, se fosse stato realmente malvagio non avrebbe avuto motivo di farlo, poteva ignorare la situazione o far finta di non aver visto. Ripeto, nel signor Piton c'è più di quanto sembra quindi per mancanza di prove non può essere considerato colpevole. |
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Arringa #28 fornita da Silente, integrata dall'Ufficio Gip-Gup (S) di Roma (31/01/2006) |
Gentili ed attentissimi Signori della Giuria, Severus Piton non è colpevole, nella maniera più assoluta. Lui, da grande mago qual'è, fedelissimo di Silente ed al servizio incondizionato dell'Ordine della Fenice, ha fatto ciò che gli è stato chiesto da Silente, per poter essere di aiuto ad Harry nel settimo libro, per permettergli di sconfiggere l'Oscuro Signore così come predetto dalla profezia della Prof.ssa Cooman.
Ma iniziamo con ordine, analizzando i punti che avvalorano questa tesi.
1) Da mangiamorte, il Prof. Piton è stato il principale artefice della morte di James Potter (è stato lui stesso ad aver riferito a Voldemort la profezia, anche se parziale...), non solo per odio, ma spinto da una ragione più importante: il suo amore per Lily EVans (vi siete mai chiesti come facesse ad essere così brava in Pozioni, come da ammissione di Lumacorno nel sesto libro? Ovvio che ci fosse lo zampino del Prof. Piton). Tuttavia Lily gli ha preferito un altro, James Potter, da qui il desiderio di Piton di vederlo morto. Ma il feroce comportamento di Voldemort, che ha ucciso la sua amata, ha indotto Piton a cambiare schieramento...per amore e per vendicare Lily
2)Silente, conscio di tale motivazione e sostenitore del fatto che ciò che regge il mondo è L'AMORE, sapendo appunto che il Prof.Piton stava dalla loro per vendicare la sua amata, è convinto, sulla base di tale motivo, dell'assoluta fedeltà del Prof. Piton!!
3) il terzo punto è fondamentale. Silente sa che Draco è innocente, e sa che, in fondo, è incapace di uccidere. Quindi Silente, che crede fermamente nella forza dell'amore, pur di sottralo all'ira di Lord Voldemort, chiede a Piton di salvarlo, anche a costo di sacrificare se stesso, a seguito del Voto Infrangibile concluso da Piton!
4)Ciò porterà degli innegabili vantaggi anche ad Harry prima della sua morte (inevitabile, secondo me). Essendo riuscito ad uccidere Silente, infatti, il Prof. Piton sicuramente avrà maggior prestigio all'interno dei Mangiamorte, Lord Voldemort avrà maggiore fiducia in lui, e ciò rafforzerà il suo ruolo di spia in favore dell'Ordine della Fenice.
In aggiunta a ciò, vorrei sottolineare la frase che Piton rivolge ad Harry dopo aver ucciso Silente: "NON CHIAMARMI VIGLIACCO!". Perché dice ciò? E' ovvio, non è un vigliacco, sta facendo con dolore quel che Silente gli ha chiesto di fare (è per questo che nel sesto libro Hagrid dirà di aver sentito litigare Silente e Piton: perché il Preside gli ha chiesto l'impossibile, di essere ucciso per sua mano per il bene di tutti).
In chiusura, rileggete il Capitolo 2 del sesto libro. Harry Potter ed il Principe Mezzosangue, il Voto Infrangibile e noterete che nella terza fase del giuramento la mano di Piton trema: significherà pur qualcosa!!
Certo, solo il tempo c'è lo dirà, ma, a mio avviso, Piton non è colpevole di tradimento, ma solo un gran mago, pieno di dolore nel cuore, pentito per avetr fatto uccidere James Potter, e sconfortato dalla perdità della sua amata Lily; mettetevi nei suoi panni, non sarebbe dura incontrare il figlio di una persona che voi amate, nato da lei e dalla persona che più odiate al mondo?
Harry carattere sfacciato e coraggio del padre, occhi e dolcezza della madre: povero Piton deve essere stata dura, ma non può permettere che anche il figlio della sua adorata muoia. E' per questo che ritorna fra i Mangiamorte e con Lord Voldemort: per amore di Lily.
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Arringa #27 fornita da LunaLovegood di london (30/01/2006) |
Signori della giuria, sarò breve ma efficace.
L'imputato viene qui accusato di fare parte del'associazione dei cosiddetti "Mangiamorte", ma non vi esiste alcuna prova certa, se non la sua stessa parola all'inzio del sesto libro. Ora, della sua parola non ci possiamo fidare, in quanto vi sono molti documenti che attestano fin dal primo anno di scuola di Harry Potter la sua falsità e tendenza all'opportunismo.
Quindi, la sua parola non può essere considerata una prova.
L'assassinio di Silente non è neppure una prova, e se ne discute infatti ampiamente in altre sedi, senza arrivare ad alcuna certezza.
Inoltre, non sappiamo cosa effettivamente abbia convinto Silente dell'innocenza di Piton, e non possiamo basarci sulle supposizioni di Harry in quanto è troppo coinvolto emotivamente, nè su quelle dell'imputato stesso a Bellatrix (secondo capitolo del sesto libro), per i motivi elencati prima, e perchè rivelare alla signora Balck i propri piani sarebbe risultato altamente compromettente, sia se fossero per servire Silente sia per servire Voldemort (non abbiate timore di pronunciare il suo nome).
Per ultimo, una considerazione che non so se mi è permesso di fare. Veniamo a sapere che Piton è in stretto contatto con i Mangiamorte fin dal secondo capitolo del sesto libro, e veniamo a sapere nello stesso capitolo che Piton dovrà probabilmente uccidere Silente. Ora, permettetemi di ricordarvi che la scrittrice J.K.Rowling è sempre stata lontana dal rivelare il finale all'inzio del libro, e ha sempre rivelato la verità solo alla fine. Non vi sembra strano, signori della giuria, che questa verità sia stata mostrata così presto senza essere smentita? Ai fini della vicenda non ha senso mostrare subito al lettore la presunta "vera identità" di Piton, perchè avrebbe dovuto farlo?
Non è forse invece un modo per sviare il lettore, e soprenderlo poi nelle pagine del settimo libro con un'altra verità, che spiegherebbe molte cose, primo fra tutti l'attegiamento di Silente, e mostrerebbe quindi finalmente l'innocenza almeno parziale di Piton?
Sta a voi giudicare, signori della corte. |
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Arringa #5 fornita da itsuki (20/01/2006) |
Io credo, signore e signori della giuria, che l'imputato, Severus Piton, accusato di essere un "voltagabbana e mangiamorte" debba essere assolto.
Il motivo che spinge tutti a credere che egli sia colpevole di tradimento, è l'assasinio di Albus Silente. Ma la verità è che Piton è stato costretto a farlo, e non da Voi-sapete-chi, ma dallo stesso Albus Silente. Infatti, dopo aver sigillato il Voto Infrangibile, nel quale Piton si impegnava a proteggere Draco Malfoy e a portare a termine il compito assegnatogli (che in quel momento lui in realtà non conosceva ancora e che poi ha scoperto essere quello di uccdere Silente) a costo della vita, egli aveva solo due scelte:
1) rompere il patto, salvare la vita a Silente e morire.
2) non rompere il patto, uccidere Silente e godere così della piena fiducia di Voi-sapete-chi.
A questo punto, deve essersi consultato con Silente su come agire. Fu allora che Silente comprese che la sola scelta possibile era il suo sacrificio. Infatti, essendo l'obiettivo principale quello di recuperare gli Horcrux, era necessario che una persona fidata (presso Voi-sapete-chi) fosse in grado di scoprirne l'esatta ubicazione. Silente chiese quindi a Piton di ucciderlo perchè in quel momento la sua vita era meno importante del loro obiettivo. Fu allora che Hagrid li sentì litigare, e suo malgrado Piton dovette alla fine accettare il compito che Silente gli imponeva.
Quando si trovarono nel momento cruciale sulla torre, Silente pregò Piton, non di risparmiarlo, bensì di ucciderlo.
Il difetto peggiore di cui viene accusato Silente da Voldemort è quello di credere nel lato buono delle persone. Egli ci ha creduto a costo della vita: credere in Piton significa credere in Silente e io sono certa che voi tutti crediate ancora in Silente, nonostante egli non sia più con noi. |
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