Imputazione #2 - Prova #15 : "Rapporti di piton con i mangiamorte"
Prova fornita da Astry e altri
Bellatrix rimase senza fiato; Narcissa parve perdere il controllo.
“Volevo solo dire… che nessuno è ancora riuscito… Severus… per favore… tu sei l’insegnante preferito di Draco, lo sei sempre stato… sei un vecchio amico di Lucius… ti supplico… sei il prediletto del Signore Oscuro, il suo consigliere più fidato… vuoi parlargli, convincerlo…?”
(Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 39) LETTERA A

Tutta questa attenzione da parte della stampa sembra averti montato quella testa che peraltro avevi già piena di arie, Potter disse Piton piano, quando il resto della classe si fu rimesso allavoro.
Harry non ribatté. Sapeva che Piton stava cercando di provocarlo; l'aveva già fatto in passato. Senza dubbio sperava di trovare un'altra scusa per togliere una bella cinquantina di punti a Grifondoro prima della fine della lezione.
‘Può anche darsi che tu continui a coltivare l'illusione di aver catturato l'interesse di tutto quanto il mondo della magia continuò Piton, così piano che nessun altro poteva sentirlo (Harry continuò a pestare i suoi scarabei, anche se li aveva già ridotti a una polverina finissima), ‘ma a me non importa quante volte la tua foto compare sui giornali. Per me, Potter, non sei altro che un ragazzino odioso che si considera al di sopra delle regole.
Harry versò gli scarabei polverizzati nel calderone e prese a tagliuzzare le radici di zenzero. Gli tremavano le mani per la rabbia, ma tenne gli occhi bassi, fingendo di non sentire.
‘Quindi ti avverto, Potter riprese Piton, con voce più suadente e minacciosa, ‘fama e gloria o no... se ti sorprendo un'altra volta a entrare nel mio ufficio...’
‘Non mi sono nemmeno avvicinato al suo ufficio!’ disse Harry rabbioso, dimenticando la pretesa sordità.
‘Non mentire’ sibilò Piton, gli impenetrabili occhi neri che perforavano quelli di Harry. ‘La pelle di Girilacco. L'Algabranchia. Vengono tutte e due dalle mie scorte personali, e io so chi le ha rubate.
Harry fissò Piton di rimando, deciso a non batter ciglio né ad assumere un'aria colpevole. In verità non aveva rubato nessuna di quelle due cose. Hermione aveva preso la pelle di Girilacco quando facevano il secondo anno - serviva loro per preparare la Pozione Polisucco - e mentre all'epoca Piton aveva sospettato di Harry, non era mai stato in grado di dimostrarlo. E l'Algabranchia naturalmente l'aveva rubata Dobby.
‘Non so di cosa sta parlando mentì freddamente.
‘Non eri nel tuo letto la notte che il mio ufficio è stato violato!’ sibilò Piton. ‘Lo so, Potter! Ora, Malocchio Moody può anche essersi unito al tuo fan club, ma io non ho intenzione di tollerare il tuo comportamento! Un'altra passeggiatina notturna nel mio ufficio, Potter, e la pagherai!’
‘Va bene disse Harry in tono sostenuto, tornando a occuparsi delle sue radici di zenzero, ‘me lo ricorderò se mai mi verrà voglia di entrarci.
Gli occhi di Piton lampeggiarono. Infilò una mano nella veste nera. Per un folle istante, Harry credette che Piton stesse per estrarre la bacchetta e scagliargli contro una maledizione: poi si accorse che aveva preso una bottiglietta di cristallo piena di un liquido completamente trasparente. Harry la guardò incuriosito.
‘Lo sai che cos'è questa, Potter?’ disse Piton, gli occhi accesi di nuovo da un luccichio pericoloso.
‘No’ rispose Harry, questa volta con assoluta sincerità.
‘E' Veritaserum: una Pozione della Verità così potente che solo tre gocce ti costringerebbero a rivelare i tuoi più intimi segreti davanti a tutta la classe disse Piton in tono maligno. ‘Ora, l'uso di questa pozione è regolato da severissime disposizioni del Ministero. Ma se non stai attento a quello che fai, può anche darsi che la mia mano scivoli e scosse leggermente la bottiglietta di cristallo ‘proprio sopra il tuo succo di zucca serale. E allora, Potter... allora scopriremo se sei stato nel mio ufficio o no’.
(Harry Potter e il Calice di Fuoco pag. 439-441) LETTERA B

Moody fu scagliato all’indietro e cadde sul pavimento. Harry, che non aveva smesso di fissare il punto in cui un attimo prima c’era il viso di Moody, vide Albus Silente, il professor Piton e la professoressa McGranitt restituirgli lo sguardo dall’Avversaspecchio. Si voltò e vide il terzetto in piedi sulla soglia, Silente in testa, la bacchetta tesa.
Da HP 4; pag. 577-578. Fornita da Astry. LETTERA C
 
Accusa
 
Deduzione #337 fornita da Avv. Sara Tsukino di Brescia (10/02/2006)
Lettera B
Il prof. Piton è ben noto per la sua capacità di legilimens pertanto era perfettamente a conoscenza dei pensieri dell'alunno Harry Potter e delle sue azioni:semplicemente lo accusava per poter coprire il collega Mangiamorte Barty Crouch Jr nei panni del prof. Moody
 
Deduzione #275 fornita da Lunastorta di Milano (27/01/2006)
Aggiungo che lo stesso imputato ha dichiarato nel corso di una conversazione con la mangiamorte, già condannata, Bellatrix Black, di non aver mai cercato Voi-sapete-chi credendolo sconfitto, finchè non è risorto la notte dell'ultima prova del torneo Tremaghi. Quindi, non era a conoscienza dell'attività degli altri Mangiamorte e meno ancora dei piani di Voi-sapete-chi. L'imputato non era perciò a conoscienza della vera identità di Malocchio Moody, ossia Barty Crouch Jr., e non possiamo quindi sapere se avesse, o non avesse, intenzione di aiutarlo.
 
Deduzione #258 fornita da Severus di Brescia (24/01/2006)
Rispondo alla deduzione della difesa #254 ... quarto libro, pagine 554-558: all'epoca dei fatti indicati, Severus Piton, come tutti, credeva che l'Oscuro Signore fosse stato eliminato per sempre e non essendo ancora tornato al suo servizio, non poteva conoscere i piani dell'Oscuro Signore ...
Credo che Lord Voldemort si riferisse a Piton, quando, nel cimitero, tra i mangiamorte assenti indica colui che lo ha lasciato per sempre e che sarebbe morto ...
Piton cerca semplicemente di fare il doppio gioco per salvarsi la coda ...
 
Deduzione #256 fornita da Jeysi (10/02/2006)
Lettera B
Voglio far notare alla difesa che sarebbe stato insensato da parte di un uomo astuto come l'imputato, di lasciar trasparire ciò che sapeva o che non sapeva. Mi pare molto più ovvio accusare Potter (che è anche il suo bersaglio preferito), e mostrare agli studenti la sua solita "maschera"
 
Deduzione #7 fornita da A cura dell'Ufficio GIP-GUP (B) (10/02/2006)
Lettera A
L’imputato ha intrattenuto rapporti più che amichevoli con la famiglia Malfoy i cui componenti, sia in passato che attualmente, sono stati identificati come membri attivi del gruppo dei mangiamorte.

Nonostante il nome della famiglia Malfoy fosse stato riabilitato dopo la Prima Guerra Magica, era una diffusa opinione che i Malfoy abbracciassero ancora gli ideali di Lord Voldemort.

("Conoscevate già Malfoy?"
Harry le raccontò del loro incontro a Diagon Alley.
"Ho sentito dire della sua famiglia" disse Ron cupo. "Sono stati tra i primi a tornare dalla nostra parte dopo che Tu-Sai-Chi è scomparso. Dissero che erano stati stregati. Papà non ci crede. Dice
che al padre di Malfoy non serviva una scusa per passare dalla Parte Oscura"
.Libro I; capitolo 6; pagina 107 )
 
Deduzione #167 fornita da Astry di Teramo (10/02/2006)
Lettera A
Piton deve necessariamente intrattenere rapporti di amicizia con i Malfoy per non scoprirsi. Questo anche prima della ricostituzione dell’Ordine della Fenice. Silente, infatti, non ha mai smesso di credere in un ritorno di Voldemort
("Sapevo che sarebbero passati dieci, venti o cinquant'anni prima che potesse
tornare, ma ero sicuro che così sarebbe accaduto
– Libro V pag. 772)
E' naturale, quindi, che abbia chiesto a Piton di non rivelare apertamente il suo tradimento, in particolare ai suoi vecchi compagni.
Durante il primo anno di scuola di Harry, Voldemort tenta, infatti, di tornare in vita, ma fallisce nel suo tentativo di prendere la pietra filosofale. Tuttavia, Silente sa che neppure questa volta è stato definitivamente sconfitto e che è in grado di tornare in altri modi.
("No, Harry, non se n'è andato per sempre. E' ancora là fuori, da qualche parte, forse in cerca di un altro corpo da abitare... Visto che non è veramente vivo, è impossibile ucciderlo”.- Libro I pag. 283)
C’è la possibilità che sia stato Piton stesso ad informare Silente, visto che lui, come i suoi ex compagni Mangiamorte, sapeva che Voldemort aveva trovato il modo di eludere la morte.
( “E poi mi chiedo: ma come hanno potuto credere che non sarei risorto? Loro che conoscevano le misure che ho preso, tempo fa, per proteggermi dalla morte dei mortali?”- Libro IV pag. 551)
Piton ha continuato a fingere con i Malfoy e tutti gli altri Mangiamorte perchè non ha mai smesso di essere una spia a favore di Silente.

 
Deduzione #91 fornita da Astry di Teramo (10/02/2006)
Lettera A
Il fatto che Piton sia considerato uno dei mangiamorte più fidati, può solo dimostrare il suo grande valore come spia per l’Ordine. D’altra parte, dal discorso fra Piton e Bellatrix, si capisce come non sia facile per un mangiamorte qualsiasi essere messo al corrente dei piani di Voldemort, Per alcuni è addirittura difficile parlare direttamente con lui ( “Non avevo idea, Codaliscia, che aspirassi a compiti più rischiosi” Rispose Piton con voce di seta“ Ma possiamo provvedere: parlerò con il Signore Oscuro...”
“Posso parlarci da solo, se voglio!”
“Sicuro che puoi” disse Piton, sogghignando
- Libro VI pag 30).
E’ evidente che Piton non crede affatto che Codaliscia possa parlare a Voldemort quando vuole. Ciò dimostra che non tutti i mangiamorte sono considerati allo stesso modo dal loro padrone.
(“Le mie informazioni sono state consegnate al Signore Oscuro” rispose Piton. Se lui decide di non parlarne con te...”
“Lui mi dice tutto!” Ribattè Bellatrix, infiammandosi. “Dice che sono la più leale, più fedele...”
“Davvero?” fece Piton, la voce delicatamente modulata a suggerire incredulità. “Lo dice ancora, dopo il fiasco al ministero?
” - Libro VI pag. 35)
Voldemort condivide i suoi piani solo con quelli che considera i più leali e i più fidati. Il ruolo di spia di Piton sarebbe del tutto inutile se lui non fosse riuscito a conquistarsi la stima di Voldemort .
 
Deduzione #11 fornita da Salvatore (10/02/2006)
Lettera A
Severus Piton non è più in Mangiamorte, è stato scagionato da Silente, il quale ci dice di più. Il prof. Piton è diventato una spia all'interno di tale associazione.
(Harry Potter e il calice di fuoco, cap.30, pag. 503: «Non ancora!» urlò Karkaroff, disperato. «Aspettate, ne ho altri!»Harry lo vide sudare alla luce delle torce, la pelle candida che faceva un netto contrasto con la barba e i capelli neri.«Piton!» gridò. «Severus Piton!»
«Piton è stato assolto da questo tribunale» disse Crouch in tono gelido. «Albus Silente si è fatto garante per lui».
«No!» urlò Karkaroff, tendendo le catene che lo legavano alla sedia. «Ve lo assicuro! Severus Piton è un Mangiamorte!»
Silente si alzò. «Ho già deposto a questo proposito» disse chiaramente. «Severus Piton è stato un Mangiamorte, è vero. Però è tornato dalla nostra parte prima della caduta di Voldemort e ha fatto la spia per noi, a suo rischio e pericolo. Ora non è un Mangiamorte più di quanto lo sia io»
.)
E' ovvio che per svolgere tale compito non può certo inimicarsi i Malfoy, vicini a Voldemort ("Harry Potter e il calice di fuoco, cap. 33, pag. 553 «Lucius, mio viscido amico» mormorò, fermandosi di fronte a lui. «Mi dicono che non hai ripudiato le vecchie abitudini, anche se davanti al mondo presenti un volto rispettabile. Sei ancora pronto a prendere il comando in una battuta di caccia al Babbano, suppongo. Eppure non hai mai cercato di trovarmi, Lucius... le tue imprese alla Coppa del Mondo di Quidditch sono state divertenti, oserei dire... ma le tue energie non sarebbero state meglio indirizzate nel trovare e nel sostenere il tuo padrone?»
«Mio signore, sono stato costantemente all'erta» disse pronta la voce di Lucius Malfoy da sotto il cappuccio. «Se vi fosse stato un segnale da parte vostra, una qualche voce su dove vi trovavate, sarei stato immediatamente al vostro fianco, nulla mi avrebbe potuto impedire...
»)
Nel caso in cui Voldemort fosse tornato, come in effetti è avvenuto, che cosa sarebbe avvenuto di lui, se Voldemort avesse sapufo che faceva il doppiogioco? Il comportamento del prof. Piton, è stato, infatti, molto assennato. E' logico che una spia utile è una spia che occupi una certa posizione all'interno dell'associazione che deve spiare e soprattutto che non si faccia scoprire a fare il doppiogioco.