Imputazione #4 - Prova #18 : "Silente non teme la morte"
Prova fornita da Franz, Salvatore e altri
“Per uno giovane come te, sono sicuro che tutto questo sembrerà incredibile, ma per Nicolas e Petronella è proprio come andare a dormire dopo una giornata molto, molto lunga. In fin dei conti, per una mente ben organizzata, la morte non è che una nuova, grande avventura. Sai, la Pietra non era poi una cosa tanto prodigiosa. Si, certo: tutti i soldi e tutta la vita che uno può volere …. Sono le due cose che la maggior parte degli esseri umani desidera più di ogni altra …. Ma il guaio è che gli uomini hanno una particolare abilità nello scegliere proprio le cose peggiori per loro”.

"Niente è peggio della morte, Silente!" ringhiò Voldemort.
"Ti sbagli" replicò Silente,
CUT
"In verità, l'incapacità di capire che esistono cose assai peggiori della morte è sempre stata la tua più grande debolezza..."
Da HP 1; pag. 283 e HP 5; pag. 754. Fornita da Laura (integrata dall'Ufficio GIP-GUP). LETTERA A



"Be', ho bevuto qualcosa... e sono tornato... " in un certo senso" borbottò Silente.
CUT
Abbiamo deciso di mettere il Marchio Nero sopra la Torre e di costringerla a tornare subito..." ribattè Malfoy. "E ha funzionato!"
"Be'... si e no..," repilicò Silente.
DA HP 6; pag. 534/535. Fornita da Franz. LETTERA B


“Sei stato sciocco a venire qui stanotte, Tom,” disse calmo Silente. “Gli Auror sono per strada”.“Per allora io me ne sarò andato, e tu sarai morto!” sibilò Voldemort. Sparò contro Silente un’altro incantesimo mortale, ma lo mancò e colpì invece il tavolo del guardiamago, che prese fuoco. Silente mosse appena la bacchetta: ne scaturì un incantesimo che al suo passaggio Harry, benchè protetto dal suo guardiano dorato, si sentì rizzare i capelli; stavolta per respingerlo Voldemort fu costretto a evocare dal nulla uno scintillante scudo argenteo. L’incantesimo, quale che fosse, non provocò danni visibili allo scudo, ma ne trasse un rintocco profondo simile a un gong: un suono stranamente agghiacciante. “Non vuoi uccidermi, Silente?” gridò Voldemort, gli occhi scarlatti socchiusi appena visibili oltre il bordo dello scudo. “Sei superiore a tanta brutalità, vero?”.“Sappiamo entrambi che ci sono altri modi di distruggere un uomo, Tom” replicò tranquillo Silente, ed avanzò verso di lui come se non avesse paura alcuna, come se nulla fosse successo ad interrompere la sua passeggiata nell’Atrium. “Ammetto che non mi darebbe soddisfazione toglierti soltanto la vita...”.“Niente è peggio della morte, Silente!” ringhiò Voldemort. “Ti sbagli”, replicò Silente, continuando ad avvicinarsi e parlando in tono leggero come se stessero facendo due chiacchiere davanti a un bicchierino. Vedendolo camminare così indifeso, privo di scudo, Harry ebbe timore; avrebbe voluto gridare un avvertimento, ma il suo guardiano senza testa continuava a tenerlo contro la parete, bloccando ogni suo tentativo di liberarsi. “In verità, l'incapacità di capire che esistono cose assai peggiori della morte è sempre stata la tua più grande debolezza...”
DA Harry Potter e l'ordine della fenice, pag. 754. Fornita da Salvatore. LETTERA C



"Sì, credo di sì: solo bevendola posso vuotare il bacile e vedere cosa c'è sul fondo".
"Ma se...se la ucciderà?".
"Ne dubito" rispose Silente, tranquillo. "lord Voldemort non può voler uccidere la persona che riesce a raggiungere quest'isola".
Harry non riusiva a crederci. Era un'altra manifestazione dell'insano accanimento di Silente nel voler vedere il buono in chiunque?
"Signore" replicò, cercando di mantenere un tono ragionevole, "Signore, è di Voldemort che stiamo..."
"Scusa, Harry, intendevo dire che non può volerla uccidere subito" si corresse Silente. "Vorrà mantenerla in vita abbastanza a lungo da scoprire come sia riuscita a superare le sue difese e, cosa più importante di tutte, perchè sia tanto decisa a vuotare il bacile”.
DA Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pagg. 515-516. Fornita da Salvatore. LETTERA D


 
Accusa
 
Deduzione #364 fornita da Maria (06/02/2006)
Lettera A
Signori della Giuria, la prova #18 non è per niente una prova. Tutto quello che ci comunica è l'attitudine coraggiosa e saggia di Silente di fronte alla morte, cosa che può al massimo rendere ancora più orribile il gesto di Piton. Il fatto che egli sia pronto a morire per proteggere Harry non significa affatto che Piton sia innocente, anzi. Nulla fa poi supporre che sapesse quello che stava per accadere: Silente è saggio, ma non onnisciente. Nel corso della sua lunga vita è stato testimone di molti lutti:la morte dei genitori di Harry, di Cedric e di Sirius, solo per citarne alcuni tra i più dolorosi. Li ha affrontati con coraggio, ma non ha saputo impedirli. Con lo stesso coraggio affronta la propria morte, al quale era preparato, ben sapendo di essere sempre più debole e anziano. Ma queste considerazioni non scagionano Piton da quello che ha fatto.
Difesa
 
Deduzione #584 fornita da Niky (23/08/2006)
In relazione alla lettera D:

Si noti che Silente, nella grotta, beve volontariamente e consapevolmente un intero bacile di veleno mortale.Lui stesso ammetto che il contenuto del bacile è un veleno mortale, anche se, quasi certamente, a effetto ritardato.
Ciò, ancora una volta dimostra che Silente non temeva affatto la morte.
E' vero che il veleno non uccide subito chi lo beve e che con un intervento tempestivo, magari Silente sperava di salvarsi, ma è altrettanto vero che il Preside non poteva esser certo al 100% che sarebbe riuscito a farsi curare in tempo.
Silente accetta tranquillamente il rischio proprio perchè non teme la morte.
Il suo comportamento, per altro dimostra anche che Silente farebbe qualunque cosa pur di raggiungere l'Horcrux, cioè per la causa, ovvero per un bene superiore (si veda la prova 19, specialmente lettera C di questa stessa imputazione).
Il che rende del tutto evidente che, al contrario di quanto sostiene spesso l'accusa, Silente non ha mai ritenuto che la propria vita e il proprio ruolo di guida dell'Ordine, fossero talmente importanti per la causa da non potervi rinunciare.
Al contrario, Silente ha dimostrato con i fatti, quando il sacrificio della propria vita si è reso necessario, di potersi sacrificare perchè gli insegnamenti e le direttive da lui impartite ai propri collaboratori, in special modo a Harry e a Piton, non rimanessero infruttuose.
 
Deduzione #554 fornita da Salvatore (19/07/2006)
LETTERA D
Vorrei innanzitutto ricordirvi che, come si evince da questa prova, il prof. Silente non ha paura della morte, ed è disposto a morire per un bene superiore, per qualcosa in cui crede. A questo proposito si collega la frase che il Preside rivolge al prof. Piton poco prima che egli scagli la Maledizione: “Severus, ti prego ..” .
Non sono disposto a credere che Silente stia “implorando” di essere risparmiato. Sembra quasi una preghiera che sottintende “Severus, ti prego, ne abbiamo già parlato, sai che lo devi fare, che è la cosa giusta”; sembra, insomma, che lo stia pregando di non desistere, di non vacillare. Il prof. Silente, infatti, sarebbe morto in ogni caso di lì a poco, per effetto del veleno bevuto nella caverna.
 
Deduzione #285 fornita da Laura integrata dall'Ufficio Gip-Gup (N) di Rimini (28/01/2006)
Questi due brevi dialoghi ci mostrano come Silente si pone di fronte alla morte. Il preside di Hogwarts non mostra alcuna paura nei confronti di questo evento, anzi pare persino incuriosito ("la morte non è che una nuova, grande avventura").
Ciò dimostra che Silente non avrebbe avuto particolari problemi ad immolarsi per salvare la vita di Piton e quella di Harry. Non intendo qui dimostrare che le cose siano effettivamente andate così, tuttavia converrete con me che una simile ipotesi è rafforzata dal fatto che Silente - a differenza di Voldemort - non teme affatto la morte.
Anzi, Silente afferma che ci sono cose peggiori della morte... come ad esempio - aggiungo io - spingere un uomo (Severus Piton) a fare la spia e poi lasciare che muoia per colpa del compito che gli si è affidato. Oppure lasciare Harry senza la "protezione" di Piton.
C'è anche da notare che i due dialoghi sono avvenuti a distanza di anni: uno al termine del primo anno di scuola di Harry, l'altro alla fine del quinto anno. La convinzione di Silente risulta quindi ben radicata.
Infine, scommetto che l'accusa dirà che se la morte non è niente allora perché non lasciare che muoiano Harry e Piton? Qualcosa del genere l'ha detto persino Voldemort ("Se la morte non è nulla, Silente, uccidi il ragazzo..." - "Harry Potter e l'ordine della fenice" p. 756).
Harry e Piton (soprattutto Harry) però non hanno certo la veneranda età del preside!
 
Deduzione #257 fornita da Tobias Snape di Pisa (27/01/2006)
Questo passo - in particolare le frasi che sono state messe in evidenza - ci permette chiaramente di comprendere la sicurezza di Silente e l’esistenza del complotto.
Si nota dai suoi incisi e dalle parole ben dosate, sicure e quasi provocatorie che Silente è consapevole di ciò che sta per accadere: capiamo che Silente sa molte più cose di quanto non lasci pensare e, ultima osservazione, che è sicuro del destino che lo attende.
Quindi si tratta di una chiara prova della non colpevolezza di Piton
 
Deduzione #22 fornita da Salvatore (19/07/2006)
LETTERA A
Questo dialogo fra Harry e Silente ci dimostra chiaramente, in tempi relativamente non sospetti, come quest'ultimo intenda la morte. Se la morte di un intimo amico (erano entrambi colleghi alchimisti) non è nient'altro che una nuova, grande avventura vista normalmente, figuriamoci come intenda la sua, di morte, soprattutto se può servire a corroborare la copertura di una spia dell'Ordine della Fenice all'interno dei Mangiamortee contribuire a salvare la vita di Harry Potter, l'unico che può uccidere Lord Voldemort in base alla ben nota profezia di Sibilla Cooman (Harry Potter e l'ordine della fenice, cap. 37, pag. 777: “Colui che ha il potere di sconfiggere il Signore Oscuro si avvicina… nato da coloro che per tre volte gli hanno resistito, nato al morire del settimo mese… ed il Signore Oscuro lo marchierà come suo pari, ma egli avrà un potere che il Signore Oscuro non concepisce… e se entrambi potranno morire uno per mano dell’altro, per nessuno di loro sarà possibile vivere se l’altro sopravvive… colui che ha il potere di sconfiggere il Signore Oscuro nascerà al morire del settimo mese…”).