La porta si spalancò e qualcuno ne uscì urlando: “Expelliarmus!”Il corpo di Harry si irrigidì all’istante, e cadde all’indietro contro la parete della Torre,
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Poi vide la bacchetta di Silente precipitare nel vuoto oltre il bordo dei bastioni…
CUT
“Non ho la bacchetta, al momento… non posso difendermi”
Da HP6; pag. 529-531. Fornita da Niky. LETTERA A
Ciò significa che dovremo ritoccare un po’ quelle decorazioni! Batté le mani, e istantaneamente i parati verdi si fecero scarlatti e quelli d’argento divennero d’oro; l’enorme serpente di Serpeverde scomparve, lasciando il posto al leone rampante di Grifondoro.
Da HP1; pag. 291. Fornita da Niky. LETTERA B
Il professor Silente tacque, fece per andarsene, poi disse:
"Oh, sì, avrete bisogno di..."
Un cenno casuale della mano e i lunghi tavoli si addossarono alle pareti; un altro cenno, e il pavimento si coprì di centinaia di soffici sacchi a pelo violetti.
"Buonanotte" disse il professor Silente chiudendosi la porta alle spalle.
Da HP3, pag. 138. Fornita da Niky. LETTERA C
« Insomma» sbuffò Caramell, tornando a gonfiarsi, « vorresti affrontare Dawlish, Shacklebolt, Dolores e me tutto da solo, Silente? »
«Per la barba di Merlino, no» rispose sorridendo Silente. «Ameno che non siate così sciocchi da costringermi a farlo ».
« Non sarà solo! » sbottò la professoressa McGranitt, infilando una mano sotto il mantello.
«Sì, invece, Minerva! » la bloccò Silente. «Hogwarts ha bisogno di lei! »
«Basta con questa buffonata!» latrò Caramell, estraendo la propria bacchetta. «Dawlish! Shacklebolt! Prendetelol»
Un lampo argenteo attraversò la stanza, risuonò un botto simile a uno sparo e il pavimento tremò; una mano afferrò Harry per la collottola e lo costrinse a gettarsi a terra, mentre esplodeva una seconda saetta argentea; parecchi ritratti urlarono, Fanny stridette e l'aria si riempì di polvere. Tossendo, Harry vide una figura scura accasciarsi a terra davanti a lui, sentì uno strillo e un tonfo, qualcuno gridò « No! », un vetro andò in frantumi, e poi un trepestio frenetico, un grugnito... infine silenzio.
Harry voltò a fatica la testa per vedere chi stava tentando di strangolarlo, e riconobbe la professoressa McGranitt: aveva trascinato lui e Marietta lontano dal pericolo. Il polverone fluttuava ancora nell'aria tutt'attorno. Mentre cercava di riprendere fiato, Harry vide avvicinarsi una figura molto alta.
« Tutto bene?» chiese Silente.
« Sì! » rispose la professoressa McGranitt, alzandosi e sollevando quasi di peso Harry e Marietta.
La polvere finì di depositarsi, mostrando le disastrose condizioni dell'ufficio: la scrivania era stata rovesciata, e così pure i tavoli dalle lunghe gambe sottili; gli strumenti d'argento erano in pezzi; Caramell, la Umbridge, Kingsley e Dawlish erano a terra, privi di sensi. Fanny la Fenice si librava in ampi cerchi sopra di loro, cantando sommessamente.
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«Allora... si sveglieranno prestissimo, e sarà meglio che non sappiano che abbiamo avuto il tempo di comunicare... dovrete comportarvi come se fosse passato appena un istante, come se fossero semplicemente caduti, non ricorderanno...»
CUT
Fanny fece il giro dell'ufficio e si librò bassa sopra di lui. Silente lasciò andare Harry e levò una mano per afferrare la lunga coda dorata della fenice. Un attimo dopo erano entrambi scomparsi in un lampo di fuoco.
« Dov'è? » strepitò Caramell, sollevandosi a fatica. «Dov'è?» «Non lo so!» gridò Kingsley, balzando in piedi.
«Non può essersi Smaterializzato!» gracidò la Umbridge. « È impossibile dentro la scuola... »
Da HP e l'Ordine della Fenice pag. 581-29-3. Fornita da Ida59. LETTERA D
"Io non ho bisogno di un mantello per diventare invisibile" disse Silente con dolcezza.
Da HP e la Pietra Filosofale pag. 203. Fornita da Ida59. LETTERA E
"Io non ho paura!" ringhiò Malfoy, ma non fece nulla per colpire Silente. "Dovrebbe averne lei!!
"Perchè?" Non credo che mi ucciderai, Draco. Uccidere non è nemmeno lontanamente facile come credono gli innocenti."
Da HP6 pag. 531. Fornita da Ida59. LETTERA F
Malfoy fece una risata rauca.
« Le importa che io dica 'sporca Mezzosangue' quando sto per ucciderla? »
« Sì» rispose Silente, e Harry lo vide sdrucciolare appena nello sforzo di rimanere in piedi. «Ma quanto a uccidermi, Draco, stai lasciando passare molti lunghi minuti. Siamo soli. Sono indifeso oltre le tue più rosee previsioni, e non hai ancora agito... »
Da HP6 pag. 534. Fornita da Ida59. LETTERA G
« Resta poco tempo, a ogni modo» riprese Silente. « Quindi consideriamo le tue alternative, Draco».
«Le mie alternative!» gridò Malfoy. «Sono qui con una bacchetta... sto per ucciderla... »
«Mio caro ragazzo, smettiamo di prenderei in giro. Se fossi in grado di uccidermi, l'avresti fatto subito dopo avermi Disarmato, non ti saresti fermato a fare questa piacevole chiacchierata ».
«lo non ho alternative!» esclamò Malfoy, all'improvviso bianco come Silente. «Devo farlo! Lui mi ucciderà! Ucciderà tutta la mia famiglia! »
«Mi rendo conto della gravità della tua posizione» convenne Silente. «Perché credi che non ti abbia affrontato prima d'ora se no? Perché sapevo che saresti stato ucciso se Lord Voldemort avesse compreso che sospettavo di te ».
Malfoy sussultò sentendo pronunciare quel nome. «Sapevo della tua missione, ma non ho osato parlartene
nel caso che usasse la Legilimanzia contro di te » continuò Silente. «Ma ora possiamo parlare chiaro... non è stato fatto alcun male, non hai ferito nessuno, anche se devi solo alla fortuna se le tue vittime sono sopravvissute... lo posso aiutarti, Draco... »
Da HP6 pag. 534. Fornita da Ida59. LETTERA H |
Accusa |
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Deduzione #190 fornita da Rasputin (19/01/2006) |
Di certo sappiamo che Silente in quel momento era debole (per colpa del veleno bevuto nella grotta) e disarmato (per colpa di Draco).
Sappiamo anche che certi maghi riescono a fare magie senza bacchetta, ma sicuramente non si tratta di magie potenti e complesse, altrimenti semplicemente non avrebbero bisogno delle bacchette!
Sappiamo anche che Piton è un mago particolarmente forte e preparato, per quanto Silente (in condizioni normali) sia molto più forte di lui, in quel momento è molto probabile che non potesse difendersi adeguatamente.
Parliamo di un uomo che a stento si reggeva in piedi! (vedere l'inizio del cap. 27, pag. 525)
Inoltre non sappiamo quali effetti abbia il veleno bevuto da Silente e il suo effetto avrebbe potuto fargli pensare e dire cose senza senso (come accade nella grotta, pag. 518). |
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Difesa |
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Deduzione #601 fornita da Salvatore e Ida (30/08/2006) |
Ma Silente è davvero indifeso?
Silente non è uno stupido né un uomo pauroso.
E’ un mago molto potente (si veda, ad esempio, la Lettera D, in cui si libera in un istante di diversi maghi ed Auror quando Caramel cerca di arrestarlo con l’appoggio della Umbridge); è definito (HP1 pag 100) “il più grande mago dell'era moderna”; è l’unico mago di cui Voldemort abbia paura e, quando avviene il duello tra loro alla fine del 5° libro, è proprio Voldemort che deve ritirarsi perché Silente dimostra non solo di non aver alcuna paura di lui, ma di poterlo anche battere in duello.
Inoltre, Silente ha più volte dimostrato di non temere la morte e di essere invece disposto a sacrificarsi per un bene superiore (vedi le varie lettere delle Prova 18 e 19), tanto è vero che ha tranquillamente e volontariamente trangugiato il veleno mortale nella caverna (Lettera D Prova 18).
Silente sarebbe indifeso solo perché non ha una bacchetta per difendersi?
Uno che sa fare magie anche senza l’ausilio della bacchetta (vedi come esempio le lettere B e C) e che può rendersi invisibile anche senza usare un Mantello dell’Invisibilità? (vedi lettera E).
Ma non siamo ridicoli!
Silente avrebbe potuto liberarsi di Draco in un batter d’occhio, ma non ha voluto farlo solo per cercare di convincere il ragazzo, che sapeva benissimo che non lo avrebbe MAI ucciso (Lettere F, G, H), a passare dalla sua parte e lasciarsi proteggere. Per questo Silente afferma (Lettera D Prova 47): “No, Draco” ribatté Silente, tranquillo. “E’ la mia pietà, non la tua, che conta adesso”. Ed anche: “«Ma ora possiamo parlare chiaro... non è stato fatto alcun male, non hai ferito nessuno, anche se devi solo alla fortuna se le tue vittime sono sopravvissute... lo posso aiutarti, Draco... »” (lettera H). E ancora: "Passa dalla parte giusta, Draco. Possiamo nasconderti meglio di quanto tu possa immaginare. E, cosa più importante, manderò dei membri dell'Ordine da tua madre stanotte, per nascondere anche lei. Tuo padre ora è al sicuro ad Azkaban... quando verrà il momento potremo proteggere anche lui... passa dalla parte giusta Draco... tu non sei un assassino" (Lettera E Prova 47)
Queste non sono certo le parole di un uomo indifeso e che ha paura di morire né, mai, lo è il suo atteggiamento durante la lunga chiacchierata con Draco o, successivamente, con i 4 Mangiamorte.
Queste sono le parole di uomo che sa benissimo che cosa sta succedendo, che ha perfettamente sotto controllo la situazione e sta cercando, con tutte le sue forze, di mantenere pura l’anima di Draco, convincendolo a passare dalla sua parte abbandonando Voldemort, e a desistere dalla missione affidatagli.
La dimostrazione che Silente aveva ragione e che Draco non lo avrebbe MAI ucciso la si ha quando Draco abbassa la bacchetta che teneva puntata contro Silente (Lettera E Prova 42) PRIMA che arrivino i Mangiamorte. |
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Deduzione #592 fornita da Niky (28/08/2006) |
In relazione alla lettera D:
Si può notare che Silente, proprio come vuole la sua fama, è un mago estremamente potente.
Talmente potente che (probabilmente senza nemmeno l'ausilio della propria bacchetta, che neanche viene menzionata) riesce a compiere un incantesimo tale da mettere al tappeto contemporaneamente ben quattro maghi adulti ed esperti (tutti membri del Ministero) di cui almeno due particolarmente addestrati a lottare, in quanto Auror.
In tutto ciò, fra l'altro, è come sempre assisitito da Fanny, che lo aiuta a fuggire (così come, più avanti lo aiuterà contro Voldemort assorbendone l'Avada Kedavra).
Questo è Silente, e Voldemort fa bene a temere uno stregone dotato di un così alto potenziale magico e di tanta esperienza.
Perciò, anche se la notte della sua morte, sulla Torre di Astronomia, Silente era privo di bacchetta è assurdo definirlo "indifeso".
Sappiamo (si vedano i tanti esempi della prova in esame) che i maghi possono compiere incantesimi, più o meno potenti, anche senza l'ausilio della bacchetta e dunque, sebbene Silente fosse debole per il veleno bevuto nella caverna, definirlo indifeso non ha alcun senso.
Specialmente quando si pensa che Fanny era nei paraggi per tutto il tempo (Draco è stato rallentato da lei appena pochi attimi prima che Silente giunga in volo sulla torre) e avrebbe potuto soccorrerlo se fosse stato necessario.
Silente stesso, infatti, non si mostra per nulla spaventato nè da Draco nè da Fenrir, Amycus e compagni.
Silente non è indifeso, bensì rinuncia volontariamente a difendersi, tant'è che la fenice Fanny ostacola Draco, ma poi all'arrivo del Preside a Hogwarts non corre a salvarlo da Piton.
Tutto ciò ci dimostra, una volta di più, che Silente era già d'accordo con Piton riguardo alla propria morte.
Altrimenti si sarebbe difeso, cosa di cui era ben capace, o avrebbe chiamato Fanny in proprio soccorso. | | |