"C'è ancora il fatto che Silente si fida di Piton, e io so che Silente si fida là dove molte altre persone non lo farebbero, ma non ce lo vedo a permettere che Piton faccia l'insegnante a Hogwarts se avesse mai lavorato per Voldemort"
Da HP 4; pag. 453. Fornita da Francesca. LETTERA A
"Taci, Ron" intervenne Hermione infuriata. "Quante volte hai sospettato di Piton, e quando mai hai avuto ragione? Silente si fida di lui, lavora per l'Ordine, e questo ci deve bastare".
"Era un Mangiamorte" insistè Ron. "E non abbiamo mai avuto la prova che abbia davvero cambiato bandiera".
"Silente si fida di lui" ripetè Hermione. "E se noi non possiamo fidarci di Silente, non possiamo fidarci di nessuno".
Da HP 5; pag. 522. Fornita dall'Ufficio GIP-GUP. LETTERA B
"Non hai idea del rimorso che provò il professor Piton quando capì come Lord Voldemort aveva interpretato la profezia, Harry. Credo che sia il rimpianto più grande della sua vita e la ragione per cui tornò... "
"Ma lui è un ottimo Occlumante, vero, signore?" lo interruppe Harry, con la voce tremante per lo sforzo di mantenerla calma. "E Voldemort non è forse convinto che Piton stia dalla sua parte, anche adesso? Professore... come fa a essere sicuro che Piton stia con noi?"
Silente non parlò per un attimo; sembrava che cercasse di prendere una decisione. Infine rispose: "Ne sono sicuro. Ho PIENA FIDUCIA in Severus Piton".
Harry respirò a fondo per qualche istante, tentando di calmarsi. Inutile.
"Be', io no!" gridò come prima. "Sta tramando qualcosa con Draco Malfoy in questo stesso momento, proprio sotto il suo naso, e lei continua..."
"Ne abbiamo già parlato, Harry" ribatté Silente, di nuovo inflessibile. "Ti ho detto la mia opinione".
CUT
"Non desidero discuterne oltre"
Da HP 6; pag. 498-499. Fornita da Laura. LETTERA C
‘Severus’ disse Silente rivolto a Piton, ‘sai che cosa devo chiederti di fare. Se sei pronto... se sei in grado...’
‘Lo sono’ disse Piton.
Era un po' più pallido del solito e i suoi freddi occhi neri erano animati da uno strano scintillio.
‘Allora, buona fortuna’ disse Silente, e con una traccia di preoccupazione sul viso guardò Piton scomparire silenziosamente.
Passarono parecchi minuti prima che Silente parlasse di nuovo.
(Harry Potter e il Calice di Fuoco, cap.34 pag 606) Inserita da Aurora92 LETTERA D
"... ma poi fummo interrotti con autentica insolenza da Severus Piton!"
"Cosa?"
"Si, si sentì un rumore fuori dalla porta, che si spalancò, e c'era quel rozzo oste con Piton, che cianciava di aver sbagliato strada, anche se io penso che fosse stato sorpreso ad origliare... Sai, allora cercava lavoro anche lui, e senza dubbio sperava di cogliere qualche dritta! Bè, dopodichè Silente parve molto più incline a offrirmi un lavoro,e io non potei non pensare, Harry, che fosse perchè apprezzava il netto contrasto fra i miei modi modesti e il mio tranquillo talento rispetto all'insistenza di quell' uomo agitato, pronto ad origliare dalla serratura... Harry, caro?"
CUT
"Piton, ecco che cosa è successo! E' stato lui a dire a Voldemort della profezia, è stato lui, lui ha ascoltato fuori dalla porta, me l'ha detto la Cooman!"
CUT
"Non mi dica che è stato un errore, stava origliando alla porta!"
"Per favore lasciami finire" Silente attese che Harry annuisse con un cenno asciutto, poi riprese. "Il professor Piton ha commesso un terribile errore. Era ancora al servizio di Lord Voldemort la sera che sentì la metà della profezia. Naturalmente si affrettò a riferire al suo padrone quanto aveva udito, perchè la cosa riguardava Voldemort in prima persona. Ma non sapeva - non aveva alcun modo di sapere - a quale ragazzo Voldemort avrebbe dato la caccia da allora in poi, o che i genitori che avrebbe ucciso nella sua impresa assassina erano persone che conosceva,che erano tua madre e tuo padre... "
Harry scoppiò in una risata senza gioia.
“Odiava mio padre quanto odiava Sirius! Non ha notato, professore, che la gente che Piton odia in genere finisce per morire?”
"non hai idea del rimorso che provò il professor Piton quando capì come Lord Voldemort aveva interpretato la profezia, Harry. Credo che sia il rimpianto più grande della sua vita e la ragione per cui tornò… “
“Ma lui è un ottimo Occlumante, vero Signore?” lo interruppe Harry, con al voce tremante per lo sforzo di mantenerla calma. “E Voldemort non è forse convinto che Piton stia dalla sua parte, anche adesso? Professore… come fa a essere sicuro che Piton stia con noi?”
Silente non parlò per un attimo; sembrava che cercasse di prendere una decisione. Infine rispose: “Ne sono sicuro. Ho piena fiducia in Severus Piton”.
Da HP6; pag. 494-5 e 497-8. Fornita da Aurora92. LETTERA E
Harry tacque, agitato, guardando torvo Silente. Che cosa stava succedendo? Silente aveva davvero ordinato a Piton di scoprire le intenzioni di Malfoy, e dunque aveva già saputo da Piton tutto quello che Harry gli aveva appena detto? O era davvero preoccupato da quanto aveva sentito ma fingeva di non esserlo?
«Allora, signore» riprese, in quello che sperava essere un tono educato e tranquillo, «lei continua a fidarsi...? »
«« Sono stato già abbastanza tollerante da rispondere a questa domanda» disse il Preside, che non sembrava più tanto tollerante. La mia risposta non è cambiata».
Da HP6; pag. 330. Fornita da Ida59. LETTERA F
Ho provato, Draco.Il Professor Piton ti tiene d'occhio per mio ordine... "
"Non esegue i suoi ordini, ha promesso a mia madre... "
"Naturalmente è quello che ha detto a te Draco, ma... "
"Fa il doppio gioco, stupido vecchio, non lavora per lei!"
"Dobbiamo rassegnarci a dissentire su questo punto, Draco. Si da il caso che io mi fidi del Professor Piton... "
"Bè, allora sta perdendo colpi!" sogghignò Malfoy. "Piton mi ha offerto aiuto... perchè vuole tutta la gloria per sè... perchè vuole partecipare... 'Che cosa stai combinando? Sei stato tu con la collana, è stato stupido, avrebbe potuto far saltare tutto quanto... ' Ma io non gli ho detto cosa facevo nella Stanza delle Necessità: domani si sveglierà e sarà tutto finito e non sarà più il prediletto del Signore Oscuro, non sarà nulla in confronto a me, nulla!"
"Una vera gratificazione" replicò Silente con calma "A tutti noi piace essere elogiati per il nostro duro lavoro... Ma tu devi aver avuto comunque un complice... qualcuno a Hogsmeade, qualcuno che ha consegnato a Katie la... la... aaaah... "
Da HP6 cap. 27; pag. 532-533. Fornita da Niky. LETTERA G
«Non ancora!» urlò Karkaroff, disperato. «Aspettate, ne ho altri!» Harry lo vide sudare alla luce delle torce, la pelle candida che faceva un netto contrasto con la barba e i capelli neri.«Piton!» gridò. «Severus Piton!»
«Piton è stato assolto da questo tribunale» disse Crouch in tono gelido. «Albus Silente si è fatto garante per lui».
«No!» urlò Karkaroff, tendendo le catene che lo legavano alla sedia. «Ve lo assicuro! Severus Piton è un Mangiamorte!»
Silente si alzò. «Ho già deposto a questo proposito» disse chiaramente. «Severus Piton è stato un Mangiamorte, è vero. Però è tornato dalla nostra parte prima della caduta di Voldemort e ha fatto la spia per noi, a suo rischio e pericolo. Ora non è un Mangiamorte più di quanto lo sia io»
(Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag.503) Fornita da Tobias Snape LETTERA H
"Non hai pensato, Harry" cominciò il signor Weasley, "che Piton stesse solo fingendo..."
"Fingendo di offrire il suo aiuto in modo da poter scoprire che cosa Malfoy aveva in mente?" completò Harry rapido.
"Sì, immaginavo che lei l'avrebbe detto. Ma come f |
Accusa |
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Deduzione #501 fornita da Rasputin (31/05/2006) |
LETTERA C
Da questo scambio di battute con Harry si comprende il motivo per il quale Piton sarebbe passato dalla parte dei "buoni" e quindi il motivo per il quale Silente si fida di lui.
Secondo Silente, Piton avrebbe infatti lasciato i Mangiamorte per un presunto rimorso per come Voldemort ha interpretato la profezia che lui solerte gli aveva riferito.
Secondo Silente è dunque bastata l'intenzione di Voldemort di uccidere i coniugi Potter per convincere Piton ad abbandonare le persone e l'ideologia abbracciate con tanta convinzione.
Come se fino a quel momento il nostro imputato avesse vissuto in una bolla di sapone, senza accorgersi che i suoi "amici" erano soliti uccidere e torturare i propri avversari. Come se lui stesso non avesse mai preso parte alle azioni tipiche dei Mangiamorte.
O forse i Potter erano "diversi"? Persone con le quali aveva un legame speciale?
Certo... parliamo di James Potter che lo maltrattava e umiliava a scuola (l'odio di Piton nei suoi confronti è risaputo e abbiamo tante prove a supportarlo) e di Lily Potter, che Piton apostrofava con epiteti come "piccola schifosa Mezzosangue" (libro 5, pag. 606).
Sarebbero dunque queste le persone verso le quali Piton provava rimorso?!
Non possiamo credere che Silente sia stato tanto sciocco da credere a un motivo simile.
Molto più verosimilmente Silente ha deciso di far finta di crederlo, perche' ha capito che avere un Mangiamorte, anche solo in apparenza, dal suo lato poteva servirgli. Bastava infatti dare a Piton notizie imprecise per sviare le azioni di Voldemort, e per quanto le notizie riportate a lui sulle azioni dei Mangiamorte potessero essere false, potevano avere un fondo di verità dal quale attingere informazioni utili.
Oppure non è da escludere che davvero Silente abbia deciso di fidarsi, sperando che il pentimento di Piton fosse genuino. L'idea di avere una spia nelle fila di Voldemort era tanto allettante da fargli abbassare la guardia sulle possibili conseguenze (che purtroppo si sono puntualmente verificate).
Il punto, comunque, è che Silente non ha un buon motivo per fidarsi di Piton e per questo si guarda bene dal dirlo ai suoi collaboratori, che giustamente insorgerebbero davanti alla verità. |
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Deduzione #500 fornita da Rasputin (31/05/2006) |
In risposta alla deduzione #442 fornita da Niky: l'affermazione "è logico che dell'opinione di Silente - persino ora che è morto - ci si debba per forza fidare come fa Hermione, cioè senza alcuna giustificazione a supportarla" pare alquanto esagerata. Silente è un essere umano, con le proprie capacità e le proprie debolezze. Sappiamo che in passato qualche errore l'ha commesso, non è una divinità infallibile.
Inoltre non stiamo discutendo di una gerarchia militare dove gli ordini dei superiori non devono essere messi in discussione. Qui si parla di insegnanti, di studenti, di impiegati, gente comune che ha deciso di creare un gruppo per contrastarne un altro. E' normale che in ogni gruppo ci sia un leader del quale ci si fida, ma da qui a non avere opinioni proprie sul suo operato c'è una bella differenza. E' logico e giusto che le persone vicine a Silente si siano poste e si pongano domande sulle sue azioni, tanto più che le sue decisioni (spesso prese senza consultarsi con gli altri) hanno conseguenze per tante altre persone e per l'Ordine della Fenice in primis.
Inoltre confidarsi con i propri alleati non significa comparire sulla prima pagina della Gazzetta del Profeta. Si spera che si tratti di un gruppo di persone leali e fidate, in grado di tenere per se' un segreto o una confidenza! Specie se da quel segreto dipende la propria vita e quella dei propri cari. Se invece Silente ha dei dubbi su i suoi collaboratori non è logico che li abbia tenuti nel gruppo, mettendo a repentaglio l'Ordine e i suoi partecipanti. |
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Deduzione #499 fornita da Rasputin (31/05/2006) |
In risposta alla deduzione #446 fornita da Aurora92: è probabile che Silente sia un ottimo Legilimante, ma sappiamo per certo che Piton è un ottimo Occlumante! Se veramente riesce a far fesso Voldemort, come la difesa sostiene, sicuramente non ha nessun problema a chiudere la propria mente a Silente. |
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Deduzione #346 fornita da Maria (05/02/2006) |
Albus Silente, ancora una volta, dimostra la profonda differenza che intercorre tra sè e Voldemort: Silente crede nella bontà delle persone e offre loro fiducia, a differenza di Voldemort che non ha mai avuto un amico nel corso della sua esacrabile vita. Le parole "Draco, tu non sei un assassino" stanno a significare la fiducia che Silente pone nel fatto che il giovane Draco possa sfuggire all'alone di odio della famiglia da cui proviene, vista la sua giovane età. Lo stesso vale nei confronti di Piton. Silente ha creduto sincero il suo pentimento per quanto fatto a James (che comunque odiava) e a Lily (di cui era segretamente innamorato, e che con tutta probabilità presta l'immagine al suo Patrono). Silente quindi crede a Piton e non lo ritiene coinvolto nelle trame che stanno avvenendo al castello. Pensa che sia sufficiente tenere d'occhio Draco, perchè non si rende conto che il giovane Serpeverde può godere di un appoggio molto più potente. D'altronde Silente è un grande mago, e anche i suoi errori sono grandi... sempre che non si riveli corretto quanto detto da Silente stesso a Voldemort: che non è vero che non c'è nulla peggio della morte, e che un sacrificio della vita originato dal suo amore per Harry e dalla sua fiducia in chi considerava un amico si riveli determinante per distruggere Voldemort. La grandezza del mago Silente rende, tuttavia, ancora più ignobile il crimine connesso, e spregevole il tradimento. Piton è dunque colpevole delle accuse portategli. |
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Deduzione #198 fornita da Rasputin (19/01/2006) |
La difesa sembra dimenticare che Silente ha numerosi alleati e che lui stesso è dotato di grande astuzia e intelligenza. Silente non ha bisogno di Severus Piton per portare avanti un'inchiesta e in questo caso capire le intenzioni di Draco.
Ponendo per un attimo che Piton fosse davvero una spia ai suoi ordini, avrebbe dovuto svelargli subito il compito di Draco, dato che gli era stato detto da Voldemort in persona! ("Sono uno dei pochi a cui il Signore Oscuro l'ha confidato" libro 6 pag. 38) Invece parrebbe che Silente abbia dovuto insistere per farsi ubbidire: "E poi ha detto qualcosa di Piton che doveva fare delle indagini nella sua casa, Serpeverde" (libro 6, pag. 373).
Se ne deduce che Silente abbia sì capito le intenzioni di Draco ma solo dopo aver indagato sugli incidenti di Katie Bell e Ronald Weasley, e che quindi Piton abbia omesso, almeno per un certo periodo di tempo, di dirgli la verità.
Il che è logico, visto che le persone a conoscenza del piano erano pochissime e quindi i sospetti di Voldemort sarebbero caduti su di lui. |
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Deduzione #95 fornita da Remus (13/02/2006) |
LETTERA C
Permettetemi un'obiezione alla difesa fornita da Elaine Marley (deduzione n. 71 per la difesa), non credo che Draco Malfoy sia così abile in occlumanzia da chiudere la propria mente ad un mago potente come Silente; credo infatti che Occlumanzia e Legilimanzia siano poteri competitivi fra loro e uno prevale sull'altro a seconda del diverso livello di abilità dei due maghi che ne fanno uso. |
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Deduzione #87 fornita da Simone di Quartucciu (20/01/2006) |
Pur praticando l'occlumanzia, Draco Malfoy non avrebbe mai potuto chiudere la mente a un Legilimante abile come Silente. Inoltre, come si è anche visto dalla ricostruzione della vita di Voldemort, Silente osserva i fatti, li unisce tra loro e ne deduce un probabile, ma quasi sempre giusto, avvenimento. |
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Deduzione #442 fornita da Niky (17/03/2006) |
In risposta alla deduzione n. 440 fornita da Forla, vorrei farnotare che:
La domanda che Hermione fa a Ron (Quante volte hai sospettato di Piton, e quando mai hai avuto ragione?) si riferisce al passato, non certo - ovviamente - al futuro e, in passato, per ben cinque anni, la risposta a quella domanda è MAI.
Ron ha dubitato per cinque anni di Piton e non ha mai avuto ragione, i fatti gli hanno sempre dato torto. Questo significherà pur qualcosa.
Inoltre, è logico che dell'opinione di Silente - persino ora che è morto - ci si debba per forza fidare come fa Hermione, cioè senza alcuna giustificazione a supportarla.
Perchè, forse, se altri oltre che Ron si fossero posti quelle domande Silente sarebbe ancora vivo, ma, di sicuro, se Silente avesse fatto pubblicare in prima pagina sulla Gazzetta del Profeta l'annuncio che il Professor Piton è degno di fiducia assoluta, essendo un'abile spia al suo servizio, sarebbe stato Piton a morire. |
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Deduzione #323 fornita da Aurora92 - modificato da Ufficio Gip-Gup (31/01/2006) |
Silente non parla per un attimo; sembra che stia per prendere una decisione. Infine risponde: "Ne sono sicuro. Ho PIENA FIDUCIA in Severus Piton". Silente stesso cioè, come si può dedurre dalla sua decisa affermazione, crede sinceramente nella fedeltà del prof.Piton. E' pur vero che ci sono state, in passato, discutibili prove di fiducia di Silente nei confronti di persone che non lo meritavano, come nel caso dell'elfo domestico di Sirius, Kreacher. E' pur vero però che tale fiducia era priva di fondamento, spinta solo dalla pietà nei confronti della sua condizione sociale, e non dal fatto che conoscesse bene Kreacher. Il caso del prof. Piton, al contrario, è completamente differente. Lui e Silente si conoscono da circa 14 anni, hanno vissuto nello stesso luogo (la scuola di Magia e Stregoneria, Hogwarts). Inoltre, nonostante non ci venga mai chiarito, il Preside ha un valido motivo per fidarsi di lui: motivo che lo ha spinto a farsi suo garante durante il processo contro i Mangiamorte, ad assumerlo come Insegnante, a farlo diventare un membro attivo dell'Ordine della Fenice, insegnante di Harry Potter di Occlumanzia per permettergli di difendersi dagli influssi di Lord Voldemort. Quindi, a differenza di altri casi come Krecher, ci deve essere un più che valido motivo per riporre la sua fiducia nei confronti del prof. Piton.
In aggiunta a ciò, vorrei sottolineare che Silente riflette un attimo prima di rispondere ad Harry! Perchè? A mio avviso, è ancora indeciso sull'opportunità di confidare ad Harry i motivi della sua fiducia. |
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Deduzione #126 fornita da Niky (16/01/2006) |
Silente non pronuncia affatto quelle parole in preda alla paura.
Sino al momento in cui Piton raggiunge la torre, Silente non mostra alcun timore nonostante sia circondato da mangiamorte intenzionati ad ucciderlo.
Lo stesso Silente dimostra di non temere né Draco (“Ma sono arrivato sino a qui, no?” Disse lentamente. “Credevano che sarei morto, e invece sono qui... e lei è in mio potere... ho la bacchetta in pugno... Lei è qui a chiedermi pietà...”
“No, Draco”, ribattè Silente tranquillo. “E’ la mia pietà non la tua che conta adesso” da HP 6; pag. 536), né i mangiamorte (“Già” affermò Greyback. “Ti sconvolge questo, Silente? Ti terrorizza?”
“Be’, non posso fingere che non mi disgusti. E, sì, mi sconcerta un pò che il nostro Draco abbia portato proprio te nella scuola in cui vivono i suoi amici...” (HP6; pag. 537) . Silente parla di disgusto e sconcerto, mai di paura).
Poiché Piton non è un mangiamorte, Silente ha sempre avuto piena fiducia in lui (Silente si alzò. “Ho già deposto a questo proposito” disse chiaramente. «Severus Piton è stato un Mangiamorte, è vero. Però è tornato dalla nostra parte prima della caduta di Voldemort e ha fatto la spia per noi, a suo rischio e pericolo. Ora non è un Mangiamorte più di quanto lo sia io» HP 4; pag. 503) e ( “Allora, signore,” riprese, in quello che sperava essere un tono educato e tranquillo, “lei continua a fidarsi...?”
“Sono stato già abbastanza tollerante da rispondere a questa domanda,” disse il Preside, che non sembrava più tanto tollerante. “La mia risposta non è cambiata.” HP 6; pag. 330) ancora (“Ne sono sicuro. Ho piena fiducia in Severus Piton.” HP 6; pag. 498) ).
Silente non vedeva l’imputato come una fonte di pericolo. Al contrario, Piton era il suo più fidato collaboratore, eseguiva lealmente i suoi ordini e gli riferiva ogni cosa.
Infatti, Silente stesso, dopo che Harry gli ha riferito della discussione tra il Professor Piton e Draco, avvenuta la notte della festa del Luma Club, dice: “Grazie per avermelo riferito, Harry, ma ti suggerisco di non pensarci più. Non credo che sia di grande importanza”
“Non di grande importanza?” ripeté Harry incredulo. “professore ha capito… ?”
“Si, Harry, dotato come sono di un cervello straordinario, ho capito tutto quello che mi hai raccontato” rispose Silente con una certa asprezza. “Credo che potresti perfino prendere in considerazione la possibilità che io abbia capito più di te. Sono contento che tu ti sia confidato con me, ma permettimi di rassicurarti: non mi hai detto niente che mi provochi inquietudine” (HP 6; pag. 329-330)
Quando Piton mette piede sulla torre, non fa assolutamente nulla per incrinare la fiducia del Preside e spaventarlo o indurlo a temere per la propria vita e supplicare (apparve Piton, la bacchetta stretta in pugno. Guardò la scena, da Silente accasciato contro il muro ai quattro Mangiamorte, a Malfoy. “Abbiamo un problema, Piton,” disse il goffo Amycus, senza distogliere da Silente lo sguardo e la bacchetta. “Il ragazzo non sembra in grado…”
Ma qualcuno altro aveva pronunciato il nome di Piton, con dolcezza.
“Severus...”
Quel suono atterrì Harry più di ogni altra cosa che aveva vissuto quella sera. Per la prima volta, Silente supplicava. HP 6; pag. 539) ).
Nemmeno la frase pronunciata da Amycus poteva impensierire Silente che se l’aspettava da un servo di Voldemort, dato che era stato proprio lui a fare infiltrare Piton tra i mangiamorte.
Per il Preside era appena arrivato alla torre un alleato, non un nemico.
Un alleato che, tra l’altro Silente desiderava vedere in privato e con urgenza sino a poco prima.
Al momento dell’ingresso di Malfoy alla torre di Astronomia, infatti Silente aveva appena ordinato ad Harry di andare a chiamare il Professor Piton: “Vai a svegliare Severus” gli ordinò debolmente ma con chiarezza. “Raccontagli che cosa è successo e portalo da me. Non fare altro, non parlare con nessun altro e non toglierti il Mantello. Io aspetterò qui”. (HP 6; pag. 529) .
Non ha alcun senso che Silente, non appena vede finalmente arrivare colui che aspettava con ansia, senza che Piton faccia assolutamente nulla che possa indurlo a modificare il suo pensiero su di lui, provi paura e domandi di non essere ucciso. Il significato delle parole del Preside può essere solo quello già evidenziato riguardo alla prova a difesa n. 75 (accusa 4): il Preside vuole assolutamente vedere Piton per ricordargli quanto tra loro pattuito.
Dicendo “Severus... ti prego...” (HP 6; pag. 539) Silente non sta chiedendo pietà, ma sta, invece esortando Severus Piton a tener fede al Voto Infrangibile ed ucciderlo, come da precedente accordo (vedi ancora la prova n. 75) e lo fa in modo che gli altri (tutti Mangiamorte) non possano comprendere, al fine mantenere la copertura di spia di Piton e di potergli, implicitamente, affidare la sorte di Draco. |
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Deduzione #71 fornita da elaine marley di napoli (13/02/2006) |
LETTERA C
Come si nota da questa conversazione tra l'alunno Draco Malfoy e il preside, nonchè vittima dell'accusato, le parole di Silente dimostrano chiaramente che quest'ultimo era già a conoscenza della missione del suo interlocutore come è dimostrato a pag. 297 di "Harry Potter e il principe mezzosangue" dalla seguente dalla seguente affermazione dell'imputato, professor Severus Piton:
Ci fu una pausa e poi Piton mormorò: "Ah... Zia Bellatrix ti insegna Occlumanzia, vedo. Quali pensieri stai cercando di nascondere al tuo signore, Draco?"
lo studente Malfoy è perfettamente in grado di chiudere la propia mente alle intrusioni di un Legilimante. Ciò implica che Albus Silente non può essere venuto a conoscenza delle intenzioni e dei precedenti tentativi falliti del ragazzo durante la conversazione nella torre citata come prova, ma qualcun'altro deve averlo informato, qualcuno che non può essere altri che il professor Severus Piton, imputato dell'accusa, in quanto egli è l'unico che ha rapporti sia con Lord Voldemort, e con la cerchia dei Mangiamorte, sia con il Preside Albus Silente. | | |