Che l’imputato, in modo criminoso, con atto di tradimento e con premeditazione, continua ad essere membro dell’illegale organizzazione criminale, volgarmente chiamata “Mangiamorte”: a. In quanto non ha mai realmente cessato di farne parte b. In quanto è tornato a farne parte dopo la ricomparsa del capo di detta organizzazione criminale, conosciuto col nome di Lord Voldemort. |
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Prova #173 : Il soprannome del principe mezzosangue - fornita da Ida59 (tratta da: "Harry Potter e il Principe Mezzosangue" - pag: 575 e altre) | |
«Sì, corrisponde» concordò Harry. «Punta sul suo lato Purosangue in modo da farsi amici Lucius Malfoy e tutti gli altri... come Voldemort. Madre Purosangue, padre Babbano... si vergogna della propria ascendenza, vuole farsi temere usan¬do le Arti Oscure, si sceglie un nuovo nome impressionante... Lord Voldemort... Principe Mezzosangue... Com'è possibile che sia sfuggito a Silente...? » Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 575. Fornita da Ida59 LETTERA A «Si chiamava Eileen Prince. Prince come Principe, Harry ». Si guardarono e Hany capì quello che Hermione stava cercando di dire. Scoppiò a ridere. « Impossibile». « Cosa? » «Tu credi che lei fosse il Principe...? Oh, andiamo ». «Be', perché no? Harry, non esistono principi nel mondo magico! O è un soprannome, un titolo che qualcuno si è attribuito, oppure è un vero nome, ti pare? No, senti! Se, diciamo, suo padre fosse stato un mago di cognome 'Prince', e sua madre una Babbana, questo avrebbe fatto di lei una 'Prince Mezzosangue'! » «Sì, molto ingegnoso, Hermione... » « Ma è così! Forse era fiera di essere una mezza Prince! » «Ascolta, Hermione, so che non era una ragazza. Lo so e basta». Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 488. Fornita da Ida59 LETTERA B « Be', è solo che avevo quasi ragione sulla faccenda del Principe Mezzosangue ». « Devi proprio girare il coltello nella piaga, Hermione? » "No... no... Harry, non intendevo questo! » ribatté subito lei, guardandosi intorno per controllare che nessuno origliasse. «È solo che avevo ragione sul fatto che un tempo quel libro era appartenuto a Eileen Prince. Era la madre di Piton » « Non doveva essere proprio una bellezza» osservò Ron. Hermione lo ignorò. « Stavo scorrendo il resto dei vecchi Profeti e c'era un brevissimo annuncio del matrimonio di Eileen Prince con un uomo di nome Tobias Piton, e poi più tardi un altro che diceva che aveva dato alla luce un... » « ... assassino» sbottò Harry. « Be'... sì » disse Hermione. « Quindi... avevo ragione. Piton doveva essere fiero di essere 'un mezzo Prince', un mezzo principe. Tobias Piton era un Babbano, stando a quello che diceva Il Profeta». Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 574. Fornita da Ida59 LETTERA C «Penso solo che sia da irresponsabili eseguire incantesimi quando non si sa nemmeno a cosa servono, e smettila di parlare del 'Principe' come se fosse il suo titolo, scommetto che è solo uno stupido soprannome, e poi non mi pare che fosse proprio un simpaticone! » « E tu che ne sai, scusa? » ribattè Harry, accalorandosi. «Se fosse stato un Mangiamorte in erba non si sarebbe vantato di essere un 'Mezzosangue', no? Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 224. Fornita da Ida59 LETTERA D «Ginny ha ragione» disse Hermione, inalberandosi subito. «Dobbiamo controllare che non ci sia niente di sospetto. Voglio dire, tutte queste bizzarre istruzioni, chi lo sa? » « Ehi!» fece Harry indignato, mentre lei gli sfilava dalla borsa la sua copia di Pozioni Avanzate e alzava la bacchetta. « Specialis revelio! » disse Hermione, battendo con un gesto elegante sulla copertina. Non successe nulla di nulla. Il libro rimase lì, vecchio e sporco e pieno di orecchie. «Finito? » chiese Harry, seccato. «O vuoi aspettare di ve¬dere se fa qualche capriola all'indietro?» «Sembra a posto» mormorò Hermione, continuando a guardare il libro con sospetto. «Voglio dire, sembra davve¬ro... solo un manuale ». «Bene. Allora me lo riprendo» tagliò corto Harry, e lo prese bruscamente dal tavolo, ma gli scivolò di mano e atterrò sul pavimento. Nessun altro stava guardando. Harry si chinò a raccoglierlo, e notò qualcosa scarabocchiato lungo la base della quarta di copertina, nella stessa minuscola grafia rattrappita delle istruzioni che gli avevano meritato la bottiglia di Felix Felicis, ora nascosta al sicuro dentro un paio di calzini nel suo baule, di sopra. Questo libro è proprietà del Principe Mezzosangue Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 182. Fornita da Ida59 LETTERA E Nel frattempo Harry av¬vertì un impeto di emozione: sentendo nominare suo padre si era ricordato che c'era una cosa che voleva chiedere a Lupin. "Hai mai sentito parlare di qualcuno che si chiamava il Principe Mezzosangue? » «Mezzosangue... e prima?» « Principe» ripeté Harry, osservandolo bene per capire la sua reazione. «Non ci sono principi tra i maghi» rispose Lupin sorridendo. «È il titolo che stai pensando di adottare? Pensavo che 'Prescelto' ti bastasse». Harry Potter e il Principe Mezzosangue pag. 309-310. Fornita da Ida59 LETTERA F |
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Prova #164 : La fuga del principe - fornita da Niky (tratta da: "Harry Potter e il Principe Mezzosangue" - pag: pagine varie) | |
« Capisco» continuò Silente con gentilezza. «Hai paura di agire finché loro non sono con te ». « lo non ho paura! » ringhiò Malfoy, ma non fece nulla per colpire Silente. «Dovrebbe averne lei! » «Perché? Non credo che mi ucciderai, Draco. Uccidere non è nemmeno lontanamente facile come credono gli innocenti... Quindi dimmi, mentre aspettiamo i tuoi amici... come li hai fatti entrare? Sembra che ci sia voluto molto tempo, a trovare un modo». Malfoy sembrava lottare contro il bisogno di urlare o di vomitare. Deglutì e respirò a fondo, scrutando torvo Silente, puntandogli la bacchetta sul cuore. Poi, come se non potesse evitarlo, rispose: « Ho dovuto aggiustare quell'Armadio Svanitore rotto che nessuno usava da anni. Quello nel quale si è perso Montague l'anno scorso ». « Aaaah ». Il sospiro di Silente fu quasi un gemito. Chiuse gli occhi per un momento. «Molto astuto... ce n'è una coppia, suppongo ». «L'altro si trova da Magie Sinister» continuò Malfoy, «formano una specie di passaggio. Montague mi ha detto che quando è rimasto chiuso in quello di Hogwarts era come intrappolato in una specie di limbo. Non riusciva a farsi sentire da nessuno, ma a volte ascoltava quello che succedeva a scuola, e altre volte quello che succedeva nel negozio, come se l'Armadio viaggiasse dall'una all'altro. Alla fine è riuscito a Materializzarsi e a venir fuori, anche se non aveva mai dato l'esame. Per poco non ci lasciava le penne. Hanno pensato tutti che fosse una bellissima storia, ma io sono stato l'unico a capire cosa significasse... nemmeno Sinister lo sapeva... l'unico a capire che si poteva raggiungere Hogwarts attraverso gli Armadi, se avessi aggiustato quello rotto». «Molto bene» mormorò Silente. «Così i Mangiamorte passando da Magie Sinister sono riusciti a entrare nella scuola per aiutarti... Un piano astuto, un piano molto astuto... E, come hai detto tu stesso, proprio sotto il mio naso... » (Harry Potter e il Principe Mezzosangue - Pag. 531-2) Inserita da Niky LETTERA A « Fallo» ringhiò lo sconosciuto più vicino a Harry, un omone dalle gambe lunghe con grigi capelli arruffati e le basette; era a disagio nella stretta veste nera da Mangiamorte. Aveva una voce come Harry non ne aveva mai udite: una sorta di abbaiare rasposo. Emanava un forte odore misto di polvere, sudore e, inconfondibile, sangue. Le mani sudicie avevano lunghe unghie giallastre. «Tu, Fenrir? » chiese Silente. « Proprio così» rispose l'altro con voce stridula. « Contento di vedermi, Silente? » «No, non posso dire di esserlo... » Fenrir Greyback sorrise, scoprendo i denti appuntiti. Del sangue gli colò sul mento, e si leccò le labbra lentamente, in un gesto osceno. « Però sai quanto mi piacciono i ragazzi, Silente». « Devo dedurre che adesso attacchi anche senza la luna piena? Questo è del tutto insolito... hai sviluppato un gusto per la carne umana che non può essere soddisfatto una volta al mese? » «Già» affermò Greyback. «Ti sconvolge, questo, Silente? Ti terrorizza? » « Be', non posso fingere che non mi disgusti. E sì, mi sconcerta un po' che il nostro Draco abbia portato proprio te nella scuola dove vivono i suoi amici... » «Non sono stato io» esalò Malfoy. Non guardò Greyback; sembrava che non volesse nemmeno sfiorarlo con lo sguardo. «Non sapevo che sarebbe venuto... » « Non mi perderei una gita a Hogwarts per nulla al mondo, Silente» latrò Greyback con la sua voce aspra. « Non quando ci sono gole da lacerare... buonissime... » (Harry Potter e il Principe Mezzosangue - Pag. 537-8) Inserita da Niky LETTERA B Anche, Harry si sentì come scaraventare nello spazio; non e vero; non puo essere vero... « Fuori di qui, sbrigatevi» ordinò Piton. Afferrò Malfoy per il colletto e lo spinse oltre la porta, davanti agli altri; Greyback e i due fratelli tarchiati li seguirono, gli ultimi due ansanti di eccitazione. Harry si rese conto che riusciva di nuovo a muoversi; ciò che ora lo teneva paralizzato contro la parete non era magia, ma orrore e raccapriccio. Scagliò da parte il Mantello dell'Invisibilità nello stesso momento in cui il Mangiamorte dalla faccia volgare, l'ultimo a lasciare la cima della Torre, spariva oltre la porta. -CUT Superò con un balzo gli ultimi dieci scalini e si fermò, la bacchetta alzata. Il corridoio illuminato fiocamente era pieno di polvere; metà del soffitto sembrava essere crollata e davanti a lui impazzava una battaglia ma, mentre cercava di capire chi combatteva contro chi, udì l'odiata voce gridare «È finita, andiamo! » e vide Piton sparire dietro l'angolo in fondo al corridoio. Lui e Malfoy evidentemente si erano fatti strada incolumi nella battaglia. (Harry Potter e il Principe Mezzosangue - Pag. 540-1) Inserita da Niky LETTERA C « Così è salito» proseguì Harry, che nella mente vedeva Piton salire di corsa la scalinata di marmo, la nera veste ondeggiante come al solito, ed estrarre la bacchetta da sotto il mantello, « e ha trovato il posto dove tutti voi stavate combattendo... » «Eravamo in difficoltà, stavamo perdendo» mormorò Tonks. «Gibbon era a terra, ma gli altri sembravano pronti a lottare fino alla morte. Neville era ferito, Bill era stato assalito da Greyback... Era tutto buio... Maledizioni che volavano dappertutto... Il giovane Malfoy era scomparso, doveva essersela svignata su per le scale della Torre... Poi altri l'hanno seguito, ma uno di loro ha bloccato le scale dietro di sé con una maledizione... Neville l'ha rincorso ed è stato scagliato in aria... » CUT « Evidentemente conosceva un incantesimo a noi ignoto » sussurrò la McGranitt. «Dopotutto... era l'insegnante di Difesa contro le Arti Oscure... Ho pensato solo che avesse fretta di inseguire i Mangiamorte fuggiti sulla Torre... » « Infatti» ringhiò Harry furioso, «ma per aiutarli, non per fermarli... Scommetto che bisognava avere il Marchio Nero per attraversare la barriera... E poi cos'è successo quando è tornato di sotto? » « Be', il Mangiamorte grosso aveva appena scagliato una fattura che aveva fatto crollare metà del soffitto, e aveva anche infranto l'incantesimo che bloccava le scale» rispose Lupin. « Ci siamo tutti lanciati avanti - quelli che erano ancora in piedi, cioè - e allora Piton e il ragazzo sono emersi dalla polvere... naturalmente nessuno di noi li ha attaccati... » «Li abbiamo lasciati passare» confermò Tonks con voce sepolcrale, «pensavamo che fossero inseguiti. .. Un attimo dopo, gli altri Mangiamorte e Greyback sono tornati e abbiamo ripreso a combattere... Credo di aver sentito Piton gridare qualcosa, ma non so cosa... » «Ha gridato: 'È finita’.» rispose Harry. «Aveva fatto quello che doveva». (effettivamente Piton dice «È finita, andiamo! » vedi precedente LETTERA C) (Harry Potter e il Principe Mezzosangue - Pag. 559-60-61) Inserita da Niky LETTERA D «Niente Maledizioni Senza Perdono da te, Potter! » urlò sopra il rombo delle fiamme, le grida di Hagrid e gli uggiolii selvaggi di Thor imprigionato. «Non ne hai il coraggio né l'abilità... » «Incarce... » ruggì Harry, ma Piton deviò l'incantesimo con un cenno quasi pigro del braccio. «Reagisci! » gli urlò Harry. «Reagisci, vigliacco... » «Mi hai chiamato vigliacco, Potter? » gridò Piton di rimando. «Tuo padre non mi attaccava mai se non erano quattro contro uno: mi chiedo come lo definiresti... » «Stupe... » « Bloccato ancora, e ancora e ancora, finché non imparerai a tenere la bocca sigillata e la mente chiusa, Potter! » lo canzonò Piton, deviando ancora una volta la maledizione. «Adesso vieni! » urlò al Mangiamorte biondo. «È ora di andare, prima che arrivino dal Ministero... » «Impedi... » Ma prima che Harry riuscisse a finire la formula, sentì un dolore lancinante: cadde nell'erba, qual |
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Prova #162 : La cattedra di difesa contro le arti oscure - fornita da Ida e Niky (tratta da: "Harry Potter e il Principe Mezzosangue" - pag: pag. 406 e altro) | |
Posò il bicchiere vuoto e si raddrizzò sulla sedia, la punta delle dita unita in un gesto molto caratteristico. « ... parliamoci francamente. Perché sei venuto qui stanotte, circondato dai tuoi accoliti, per chiedere un lavoro che entrambi sappiamo che non vuoi? » Voldemort reagì con fredda sorpresa. «Un lavoro che non voglio? Al contrario, Silente, lo desidero molto». « Oh, vuoi tornare a Hogwarts, ma non vuoi insegnare più di quanto lo volessi a diciott'anni. Che cosa cerchi, Tom? Per ché non provi con una richiesta sincera, per una volta?» Voldemort sorrise beffardo. «Se non vuole darmi un lavoro... » « Ma certo che non voglio» disse Silente. «E non credo affatto che tu ti aspettassi un sì. Eppure sei venuto qui, hai chiesto, devi avere uno scopo». Voldemort si alzò. Era meno Tom Riddle che mai, i tratti del volto scavati dalla rabbia. « Questa è la sua ultima parola? » « Sì» confermò Silente, alzandosi a sua volta. «Allora non abbiamo nient'altro da dire ». « No, niente» replicò Silente, e un'infinita tristezza gli pervase il volto. «È lontano il tempo in cui potevo spaventarti con un armadio incendiato e costringerti a fare ammenda per i tuoi crimini. Ma vorrei riuscirci ancora, Tom... vorrei riuscirci... » Per un attimo, Harry fu sul punto di urlare un inutile avvertimento: era certo che la mano di Voldemort si fosse spostata verso la tasca e la bacchetta; ma l'attimo passò, Voldemort si voltò, la porta si chiuse e lui sparì. Harry sentì la mano di Silente stringersi attorno al suo braccio, e qualche istante dopo si ritrovarono insieme quasi nello stesso punto, ma non c'era più neve sul davanzale, e la mano di Silente era annerita e morta. «Perché?» chiese subito Harry, alzando lo sguardo verso il volto di Silente. «Perché era tornato? L'ha mai scoperto?» «Ho delle idee» rispose Silente, «ma niente di più ». «Quali idee, signore?» «Te lo dirò quando avrai recuperato quel ricordo dal professor Lumacorno » concluse Silente. « Quando avrai quell'ultimo pezzo del rompicapo, tutto sarà chiaro, spero... a entrambi ». Harry ardeva ancora dalla curiosità e, anche se Silente si era avvicinato alla porta e la teneva aperta, non se ne andò. «Voleva ancora il posto di insegnante di Difesa contro le Arti Oscure, signore? Non ha detto... » « Oh, senza dubbio voleva il posto di insegnante di Difesa contro le Arti Oscure» replicò Silente. «Le conseguenze del nostro breve incontro l'hanno dimostrato. Vedi, non siamo mai riusciti a trattenere un insegnante di Difesa contro le Arti Oscure per più di un anno da quando rifiutai quel posto a Lord Voldemort ». (Harry Potter e il Principe Mezzosangue - Pag. 406-7-8) Inserita da Ida e Niky LETTERA A “Quattordici anni,” rispose Piton. La sua espressione era indecifrabile. Harry, senza smettere di guardarlo, aggiunse qualche goccia alla sua pozione; quella sibilò minacciosa e da turchese divenne arancione. “So che prima aveva fatto domanda per la cattedra di Difesa Contro le Arti Oscure... “ disse la Umbridge. “Sì,” rispose piano Piton. “Ma non ha avuto successo?” Piton fece una smorfia. “Evidentemente” La professoressa Umbridge prese nota. “E tutti gli anni, da quando è arrivato qui a scuola, ha fatto regolarmente domanda per quel posto, se non sbaglio” “Sì,” confermò Piton, muovendo appena le labbra. Sembrava furibondo. “Ha idea della ragione per cui Silente gliel’ha rifiutato con tanta costanza?” chiese la Umbridge. “Le suggerisco di domandarlo a lui,” rispose Piton con uno scatto. “Oh, lo farò,” disse la Professoressa Umbridge, con un dolce sorriso. “Immagino che sia rilevante, vero?” domandò Piton, stringendo gli occhi neri. “Oh sì,” rispose la Umbridge, “Sì, il Ministero vuole un quadro completo del… ehm… bagaglio di esperienze degli insegnanti.” Harry Potter e l’Ordine della Fenice pag. 348-349 Inserita da Ida e Niky LETTERA B « Siamo lieti di dare il benvenuto a un nuovo membro del corpo insegnante quest'anno. Il professor Lumacorno» e Lumacorno si alzò, la testa calva scintillante alla luce delle candele, il grosso ventre foderato dal panciotto che gettava un'ombra sulla tavola sotto di lui, «è un mio ex collega che ha accettato di riprendere il suo vecchio ruolo di insegnante di Pozioni». « Pozioni? » « Pozioni?» La parola echeggiò per tutta la sala mentre i ragazzi si chiedevano se avevano sentito bene. « Pozioni? » fecero in coro Ron e Hermione, voltandosi per fissare Harry. «Ma avevi detto... » « Il professor Piton, nel frattempo» continuò Silente, alzando la voce per superare i borbottii, «ricoprirà il ruolo di insegnante di Difesa contro le Arti Oscure». «No! » esclamò Harry, così forte che molte teste si voltarono dalla sua parte. Non ci badò; fissava la tavola degli insegnanti, esasperato. Come era possibile che a Piton fosse stata assegnata la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure dopo tutto quel tempo? Non si sapeva da anni che Silente non si fidava di lui per quel ruolo? «Ma Harry, non avevi detto che Lumacomo avrebbe insegnato Difesa contro le Arti Oscure?» disse Hermione. «Era quello che credevo! » rispose Harry, frugando nella memoria per ricordare quando Silente gliene aveva parlato. Ma ora che ci pensava, non riuscì a ricordare che Silente gli avesse mai detto quale materia avrebbe insegnato Lumacomo. Piton, seduto alla destra di Silente, non si alzò quando fu citato, ma levò solo una mano in pigro ringraziamento per l'applauso della tavola di Serpeverde. Harry però fu certo di aver riconosciuto il trionfo sul volto tanto detestato. «Be', una cosa buona c'è» disse con furia. «Piton se ne andrà alla fine dell'anno ». « Come sarebbe? » gli chiese Ron. «Quel lavoro è stregato. Nessuno dura più di un anno... Raptor è addirittura morto. Personalmente terrò le dita incrociate sperando che anche Piton... » « Harry! » lo riprese Hermione, scioccata e severa. « Potrebbe tornare a insegnare Pozioni, alla fine dell'anno » suggerì Ron ragionevole. «Quel Lumacomo potrebbe non volersi fermare a lungo, Moody non l'ha fatto ». Silente si schiarì la gola. Harry, Ron e Hermione non erano i soli a parlottare; tutta quanta la Sala era esplosa in un ronzio di commenti alla notizia che finalmente Piton aveva realizzato il suo più grande desiderio. Apparentemente ignaro della natura sensazionale dell'annuncio che aveva appena dato, Silente non disse altro sulle nomine degli insegnanti, ma aspettò qualche secondo per ottenere assoluto silenzio prima di riprendere. Harry Potter e il Principe Mezzosangue - Pag. 157-8 Inserita da Ida e Niky LETTERA C La stessa prova (lettere da A a C) è inserita anche nell'imputazione 4 al n. 161 |
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Prova #97 : La profezia - fornita da Letizia e Ida59 (tratta da: "Harry Potter e il Principe Mezzosangue" - pag: 39 e altro) | |
“Il Signore Oscuro non si lascerà convincere, e io non sono così stupido da provarci,” replicò Piton senza enfasi. “Non posso fingere che il Signore Oscuro non sia adirato con Lucius. Lucius aveva la responsabilità dell'operazione. Si è fatto catturare, insieme a non so quanti altri, e non è nemmeno riuscito a recuperare la profezia. Sì, il signore Oscuro è adirato, Narcissa, molto adirato ” Da Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag 39. Inserito da Letizia. LETTERA A "Ecco giungere il solo col potere di sconfiggere l’Oscuro Signore… nato da chi lo ha tre volte sfidato, nato sull’estinguersi del settimo mese… L’oscuro Signore lo designerà come suo eguale, ma egli avrà un potere a lui sconosciuto… e l’uno dovrà morire per mano dell’altro, perché nessuno dei due può vivere… se l’altro sopravvive… il solo col potere di sconfiggere l’Oscuro Signore nascerà all’estinguersi del settimo mese… " Vista l'importanza dell'argomento è opportuno inserire anche il testo originale inglese: "The one with the power to vanquish th'e- Dark Lord approaches… born to those who have thrice defied him, born as the seventh month dies … and the Dark Lord will mark him as his equal, but he will havc power the Dark Lord knows not … and either must die at the hand of the other for neither can live while the other survives … the one with the power to vanquish the Dark Lord will be born as the seventh month dies …" Da Harry Potter e l'Ordine della Fenice, pag 777 Inserito da Ida59. LETTERA B « Ha scelto il ragazzo che a suo parere aveva più probabilità di costituire un pericolo» disse Silente. «E nota bene, Harry: non il purosangue (che secondo il suo credo è l'unico mago degno d'esistere), ma il Mezzosangue come lui. Prima ancora di averti visto, si è riconosciuto in te; e nell'imprimerti quella cicatrice non ti ha ucciso, com'era sua intenzione, ma ti ha dato un potere, e un futuro, che ti ha permesso di sfuggirgli non una volta, ma quattro: un'impresa mai riuscita né ai tuoi genitori, né a quelli di Neville ». « Ma perché l'ha fatto, allora?» Harry si sentiva infreddolito e intorpidito. «Perché ha tentato di uccidermi quando ero un neonato? Perché non ha aspettato che Neville o io crescessimo, per poi uccidere quello che gli sembrava più pericoloso...? » « Sì, in effetti sarebbe stato logico» disse Silente, «ma il fatto è che le sue informazioni sulla profezia erano incomplete. La Testa di Porco, che Sibilla aveva scelto perché costava poco, ha sempre attratto una clientela più... come dire?.. interessante dei Tre Manici di Scopa. Come anche tu e i tuoi amici avete scoperto a vostre spese, è un posto dove non si è mai al sicuro da orecchie indiscrete. Naturalmente, quando avevo fissato l'incontro con Sibilla Coo", man, non potevo immaginare che avrei sentito qualcosa d'importante. Ma ho - abbiamo - avuto un colpo di fortuna: l'ascoltatore indesiderato è stato individuato e buttato fuori quando Sibilla aveva appena cominciato a declamare la profezia ». «Perciò ha sentito solo...?» « Solo l'inizio, la parte relativa alla nascita in luglio e ai genitori che avevano sconfitto tre volte Voldemort.Di conseguenza non ha potuto avvertire il suo Padrone che attaccandoti avrebbe rischiato di trasferirti i suoi poteri e designarti quale suo eguale. Perciò Voldemort non ha mai saputo che attaccarti poteva essere pericoloso, che sarebbe stato meglio aspettare. Non sapeva che avresti avuto un potere a lui sconosciuto... » Da Harry Potter e l'Ordine della Fenice, pag 779 Inserito da Ida59. LETTERA C |
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Prova #49 : Gli incantesimi del principe mezzosangue - fornita da Noemi e altri (tratta da: "Harry Potter e il Principe Mezzosangue" - pag: 546; 475-477 e 479-480) | |
"tu hai il coraggio di usare i miei incantesimi contro di me, Potter? sono stato io a inventarli... Io, il principe mezzosangue! e tu rivolti le mie invenzioni contro di me, come il tuo schifoso padre? non credo... no!" Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag.546 - fornita da Noemi - GUP (N) LETTERA A "SECTUMSEMPRA" gridò Harry dal pavimento, agitando furiosamente la bacchetta. Il sangue schizzò dal volto e dal petto di Malfoy, come se fosse stato colpito da una spada invisibile. Barcollò all'indietro, lasciò cadere la bacchetta dalla mano afflosciata e piombò sul pavimento allagato sollevando un enorme spruzzo. "No... " ansimò Harry, senza fiato. Scivolando e barcollando, si rialzò e si lanciò verso Malfoy, che aveva il viso lucido e rosso; le sue mani bianche raspavano il petto zuppo di sangue. "No... io non... " Harry non sapeva cosa stava dicendo; cadde in ginocchio accanto a Malfoy, che tremava in maniera incontrollabile, in una pozza di sangue. Mirtilla Malcontenta levò un urlo assordante: "ASSASSINIO! ASSASSINIO NEL BAGNO! ASSASSINIO" La porta si spalancò dietro Harry, che alzò lo sguardo, terrorizzato: Piton si era precipitato nella stanza, livido in volto. Spinse via Harry, si chinò su Malfoy, estrasse la bacchetta e la passò sopra le ferite provocate dalla maledizione, borbottando un incantesimo che sembrava quasi una canzone. Il flusso del sangue parve rallentare; Piton asciugò quello che restava dal volto di Malfoy e ripetè la formula. Le ferite parvero ricucirsi. Harry stava immobile a guardare, orripilato da quanto aveva fatto, senza accorgersi che era a sua volta zuppo di sangue e acqua. Mirtilla Malcontenta continuava a singhiozzare e a ululare, in alto. Quando Piton ebbe praticato la contro medicazione per la terza volta, riusci a rimettere in piedi Malfoy. "Devi andare in infermeria. Può darsi che restino delle cicatrici, ma se prendi subito del dittamo forse riusciamo ad evitarlo... vieni... " Attraverò il bagno sorreggendo Malfoy, e sulla soglia si voltò per sibilare con furia gelida "E tu, Potter... tu aspettami qui". [CUT] Piton tornò dieci minuti dopo. Entrò nel bagno e chiuse la porta. "Via" ordinò a Mirtilla, che volò subito dentro il suo water, lasciandosi alle spalle il silenzio vibrante. "Io non volevo" disse subito Harry. La sua voce echeggiò nel freddo spazio allagato. "Non sapevo gli effetti di quell'incantesimo". Ma Piton lo ignorò. "Evidentemente ti ho sottovalutato, Potter" mormorò. "Chi avrebbe mai pensato che tu conoscessi tale Magia Oscura? Chi ti ha insegnato quell'incantesimo?" "Io... l'ho letto da qualche parte" "Dove?" "Era... un libro della biblioteca" sparò Harry a casaccio "Non ricordo come s'intito... " "Bugiardo" lo interruppe Piton. A Harry si seccò la gola. Sapeva che cosa stava per fare Piton e non era mai riuscito ad evitarlo... Il bagno parve tremare davanti ai suoi occhi; lottò per bloccare tutti i pensieri, ma per quanto tentasse, il libro del Principe Mezzosangue galleggiò pigro nella sua mente, in primo piano. Si trovò a fissare gli occhi neri di Piton , in mezzo a quel bagno allagato e distrutto, nella folle speranza che non avesse visto ciò che lui temeva, ma... "Portami la tua borsa" sussurrò Piton, "E tutti i tuoi libri di scuola. Tutti. Ora!" [CUT] Harry corse verso il bagno al piano di sotto, ficcando il Pozioni Avanzate di Ron nella propria borsa. Un minuto dopo era di nuovo davanti a Piton, che tese la mano in silenzio. Harry gli passò la borsa, ansimando, con un dolore lacerante nel petto, e attese. Piton estrasse uno per uno i libri di Harry e li esaminò. Infine l'unico rimasto fu quello di Pozioni, che osservò con grande attenzione prima di parlare. "Questa è la tua copia di Pozioni Avanzate, Potter?" "Sì" rispose Harry, ancora col fiatone. "Ne sei sicuro, Potter?" "Sì" ripeté Harry, in tono di sfida. "Questa è la copia di Pozioni Avanzate che hai comprato al Ghirigoro?" "Sì" confermò Harry. "E allora perchè" chiese Piton, "Nella prima pagina c'è scritto il nome 'Roonil Wazlib'?" Il cuore di Harry perse un colpo. "E' il mio soprannome" disse. "Il tuo soprannome" ripetè Piton. "Sì... è così che mi chiamano gli amici" "Lo so cos'è un soprannome" ribattè Piton. I freddi occhi neri penetrarono ancora una volta i suoi; Harry cercò di non fissarli. Chiudi la mente... chiudi la mente... Ma non aveva mai imparato a farlo come si deve... "Lo sai che cosa penso, Potter?" sussurrò Piton. "Penso che sei un bugiardo e un imbroglione e che meriti una punizione con me tutti i sabati fino alla fine del quadrimestre. Che cosa ne dici, Potter?" Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag.475-477 e 479-480. A cura dell'Ufficio GIP - GUP (N) LETTERA B |
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Prova #48 : Rapporti di piton con voldemort - fornita da Giovanni Remus Astry Jeysi Letizia Severus e altri (tratta da: "Harry Potter e l'Ordine della Fenice" - pag: 556 e altro) | |
"Ero convinta che tu lo sapessi!" rispose Narcissa, respirando più liberamente "Si fida tanto di te, Severus..." Da HP 6; pag. 38. Fornita da Giovanni. LETTERA A "Mi dice una cosa,signore?' domandò Harry,accalorandosi di nuovo.' Perchè chiama Voldemort l'Oscuro Signore? Ho sempre sentito solo i Mangiamorte chiamarlo così'" (Harry Potter e l'Ordine della Fenice, pag. 556) - fornita da Remus LETTERA B ..."Ti ho detto di non pronunciare il nome dell'Oscuro Signore!" Si guardarono storto. La cicatrice diede un'altra fitta, ma Harry non vi badò......... (Harry Potter e l'Ordine della Fenice pag.507) - fornita da Astry LETTERA C Ci fu una pausa e poi Piton mormorò: “Ah… zia Bellatrix ti insegna Occlumanzia, vedo. Quali pensieri stai cercando di nascondere al tuo signore, Draco?” "Non sto cercando di nascondere niente a lui, e lei che non voglio che si intrometta" (Harry Potter e il Principe Mezzosangue pag.297) - fornita da Niky LETTERA D "Bugiardo" disse di nuovo la prima voce, ancor più intrisa di crudele divertimento. "Comunque non nego che le sue informazioni si sono rivelate di un valore incalcolabile. Senza di esse non avrei mai potuto architettare il nostro piano, e per questo avrai la tua ricompensa, Codaliscia. Ti permetterò di svolgere un compito che molti dei miei seguaci darebbero la mano destra per eseguire... " "D-davvero , mio signore? Che cosa...?" Codaliscia era di nuovo terrorizzato. "Ah, Codaliscia, non vorrai che ti sciupi la sorpresa? La tua parte verrà proprio alla fine... ma ti prometto che avrai l'onore di renderti utile come Berta Jorkins". "Voi... voi... " la voce di Codaliscia si fece all'improvviso roca, come se gli si fosse seccata la gola. "Voi... volete... uccidere anche me?" "Codaliscia, Codaliscia" disse la voce fredda in tono suadente, "perchè dovrei ucciderti? Ho ucciso Bertha perchè ho dovuto farlo. Non serviva più a niente dopo il mio interrogatorio, era praticamente inutile. E comunque, sarebbero circolate strane domande se fosse tornata al Ministero con la notizia che ti aveva incontrato durante le vacanze. I maghi ritenuti morti farebbero bene a non incrociare le streghe del Ministero della Magia in locande lontane... " [CUT] ma la voce fredda aveva ripreso a parlare, e Frank rimase dov'era, paralizzato, ad ascoltare con tutto se stesso. "Un altro incantesimo... Il mio fedele servo ad Hogwarts... Harry Potter è praticamente già mio, Codaliscia. E' deciso. Non ci saranno altre discussioni." (Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag. 15-16) - fornita da Jeysi (Integrato dall'Ufficio GIP-GUP) LETTERA E "…E qui abbiamo sei Mangiamorte assenti... tre morti per servirmi. Uno troppo vile per fare ritorno... la pagherà. Uno che credo mi abbia lasciato per sempre... verrà ucciso, naturalmente... e uno, il mio servo più fedele, che è già rientrato al mio sevizio..". ...CUT... "…Si trova a Hogwarts, quel servo fedele, ed è stato grazie ai suoi sforzi che il nostro giovane amico è arrivato stasera..." Da HP 4, pag. 554. Fornita da Letizia. LETTERA F Piton alzò una mano per interromperla, poi puntò di nuovo la bacchetta contro la porta nascosta che dava sulle scale. Si udirono una forte esplosione ed uno squittio, seguiti dal rumore di Codaliscia che trotterellava su per le scale. "Le mie scuse" disse Piton. "Negli ultimi tempi ha preso l'abitudine di origliare alle porte. Non so che intenzioni abbia ... Stavi dicendo, Narcissa?" (Harry Potter e il Principe Mezzosangue pag.31) - fornita da Severus di Brescia LETTERA G …Sotto di lui, in una radura già immersa nell'ombra, c'era Piton ritto in piedi, ma non da solo. C'era anche Raptor. Harry non distingueva l'espressione sul suo viso, ma balbettava peggio che mai. Dovette fare uno sforzo per sentire quello che i due si stavano dicendo. "...N-non ca-capisco pe-pe-perché hai vo-voluto che ci ve-vedessimo qui, Se-severus, con ta-tanti altri po-posti che ci sono..." "Oh, be', non volevo farlo sapere in giro" rispose Piton in tono gelido. "In fin dei conti, è bene che gli studenti non sappiano della Pietra Filosofale". Harry si piegò in avanti. Raptor stava borbottando qualcosa, quando Piton lo interruppe. "Hai scoperto come si fa a mettere fuori combattimento quella bestiaccia che Hagrid ha piazzato lì dentro?" "M-ma Severus, io..." "Guarda che non ti conviene avermi per nemico, Raptor" disse Piton facendo un passo verso di lui. “ Faremo presto un'altra bella chiacchierata, quando avrai avuto il tempo di pensarci su e di decidere da che parte stai". "No-non ca-capisco che-che cosa inte… "Lo sai benissimo, quel che intendo dire". In quella, un gufo lanciò un forte ululato e Harry quasi cadde dall'albero. Si riprese in tempo per udire Piton che diceva: "... quei tuoi abracadabra da quattro soldi. Io resterò ad aspettare". "M-ma i-io n-non so..." "Benissimo" tagliò corto Piton. "Faremo presto un'altra bella chiacchierata, quando avrai avuto il tempo di pensarci su e di decidere da che parte stai". E così dicendo, si gettò il mantello sul capo e si allontanò a gran passi dalla radura. Ormai era quasi buio, ma Harry riuscì a scorgere Raptor, che era rimasto lì, come pietrificato. (Harry Potter e la Pietra Filosofale pag. 215) - fornita da Linda LETTERA H |
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Prova #38 : Altro - fornita da Gwillion e Aurora (tratta da: "Harry Potter e la Pietra Filosofale" - pag: 271 e altro) | |
Davanti a voi è il pericolo, dietro la sicurezza Due tra di noi vi aiutano, usate la destrezza Una sola, di sette, vi lascerà avanzare Se un'altra ne berrete, vi farebbe arretrare Due son piene soltanto di nettare d'ortica Tre, assassine, s'apprestano, alla loro fatica Scegliete o resterete per sempre tra i supplizi Per aiutarvi a scegliere, vi diamo quattro indizi: Primo, seppur subdolamente il velen non si svela, il vino delle ortiche alla sinistra cela; Secondo, differenti, son quelle agli estremi Ma per andare avanti, rimangono problemi: Terzo, come vedere, non ve n'è una uguale Sol di nana e gigante il vin non è letale: Quarto, la seconda a dritta e la seconda a sinistra Sono gemelle al gusto, ma diverse alla vista. Hermione si lasciò sfuggire un gran sospiro, e Harry, allibito, vide che sorrideva: era proprio l'ultima cosa che a lui sarebbe venuto di fare. "Geniale!" disse la ragazza. "Questa non è magia: è logica. Si tratta di una sciarada. Ci sono tanti grandi maghi che non hanno un briciolo di logica: loro sì che restebbero bloccati in eterno." Harry Potter e la Pietra Filosofale pag. 271 - fornita da Gwillion LETTERA A "Perchè ?" chiese Harry "Il Ministero della Magia non crederà che lei abbia aiutato Sirius, vero ?" Lupin andò verso la porta e la chuse "No. Il professor Silente è riuscito a convincere Caramell che stavo cercando di salvarvi la vita." Sospirò. "Per Severus è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Credo che la perdita dell' Ordine di Merlino sia stata un brutto colpo per lui. E' così questa mattina a colazione si è fatto sfuggire... ehm... per caso che sono un Lupo Mannaro.” Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban pag. 356 - fornita da Aurora92 LETTERA B |
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Prova #32 : La fiducia di silente in piton - fornita da Tobias Snape, Laura, Eli, Aurora, Francesca, altri (tratta da: "Harry Potter e il Calice di Fuoco" - pag: 503 ed altro) | |
«Non ancora!» urlò Karkaroff, disperato. «Aspettate, ne ho altri!» Harry lo vide sudare alla luce delle torce, la pelle candida che faceva un netto contrasto con la barba e i capelli neri.«Piton!» gridò. «Severus Piton!» «Piton è stato assolto da questo tribunale» disse Crouch in tono gelido. «Albus Silente si è fatto garante per lui». «No!» urlò Karkaroff, tendendo le catene che lo legavano alla sedia. «Ve lo assicuro! Severus Piton è un Mangiamorte!» Silente si alzò. «Ho già deposto a questo proposito» disse chiaramente. «Severus Piton è stato un Mangiamorte, è vero. Però è tornato dalla nostra parte prima della caduta di Voldemort e ha fatto la spia per noi, a suo rischio e pericolo. Ora non è un Mangiamorte più di quanto lo sia io» (Harry Potter e il Calice di Fuoco, pag.503) Fornita da Tobias Snape LETTERA A "Non hai pensato, Harry" cominciò il signor Weasley, "che Piton stesse solo fingendo..." "Fingendo di offrire il suo aiuto in modo da poter scoprire che cosa Malfoy aveva in mente?" completò Harry rapido. "Sì, immaginavo che lei l'avrebbe detto. Ma come facciamo a esserne sicuri?" "Non è affar nostro" intervenne Lupin inaspettatamente, Si era girato a guardare Harry, la schiena verso il camino. "Sono affari di Silente. Lui si fida di Severus, e questo dovrebbe bastare a tutti noi"."Ma" interloquì Harry, "mettiamo che... mettiamo che Silente si sbagli su Piton..." "L'hanno detto in tanti, tante volte. Tutto si riduce ad avere o non avere fiducia nel giudizio di Silente. Io ce l'ho e quindi mi fido di Severus". (Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pagg. 306-307) fornita da Laura di Rimini LETTERA B La McGranitt lo guardò torva. "Potter" (Harry notò il ritorno all'uso del cognome), "alla luce della morte del professor Silente, credo che tu debba capire che la situazione è cambiata..." "Non trovo" ribatté Harry, stringendosi nelle spalle. "Il professor Silente non mi ha mai detto di smettere di seguire i suoi ordini se fosse morto". (Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pagg. 565-566) fornita da Laura di Rimini LETTERA C "Piton ha ucciso Silente" rispose Harry. Lei lo fissò attonita per un attimo, poi ondeggiò in maniera allarmante; Madama Chips, ripreso il controllo di sè, accorse, evocò una sedia dal nulla e la spinse sotto la McGranitt. "Piton" ripetè questa con voce debole, lasciandosi cadere sulla sedia. "Ci chiedevamo tutti...ma lui si fidava... sempre... Piton... Non posso crederci...". "Piton è un occlumante molto abile" osservò Lupin, con voce stranamente aspra. "L'abbiamo sempre saputo". "Ma Silente giurava che era dalla nostra!" sussurrò Tonks. "Ho sempre pensato che dovesse sapere qualcosa di Piton che noi ignoravamo..." "Ha sempre lasciato intendere che aveva una ragione inoppugnabile per fidarsi di lui" mormorò la McGranitt, premendosi gli angoli degli occhi traboccanti di lacrime con un fazzoletto scozzese."Voglio dire...con la storia che aveva...chiunque avrebbe dubitato...ma Silente mi disse a chiare lettere che il pentimento di Piton era sincero...e non voleva sentire nulla contro di lui!" "Mi piacerebbe sapere che cosa gli ha detto Piton per convincerlo" fece Tonks. "Io lo so" intervenne Harry, e tutti si voltarono verso di lui. "Piton ha passato a Voldemort l'informazione che l'ha indotto a dare la caccia ai miei genitori. Poi Piton ha detto a Silente che non aveva capito che cosa stava facendo, che era dispiaciuto di averlo fatto, dispiaciuto della loro morte". "E Silente ci ha creduto!" sbottò Lupin, incredulo. "Silente ha creduto che a Piton dispiacesse della morte di James? Piton odiava James..." (Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag.555) fornita da Eli LETTERA D Molto lentamente - ma senza smettere di scrutarsi torvi, come se ognuno augurasse all'altro ogni male - Sirius e Piton avanzarono e si strinsero la mano. Si separarono molto in fretta. ‘Per andare avanti questo basterà’ disse Silente, e si mise di nuovo tra i due. ‘Ora ho un compito per entrambi. L'atteggiamento di Caramell, anche se non giunge inaspettato, cambia tutto. Sirius, ho bisogno che tu parta subito. Devi avvertire Remus Lupin, Arabella Figg, Mundungus Fletcher - il vecchio gruppo. Nasconditi da Lupin per un po', ti cercherò lì’. ... CUT... ‘Severus’ disse Silente rivolto a Piton, ‘sai che cosa devo chiederti di fare. Se sei pronto... se sei in grado...’ ‘Lo sono’ disse Piton. Era un po' più pallido del solito e i suoi freddi occhi neri erano animati da uno strano scintillio. ‘Allora, buona fortuna’ disse Silente, e con una traccia di preoccupazione sul viso guardò Piton scomparire silenziosamente. (Harry Potter e il Calice di Fuoco,cap.34 pag 606) inserita da Aurora92 LETTERA E «Lo sai che non nascondo niente, Moody» disse, in tono calmo e minaccioso, «dal momento che tu stesso hai frugato con gran cura nel mio ufficio».Il viso di Moody si contorse in un sorriso. «Privilegi da Auror, Piton. Silente mi ha detto di tenere d'occhio...» «Si dà il caso che Silente si fidi di me» disse Piton a denti stretti. «Mi rifiuto di credere che ti abbia dato ordine di perquisire il mio ufficio!» «Ma certo che Silente si fida di te» ringhiò Moody. «E un uomo fiducioso, vero? È convinto che a tutti sia dovuta una seconda possibilità. Ma io... io dico che ci sono macchie che non vengono via, Piton. Macchie che non vengono mai via, capisci quello che voglio dire?» Piton all'improvviso fece una cosa molto strana. Si afferrò convulsamente il braccio sinistro con la mano destra, come se gli facesse male. Moody scoppiò a ridere. «Torna a dormire, Piton». «Tu non hai l'autorità di mandarmi da nessuna parte!» sibilò Piton, lasciando andare il braccio di botto, come se fosse arrabbiato con se stesso. «Ho diritto quanto te di aggirarmi in questa scuola di notte!» «Allora aggirati lontano da qui» disse Moody, con voce carica di minaccia. «Spero tanto di incontrarti in un corridoio buio una volta o l'altra... a proposito, ti è caduto qualcosa...» ...[CUT]... Qui non c'è niente, Piton!’ abbaiò Moody. ‘Ma sarò felice di riferire al Preside con quanta prontezza hai pensato a Harry Potter!’ ‘Cosa vorrebbe dire?’ ringhiò Piton, voltandosi di nuovo a guardare Moody, le mani ancora tese, a pochi centimetri dal petto di Harry. ‘Vorrebbe dire che Silente è molto interessato a sapere chi ce l'ha con quel ragazzo!’ disse Moody, zoppicando più vicino ai piedi delle scale. ‘E anch'io, Piton... molto interessato...’ La luce della torcia baluginò sul suo viso straziato, così che le cicatrici e il pezzo di naso mancante parvero più fondi e cupi che mai. Piton stava guardando Moody, e Harry non riuscì a vederlo in faccia. Per un istante, nessuno si mosse né parlò. Poi Piton abbassò lentamente le mani. ‘Pensavo solo’ disse, la voce forzatamente calma, ‘che se Potter fosse di nuovo in giro di notte... è un'abitudine sbagliata... bisognerebbe impedirglielo. Per... per la sua incolumità’. ‘Ah, capisco’ disse Moody dolcemente. ‘Ti stanno molto a cuore gli interessi di Potter, vero?’ Ci fu una pausa. Piton e Moody continuavano a scrutarsi. Mrs Purr diede in un sonoro miagolio, sempre spiando tra le gambe di Gazza, alla ricerca della fonte del profumo di bagnoschiuma di Harry. ‘Credo che tornerò a letto’ disse Piton bruscamente. ‘E' l'idea migliore che ti sia venuta in tutta la notte’ ribatté Moody. ‘Ora, Gazza, se vuole darmi quell'uovo...’ ‘No!’ disse Gazza, stringendo l'uovo come se fosse il suo figlioletto primogenito. ‘Professor Moody, questa è la prova della slealtà di Pix!’ ‘E' di proprietà del campione a cui l'ha rubato’ disse Moody. ‘Ora me lo consegni’. Piton scese le scale e oltrepassò Moody senza aggiungere una p |
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Prova #16 : Il ritorno di voldemort - fornita da Utenti diversi (tratta da: "Harry Potter e il Principe Mezzosangue" - pag: 34 e altro) | |
“Ma quando lui è tornato tu non sei venuto, non sei volato da lui subito quando hai sentito il Marchio Nero bruciare…“ “Esatto. Sono tornato due ore più tardi. Sono tornato su ordine di Silente.” “Di Silente..?” cominciò Bellatrix, indignata. “Rifletti!” Esclamò Piton di nuovo impaziente. “Rifletti! Aspettando due ore, solo due ore, ho fatto in modo di poter rimanere ad Hogwarts come spia! Da allora, lasciando credere a Silente che tornavo dalla parte del Signore Oscuro solo perché mi era stato ordinato, ho potuto passare informazioni su Silente e sull’Ordine della Fenice! Pensaci, Bellatrix: il Marchio Nero si stava rafforzando da mesi, sapevo che lui stava per tornare, tutti i Mangiamorte lo sapevano! Ho avuto un sacco di tempo per pensare a cosa volevo fare, per progettare la mia mossa successiva, per scappare come Karkaroff, no?” “L'iniziale disappunto del Signore Oscuro per il mio ritardo è del tutto svanito, te lo assicuro, quando ho spiegato che gli ero rimasto fedele, anche se Silente ero convinto del contrario. Sì, il Signore Oscuro credeva che io lo avessi abbandonato per sempre, ma si sbagliava". (Harry Potter e il Principe Mezzosangue, pag. 34) Inserita da Ufficio Gip-Gup(B) LETTERA A ‘Vi vedo tutti, sani e immutati, con i vostri poteri intatti - che apparizione tempestiva, la vostra! - e mi chiedo... perché questa banda di maghi non è mai venuta in aiuto del suo padrone, al quale aveva giurato eterna lealtà?’ Nessuno parlò. Nessuno si mosse tranne Codaliscia, che era a terra e continuava a singhiozzare sul braccio sanguinante. ‘E mi rispondo’ sussurrò Voldemort ‘che devono avermi creduto sconfitto, hanno pensato che fossi perduto. Sono tornati nelle file dei miei nemici, e si sono dichiarati innocenti, e ignoranti, e stregati... ‘E poi mi chiedo: ma come hanno potuto credere che non sarei risorto? Loro, che conoscevano le misure che ho preso, tempo fa, per proteggermi dalla morte dei mortali? Loro, che avevano visto le prove dell'immensità del mio potere, ai tempi in cui ero più grande di ogni altro mago vivente? (Harry Potter e il Calice di fuoco pag. 551) Inserita da Ida 59 LETTERA B Fui strappato via dal mio corpo, diventai meno che spirito, meno del più miserabile fantasma... eppure ero vivo. Che cosa fossi, nemmeno io lo so... Io, che mi sono spinto più in là di ogni altro sul sentiero che conduce all'immortalità. Conoscete il mio obiettivo: dominare la morte. E allora fui messo alla prova, e a quanto pare uno o più dei miei esperimenti funzionarono... perché non ero morto, anche se il maleficio avrebbe dovuto uccidermi. (Harry Potter e il Calice di fuoco pag. 555) Inserita da Ida 59 LETTERA C |
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Deduzioni accusa: 8 (Clicca qui per leggere le deduzioni) | Deduzioni difesa: 6 (Clicca qui per leggere le deduzioni) |
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Prova #2 : Piton aiuta i buoni - fornita da Aurora, Francesca, Stella e altri (tratta da: "Harry Potter e l'Ordine della Fenice" - pag: 694 ed altri) | |
Tiger, per favore, allenta quella presa. Se Paciock soffoca, ci toccherà riempire una montagna di noiose scartoffie e temo che dovrei farne cenno nelle tue referenze, se mai tu cercassi lavoro." (Harry Potter e l'Ordine della Fenice, pag. 694) Inserita da Ufficio Gip-Gup(I) LETTERA A "Io terrò il Lupo Mannaro.Forse i Dissennatori vorranno baciare anche lui.....". Senza perdere tempo a riflettere, Harry attraversò la stanza in tre passi e bloccò la porta. "Levati di torno, Potter, sei già abbastanza nei guai" sibilò Piton. "Se non fossi stato qui a salvarti..." ... CUT... "Dammi solo una scusa" sussurò. "Dammi solo una scusa per farlo, e giuro che lo farò" [...]Qualche scintilla sprizzò dalla punta della sua bacchetta, che era ancora puntata verso il volto di Black. [...] "La vendetta è dolcissima" sibilò Piton a Black. "quanto ho sperato di essere io a catturarti" ...CUT... Piton era tornato in sè. Aveva fatto apparire delle barelle e vi sistemava i corpi inanimati di Harry ,Hermione e Black.Una quarta barella,senza dubbio di Ron ,fluttuava già al suo fianco. Poi, con la bacchetta tesa davanti a se, la fece partire a mezz'aria in direzione del castello. (Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, cap. 19 .pag. 306 e pag.347-348) Inserita da Aurora92, Francesca di Milano ed integrata dall'Ufficio Gip-Gup LETTERA B Qua e là, panchine intagliate ospitavano ragazzi e ragazze. Harry e Ron s'incamminarono lungo uno dei viottoli tortuosi attraverso i cespugli di rose, ma avevano fatto pochi passi quando udirono una voce sgradevolmente familiare.«... non vedo che cosa c'è da agitarsi tanto, Igor». «Severus, non puoi fingere che non stia succedendo niente!» La voce di Karkaroff era bassa e ansiosa, come se si sforzasse di non farsi sentire da altri. «È diventato sempre più evidente negli ultimi mesi, sono davvero preoccupato, non posso negarlo...» «Allora scappa» disse bruscamente la voce di Piton. «Vattene, farò io le tue scuse. Io, comunque, rimango a Hogwarts».Piton e Karkaroff svoltarono l'angolo. Piton aveva la bacchetta in mano, e faceva saltar via i cespugli di rose, con un cipiglio decisamente ostile. Da molti dei cespugli si levarono strilli e spuntarono sagome scure. (Harry Potter e il calice di fuoco, cap. 364) Inserita da Francesca di Milano LETTERA C Silente pose le lunghe mani sui lati del Pensatoio e lo fece ruotare, come un cercatore d'oro che setaccia la sabbia per scoprire frammenti del prezioso metallo... e Harry vide il proprio volto trasformarsi gradualmente in quello di Piton, che aprì la bocca e parlò al soffitto, mentre la sua voce echeggiava appena. «Sta tornando... anche quello di Karkaroff... più forte e nitido che mai...»«Un collegamento che avrei potuto fare anche da solo» sospirò Silente, «ma non importa». (Harry Potter e il calice di fuoco, cap. 509) Inserita da Francesca di Milano LETTERA D …”Voleva vedermi signora Preside?” chiese Piton. Il suo sguardo scivolò indifferente sulle coppie di studenti che continuavano ad azzuffarsi. “Ah, professor Piton”. La Umbridge si alzò sorridendo. “Sì, gradirei avere al più presto un’altra bottiglia di Veritaserum”. “Ha usato l’ultima che avevo per interrogare Potter” rispose lui, osservandola gelido attraverso la cortina unticcia di capelli neri. “Non l’avrà consumato tutto? Le avevo spiegato che tre gocce sarebbero bastate”. La Umbridge arrossì. “Ma può prepararne dell’altro, no?” insisté; la sua voce, come sempre quand’era furibonda, diventò ancora più leziosa. “Certo” rispose Piton arricciando le labbra. “Dato che serve un intero ciclo lunare perché sia pronto, dovrei poterglielo consegnare più o meno fra un mese”. “Un mese?” gracidò la Umbridge, gonfiandosi come un rospo. “Un mese? A me serve adesso, Piton! Ho appena sorpreso Potter che usava il mio camino per comunicare con una o più persone sconosciute!” “Ma davvero?” commentò Piton, mostrando il primo vago segno di interesse mentre si voltava a guardare Harry “Be’, non mi stupisce. Potter non ha mai avuto un’eccessiva inclinazione a seguire le regole della scuola”. I suoi freddi occhi scuri trafissero Harry, che sostenne il suo sguardo, concentrandosi sulla visione avuta in sogno, desiderando che Piton gli leggesse la mente, che capisse… “Voglio interrogarlo ora!” urlò la Umbridge e Piton distolse lo sguardo da Harry per fissarlo sulla grassa faccia tremolante di collera. “Desidero che lei mi fornisca subito una pozione che lo costringa subito a dire la verità!” “Gliel’ho spiegato” replicò imperturbabile Piton. “La mia provvista di Veritaserum è finita. A meno che non voglia avvelenare Potter - e le assicuro che in tal caso avrebbe tutta la mia simpatia – non posso aiutarla. Purtroppo la maggior parte dei veleni agisce troppo in fretta e non lascia alla vittima il tempo di dire la verità” […] “Lei è in verifica, se lo ricordi!” strillò la professoressa Umbridge e Piton si voltò nuovamente verso di lei, inarcando appena le sopracciglia. “Mi sta ostacolando deliberatamente! Mi aspettavo di meglio: Lucius Malfoy parla sempre così bene di lei! Ora esca dal mio ufficio!” Piton le rivolse un inchino ironico e fece per andarsene… (Harry Potter e l'Ordine della Fenice, pp. 692-693) Inserita da Ufficio Gip-Gup LETTERA E "LEI E' PATETICO!" gridò Harry. "SOLO PERCHE' A SCUOLA LA PRENDEVANO IN GIRO NON HA NEMMENO INTENZIONE DI ASCOLTARE..." "SILENZIO! NON PERMETTO CHE MI SI PARLI CON QUESTO TONO!" strillò Piton, più folle che mai. "Tale padre tale figlio, Potter! Ti ho appena salvato la vita, dovresti ringraziarmi in ginocchio! Ti sarebbe stato proprio bene se ti avesse ucciso! Saresti morto come tuo padre, sei troppo arrogante per credere che potresti esserti sbagliato sul conto di Black... Ora fuori dai piedi, o ti ci spedirò io... FUORI DAI PIEDI, POTTER!" Da HP3; pag. 306. Fornita da Stella. LETTERA F Anche se la McGranitt era la responsabile del Grifondoro, Harry l'aveva vista solo una volta nella sala comune, ed era stato per dare un annuncio molto serio. Lui e Ron la fissarono, stringendo entrambi la Firebolt. Hermione li superò, si sedette, prese il libro più vicino e vi nascose la faccia. "Allora è questo, vero?" disse la professoressa McGranitt senza preamboli, avvicinandosi al fuoco e osservando la Firebolt. "La signorina Granger mi ha appena informato che qualcuno ti ha regalato un manico di scopa, Potter". Harry e Ron guardarono Hermione. Videro la sua fronte diventare rossa oltre il margine del libro, che teneva a rovescio. "Posso?" disse la professoressa McGranitt, e senza aspettare la risposta prese la Firebolt dalle loro mani. La esaminò con cura dalla punta alla coda. "Mmm. E non c'era nessun biglietto, Potter? Niente? Nessun messaggio di nessun genere?" "No" disse Harry in tono inespressivo. "Capisco..." disse la professoressa Mcgranitt. "Be', temo che dovrò portarla via, Potter". "C... che cosa?" esclamò Harry balzando in piedi. "Perché?" "Dobbiamo controllare che non abbia il malocchio" disse la professoressa McGranitt. "Io non sono un'esperta, ma credo che Madama Bumb e il professor Vitious la smonteranno..." [CUT] "La riavrai quando saremo sicuri che non sia stregata". [CUT] Ron si voltò come una furia verso Hermione. "Perché sei andata a dirlo alla McGranitt?" Hermione gettò via il libro. Era ancora tutta rossa in faccia, ma si alzò e guardò Ron con aria di sfida. "Perché pensavo, e la professoressa McgGranitt è d'accordo con me, che probabilmente è stato Sirius Black a mandare quella scopa a Harry!" Da HP3, cap. 11; pag. 197-98. "Vuota le tasche, Potter!" esclamò il professore all'improvviso. Harry non si mosse. Gli pulsavano le orecchie. "Vuota le tasche, o andiamo dritti dal Preside! Vuotale, |
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Deduzioni accusa: 3 (Clicca qui per leggere le deduzioni) | Deduzioni difesa: 13 (Clicca qui per leggere le deduzioni) |
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Prova #1 : Il marchio nero - fornita da A cura dell'Ufficio GIP-GUP (I) (tratta da: "Harry Potter e il Calice di Fuoco e altro" - pag: 603) | |
“Piton si fece avanti e superò Silente, sollevando la manica della veste. Tese l'avambraccio e lo mostrò a Caramell, che si ritrasse. ‘Ecco’ disse Piton con voce roca. ‘Ecco. Il Marchio Nero. Non è netto come un'ora fa, quando è diventato scuro, ma si vede ancora. Ogni Mangiamorte è stato marchiato a fuoco così dal Signore Oscuro. Era un modo per riconoscerci, e per convocarci a lui. Quando lui toccava il Marchio di qualunque Mangiamorte, dovevamo Smaterializzarci, e Materializzarci immediatamente al suo fianco. E' dall'inizio dell'anno che questo Marchio ha cominciato a diventare più evidente. Anche quello di Karkaroff. Perche' crede che Karkaroff sia fuggito stanotte? Abbiamo sentito entrambi il marchio bruciare. Abbiamo capito entrambi che era tornato” Da HP4, pag. 603. Inserita dall'Ufficio GIP-GUP. LETTERA A Silente pose le lunghe mani sui lati del Pensatoio e lo fece ruotare, come un cercatore d'oro che setaccia la sabbia per scoprire frammenti del prezioso metallo... e Harry vide il proprio volto trasformarsi gradualmente in quello di Piton, che aprì la bocca e parlò al soffitto, mentre la sua voce echeggiava appena. ‘Sta tornando... anche quello di Karkaroff... più forte e nitido che mai...’ ‘Un collegamento che avrei potuto fare anche da solo’ sospirò Silente, Da HP4; capitolo 30; pagina 509. Inserito dall'Ufficio GIP-GUP.. LETTERA B |